Cinquantunesimo capitolo.

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In piena notte, Winter si svegliò accaldata e cercò di alzarsi ma i due gemelli la stringevano ed era impossibile alzarsi. Pensò a cosa fare e nel mentre che cercava un modo, non si accorse della mano di Fred che era finita sotto la sua maglia e di George che le stava baciando il collo. Solo quando sentì soffiare il rosso sulla parte bagnata del collo tornò alla realtà ed ora la mano di Fred era vicino al suo seno. "Ragazzi?" disse guardando i due che la zittirono con un bacio, e Winter si sciolse tra le loro braccia. Improvvisamente il calore aumentò e fece segno a Fred di toglierle la maglia, il rosso non se lo fece ripetere due volte e gli sfilò la maglia. George, invece, aveva preso a giocare con i pantaloni della ragazza e lentamente li sfilò. "Quanto mi siete mancati" si lasciò sfuggire e quella notte la passò a farsi toccare dai due ragazzi, era più felice che mai.

Intanto Edward era arrivato a Londra ed aveva scritto al preside del castello, che lo aveva invitato per un thé quella stessa giornata. Ad andarlo a prendere fu Piton, che una volta superate le barriere, arrivarono al castello e poi nell'ufficio del preside. Edward passò a raccontare al vecchio preside il motivo per cui stava lì e Albus dovette ammettere che anche se avevano agito per il bene di Winter, non si era pensato a come potessero stare la famiglia che l'aveva cresciuta. Accettò la richiesta del ragazzo, da settembre sarebbe stato uno studente del castello, aveva a disposizione un  anno di tempo per far tornare tutto. Quando i genitori di Winter vennero messi al corrente quella stessa sera, erano contrari ma il preside riuscì a convincerli. Alla fine avevano sbagliato ad eliminare completamente i Cullen nella vita della figlia, se era così lo dovevano a loro per averla cresciuta ed amata. 

Quella sera a cena sia Winter che i gemelli non si presentarono a cena, decisero di restare in stanza e stare insieme. Fred si scusò con Winter per la scenata di quella mattina e la ragazza gli disse che non c'era nessun problema e che lo capiva. "Ancora non ci credo, ti stavamo perdendo davvero" disse George stringendola "Ma non é successo, voi non m perderete mai." rispose intenerita la ragazza al rosso che gli baciò le labbra. "Che ne dite se ci facciamo due coccole?" chiese poco dopo senza alcuna vergogna e attese che i due rossi annuirono, poi il resto lo lascio immaginar a voi. Quando le coccole finirono, si lavarono e poi si addormentarono. Il mattino dopo sembrò che gli avvenimenti del giorno prima fossero stati dimenticati e i due gemelli poterono partecipare alle lezioni finali che avrebbero messo fine a quell'anno scolastico, con la speranza che il prossimo sarebbe stato migliore. 

Come consuetudine il mese di maggio fu caratterizzato dagli esami e i ragazzi del settimo anno si diplomarono. Winter pensava a come sarebbe stato il suo diploma, sempre se ci fosse arrivata, pensò mentre rimetteva i suoi vestiti in valigia. Una volta finito, raggiunse gli amici ed il fratello in sala comune e restò con loro. "Però che anno" esclamò Ron sedendosi accanto sospirando, Winter gli sorride e gli accarezzò i capelli "Andrà tutto bene" disse e il rosso annuì. Poi ci fu il pranzo e dopo di esso avrebbero lasciato il castello. Harry e Winter sarebbero andati a casa con la passaporta, così salutarono gli amici e i due gemelli e andarono nell'ufficio del preside. "Winter, Harry eccovi" disse il preside e prima di andare via gli augurò una buona estate. I due fratelli con i genitori arrivarono a casa e Winter si buttò sul letto stanca. Harry la raggiunse poco dopo e si stese accanto, poi si addormentarono abbracciati.

Al piano di sotto, i grandi di casa stavano parlando delle sparizioni di alcuni funzionari del ministero. "Ce qualcosa che non va, ho la stessa sensazione di molti anni fa." disse Lily toccandosi il pancione, orami stava al sesto mese, tra poco sarebbe entrata nel settimo. "Amore, andrà tutto bene. Vedrai che non sarà nulla di grave, che ne dici se ti vai  a riposare?" e anche Lily andò nella sua stanza per riposare. "James, non puoi nascondergli per sempre la verità. Albus ha detto..." "Lo so Sir, ma é incinta e non gli farebbe bene sapere ciò che noi sappiamo. Anche con i ragazzi, acqua in bocca." lo bloccò severo e l'amico annuì. Le sparizioni di cui si parlava, si pensava che erano opera di Voldemort, e tutti temevano di un suo ritorno. 

A dar man forte a questo pensiero, erano i continui sogni di Harry. Il corvino aveva raccontato di quei sogni alla famiglia, preoccupandoli e per sino Albus Silente andò a casa Potter per farsi raccontare meglio quei sogni. Alla fine si arrivò alla conclusione che lui vedeva nella mente dell'oscuro, e quindi si ebbe una conferma che Voldemort non era morto del tutto. Quando poi vennero invitati alla coppa del mondo, James pensò che andarci avrebbe distratto la famiglia da quei pensieri, ma Winter non andò. Rimase alla Tana con i gemelli. "Quindi lui potrebbe ritornare" disse quella sera Fred mentre preparava la cena "Si, Harry ha un collegamento con lui, la mamma non dorme dal giorno che si é saputo. Hanno paura di un suo ritorno, se così fosse Harry sarebbe in pericolo" "Ma anche tu, ricordati che se ti hanno fatto adottare era  per tenerti lontana da qui" disse George alla ragazza, che ovviamente ricordava il motivo per cui la mamma l'aveva data via. "Dobbiamo solo pregare che vada tutto bene" chiuse il discorso e non si riaprì più.

La figlia segreta.Where stories live. Discover now