Decimo capitolo.

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Quando Winter aprì gli occhi, si trovò a pochi centimetri di distanza dal viso di George, si spaventò e cadde dal divano ma finì su Fred che era seduto ai piedi del divano.

I due scoppiarono a ridere.

"Idioti" - si lamentò e si alzò, ma Fred la mantenne sopra di sé. "No, non alzarti" -e gli fece gli occhi da cucciolo.

"Devo andare dai professori di difesa, stasera verrò nella vostra stanza. Ma ora devo andare" -e provò ad alzarsi di nuovo ma sta volta venne bloccata anche da George, che la rimise sul divano.

"Siete pessimi" "Ci vuoi bene" "Forse".
Ridacchiò e appoggiò la testa sulla spalla di Fred e giocava con le mani di George. Gli era mancato tutto quello, ma si era promessa che non avrebbe mai più fatto una cosa del genere.

"Devi proprio andare?" -chiesero insieme mentre la coccolavano.

"Si, altrimenti dovrei andare stasera e non possiamo stare insieme." -spiegò alzandosi e sistemandosi la divisa.

"Allora va bene." -disse Fred sistemandole la cravatta.

Poco dopo, e dopo un bacio sulla guancia, si diresse nell'aula di difesa. Quando entrò trovò i tre professori che parlavano con Harry.

"Ecco Winter" -l'accolse Sirius dandogli una sedia.

"Eccomi, allor questa lezione? -chiese sorridendo malandrina ai professori.

"Quale lezione? Noi vogliamo sapere cosa é successo." -rispose Sirius sedendosi accanto e dandogli una cioccolata. 

"Pettegole, ma il merito é di Harry, questa piccola peste mi ha messo in trappola. Ci eravamo nascosti in un aula e lui mi  aveva detto che sarebbe uscito per primo per vedere se ci fossero i gemelli, io l'aspettava. Ma quando la porta si é aperta, non era lui ma i gemelli." -spiegò ridendo e scompigliando i capelli al corvino.

"Sinceramente lo avrei fatto anche io, non a caso vi abbiamo lasciati soli in aula, a poi sei scappata e dovevi vederli, erano divertiti, sapevano cosa stessi nascondendo prima che tu lo dicessi." -spiegò James sorridendole.

"Lo avevo immaginato, ma Harry ci é riuscito, non avevo vie di fuga e ho confessato. Cioè è stato strano, pensavo che mi avessero trovato disgustosa, andiamo un undicenne che si infatua di due fratelli, non è normale, ma invece mi hanno compreso e mi hanno detto delle belle parole. Hanno detto che accettavano i miei sentimenti, che li ricambiavano, ma che non avrebbero fatto nulla fino a che non crescerò. Sono stati gentili." -spiegò prendendo la cioccolata e appoggiandosi a Harry, che accarezzava i capelli dorati.

"Beh, quindi ti sei confessata tu? James mi devi dieci galeoni" -sorrise Sirius e allungò la mano verso James, che contro voglia gli diede i dieci galeoni, sotto lo sguardo divertito dei due ragazzi.

"Avete scommesso su una studentessa?" -chiese scoppiando a ridere.

"No, su una nostra cara amica, giusto Rem?" -chiese Sirius all'uomo che annuì esasperato. 

"Quindi, non mi ucciderai più?" -chiese Harry alla ragazza.

"Oh no, quello lo farò ancora, é stato imbarazzante più di quella volta che bagnai il letto a tre anni dopo un incubo. Quindi hai fino al tre per correre." -sorride innocente e inizia a contare, il corvino si alzò di scatto e iniziò a correre per l'aula -che fortunatamente era grande abbastanza- inseguito dalla ragazza, mentre i tre professori tifavano per uno o per l'altro, James era felice nel vedere i suoi figli giocare insieme ed andare così d'accordo. Voleva dirlo ai due di ciò che aveva scoperto, ma non avrebbe rovinato quel legame così forte, fino a che poteva stare con la figlia, andava bene così. 

Winter venne bloccata da Harry che portò le sue mani dietro la schiena. 

"Presa. E' così facile prenderti, che diventa noioso" -rise e tenendola bloccata la fece sedere lasciandola.

"Non preoccuparti, avrò la mia vendetta Harry" -sbuffò divertita e si sistemò i capelli. 

Passò altro tempo a ridere e a scherzare, sentendosi a casa. Non credeva ancora che avesse creato un legame così forte anche con i tre professori, mai l'avrebbe pensato. Giocò a scacchi con James, mentre lo stracciava in aula entrò anche la professoressa Evans, che si unì al gruppetto e si divertì a sua volta. Harry era felice di vedere i suoi genitori tornare a quelli di una volta.

"Ora dobbiamo andare Harry, il coprifuoco inizierà tra cinque minuti, e vorrei evitare di incontrare il pipistrello." -si alzò dalla sedia e salutò con un abbraccio i professori, che ricambiarono di buon grado. Ormai, anche se la ragazza non lo sapeva, era diventata parte della famiglia.

I due, a braccetto, s diressero alla torre di Grifondoro, incontrando nel tragitto anche Hermione e Ron che avevano finito di cenare e fare i compiti. Insieme entrarono nella sala comune e si buttarono sul divano. Winter si stese e poggiò la testa sulle gambe di Hermione che aveva preso un libro e lo stava leggendo, mentre i due amici avevano preso a giocare a scacchi. Ogni tanto Hermione gli accarezzava i capelli e Winter e quest'ultima tifava per Ron incitandolo.

"Vai cosi Ron, straccialo" -e fece la linguaccia a Harry, in quel clima Winter si sentì come parte di una famiglia, sentì la stessa cosa anche quando era con i professori e la professoressa, era a suo agio. 

"Ma tu ce l'hai proprio con me eh" -si lamentò Harry alzandosi dalla poltrona e andando a fargli il solletico, la povera Hermione dovette alzarsi per non essere colpita accidentalmente. Harry così ne approfittò e si mise al suo posto, facendo appoggiare la testa della ragazza sulle sue gambe, mentre essa si riprendeva dalle risate.

"Sapete ragazzi, sono felice di aver fatto amicizia con voi, siete diventati speciali per me, lo sapete?" -disse mentre si metteva comoda così che Harry potesse accarezzarle meglio i capelli.

"Anche noi siamo felici, e quando finirà la scuola ti inviteremo a casa nostra, ogni estate alla tana mettiamo una piscina babbana gonfiabile, siete invitati anche voi Harry ed Hermione." -disse Ron posando gli scacchi. I tre annuirono e ringraziarono. 

Pochi minuti dopo, dal quadro entrarono i gemelli che si sedettero ai piedi del divano. 

"Buonasera ragazzi, cosa fate?" -domandò Fred accarezzando con lo sguardo Winter, che si era appisolata. 

"Ho detto ai ragazzi che quest'estate possono venire alla tana" -rispose Ron coprendo Winter con una coperta.

"E' un idea magnifica." -annuì George guardando la ragazza.

I tre si erano accorti di come la guardavano, come se da un momento all'altro Winter potesse sparire, e con gli occhi pieni di affetto. Poco dopo, Fred si offrì di prendere una dormente Winter e di farla dormire nella loro stanza. Hermione diede la buonanotte a salì in dormitorio, lo stesso fecero Harry e Ron, entrando nella loro stanza.

Winter, venne posata sul letto di Fredda quest'ultimo, coprendola poi con le lenzuola. Si cambiarono e si misero sotto le coperte, stringendola. Winter, sorrise nel sonno e si lasciò stringere, i gemelli la trovarono bellissima. Poco dopo si addormentarono anche loro.

Tutto era tornato alla normalità. 

La figlia segreta.Where stories live. Discover now