Undicesimo capitolo.

1.2K 55 12
                                    

L'indomani, la ragazza si svegliò e notò che era stretta tra i due gemelli, sorrise e passò a fissarli memorizzando tutto del loro aspetto. A lei veniva facile distinguerli, George aveva gli occhi marroni chiaro, quasi tendenti al verde, mentre Fred un marrone scuro. Poi Fred aveva un piccolo neo al lato del collo, mentre George no. Sorrise, e passò l'indice a tracciare i loro visi, soffermandosi un po' di più sulle labbra rosee e fini dei due. Chiuse gli occhi cercando di rilassarsi, i gemelli avevano detto che avrebbero aspettato che diventasse grande prima di poter far qualcosa, e lei doveva rispettare la loro decisione, anche se risultava difficile.

"Buongiorno" -sbadigliò George dandole poi un bacio sulla guancia. 

"Giorno Georgie, dormito bene?" -chiese dandogli un bacio a sua volta.

"Molto, sei comoda" -scherzò e si alzò per andare poi in bagno. Winter ridacchiò e si voltò notando come Fred la stesse guardando. I loro occhi si incontrarono e Winter arrossì. SI alzò di scatto ed uscì dalla stanza dicendo un veloce ciao ci vediamo a colazione.

Fred scoppiò a ridere e la lasciò andare. Winter entrò nella sua stanza trovando Hermione che si stava vestendo. Si avvicinò e l'abbracciò.

"Buongiorno, dormito bene?" -la prese in giro ricambiando la stretta.

"Molto. Andiamo?" -chiese mentre prendeva il suo zaino e mettendo dentro i libri della giornata. Alle prime tre ore aveva lezione di difesa, una di Storia della magia, pranzo, e poi al pomeriggio due di pozioni. Tutte le lezioni con i serpeverde. 

Le due scesero in sala comune e trovarono Harry e  Ron che le stavano aspettando. Winter prese a braccetto Harry ed uscirono dalla sala comune. Si diressero in sala grande, ma prima che potessero entrare, vengono raggiunti dal Preside e dalla professoressa McGranitt.

"Winter, puoi venire nel mio ufficio?" -Chiese Silente alla ragazza sorridendole, ma Winter notò lo sguardo serio. Che cosa era successo adesso. Annuì e li seguì nell'ufficio del preside. Quando entrò la fece sedere e si sedette dietro la cattedra. Notò che oltre a loro c'erano anche i professori di difesa, la professoressa Evans e il professor Piton.

"Winter, questa mattina ci é arrivata una lettera da parte della tua famiglia. Prego leggila." -e gli passò una lettera di tre pagine. La prese e iniziò a leggere, la scrittura era quella di Edward.

-Piccola, se stai leggendo questa lettera allora vuol dire che abbiamo perso. Pochi giorni fa ce stato un attacco da parte dei Volturi, volevano te, ma ci siamo opposti e siamo dovuti scappare, purtroppo Carlisle non ce l'ha fatta i volturi l'hanno ucciso mentre ci dava la possibilità di scappare. I volturi non sanno dove sei, e per un lungo periodo di tempo dovrai stare lì, nel tuo mondo qui é troppo pericoloso. Noi siamo andati via da Forks, non possiamo dire dove se in caso la lettera venisse intercettata. Mi dispiace dirti che fino a che le acque non si calmano, dovrai stare in un altra famiglia, che potrà proteggerti anche se lì i volturi non arriveranno. Ci dispiace davvero tanto rinunciare a te, alla gioia di casa, alla piccola che ci ha portato solo felicità, ma lo facciamo per proteggerti. Allegato a questa lettera ci sono le carte necessarie per trovarti un tutore, una persona con cui starai per un po' di tempo. E' difficile per noi rinunciare a te, ma lo dobbiamo fare. La mamma é quella che sta più male, non parla da giorni e sta sempre chiusa in camera. Alice mi ha detto di scriverti che ha visto il tuo futuro e molto probabilmente non sarà con noi. Ed ha aggiunto di scriverti che molto presto nella camera blindata che abbiamo preso alla banca dei maghi, saranno versati dei soldi che potranno serviti. Spero davvero che quest'incubo finirà presto e poterti stringere tra le mie braccia. Ti amiamo tutti, e ti preghiamo di non provare a contattarci, sarebbe troppo pericoloso. Tuo Edward- 

Finì di leggere e rimase immobile, la testa girava come se stesse sulle montagne russe, il cuore batteva più forte del normale e le lacrime scendevano copiose sul suo viso. Aveva perso la sua famiglia, aveva perso suo padre, l'uomo che gli aveva insegato tutto, che l'aveva amata come la propria figlia. E la madre, che non avrebbe più visto ne abbracciato, mai più. In quel momento si trovò ad odiare con tutta se stessa i Volturi, era sempre e solo colpa loro. 

"Winter, prendi un po' d'acqua" -si avvicinò James e gli passò un bicchiere con dell'acqua. Winter lo prese con le mani tremanti e bevette un sorso. Lo posò e si asciugò le lacrime, la sua famiglia non avrebbe volto vederla triste, era forte e doveva esserlo per loro, per il padre che era morto.

"Quindi...dovrò cercare una nuova famiglia...di nuovo" -sospirò e strinse e carte che aveva in mano, il destino l'odiava, la vita l'odiava.

"Si, ma ce già qualcuno che si é offerto." -la informò il preside intenerito dalla ragazza che provava a non piangere.

"Chi, se posso sapere?" -chiese sperando che non si trattasse di qualche famiglia purosangue come quella dei Malfoy.

"I coniugi Potter avrebbero il piacere di avere la tua tutela." -le sorrise indicando James e Lily che le sorridevano. Winter sorrise di rimando, almeno stava con delle persone amichevoli e simpatiche.

"Si, va bene....penso...." -annuì e si alzò dando le carte al preside, tenendosi quella del fratello.

"Allora, dobbiamo solo firmare queste carte e spedirle al ministero, per ufficializzarle." -spiegò James, mentre Lily andava a stringerla in un abbraccio, che la ragazza ricambiò piangendo sul suo petto.

"Si, James. Ora Winter torna pure dai tuoi amici, se ti va puoi saltare le lezioni" -gli propose Silente.

"No, la ringrazio. Preferisco stare tra la gente" -rispose asciugandosi le guance e prendendo un lungo respiro. 

Pochi minuti dopo, uscì dall'ufficio e scese in sala grande, dove i suoi amici l'aspettavano. Quando la videro arrivare, notarono gli occhi rossi e furono subito da lei.

"Cosa é successo?" -chiese allarmato e preoccupato Harry. I quattro andarono in un posto isolato, e Winter passò la lettera del fratello. Si sedette per terra con la testa nascosta tra le gambe. I tre lessero le parole e quando finirono l'abbracciarono.

"Andrà tutto bene, vedrai....tutto si risolverà..." -la confortò Hermione stringendola.

"E' morto, hanno detto che il mio futuro non é con loro. Non si risolverà nulla, sono rimasta di nuovo orfana." -e scoppiò a piangere tirandosi i capelli, ma venendo fermata da Ron.

"Se vuoi posso chiedere alla mamma se può prenderti con noi..." -le disse bloccandole le mani.

"Grazie Ron, ma non vorrei disturbare e poi i genitori di Harry si sono già proposti...ora stanno firmando le carte..." -li informò calmandosi.

"Meglio ancora, così non dovrai allontanarti da qui. E poi sei già di famiglia per i Potter, no Harry?" -disse Hermione, mentre il corvino annuiva e le accarezzava il viso.

"Sono felice di averti come sorella, così posso stracciarti a scacchi anche quando saremo a casa." -scherzò facendola sorridere di poco.

Cos'avrebbe fatto senza i suoi amici? Un nuovo capitolo della sua vita stava per iniziare. Non sapendo però he tornava nella sua famiglia biologica. Ma questo non era necessario saperlo.

La figlia segreta.Where stories live. Discover now