Quarantunesimo capitolo.

708 25 2
                                    

I giorni passano, le sedute aumentano e la rabbia di Winter diminuisce ad ogni incontro. Arrivano così le vacanze natalizie. Quell'anno la famiglia Potter decise di restare al castello, dove sarebbero arrivati anche la famiglia Weasley al completo. Winter, era andata giorni prima, con i genitori a Diagon Alley per fare i regali di natale. Con l'aiuto poi di Hermione, che l'aveva accompagnata, aveva comprato qualcosa di piccante da usare con i due gemelli. "Ne sei sicura?" chiese Hermione all'amica mentre pagava il completino intimo che aveva comprato da Madama McKlain. "Si, voglio finire l'anno a modo mio" rispose decisa Winter uscendo dal negozio e nascondendo la bustina in una più grande di Hermione. 

"Avete fatto?" chiese la madre una volta che le aveva viste avvicinarsi. "Si , professoressa." rispose Hermione. Poi tornarono al castello e Winter andò a mettere il sacchettino nel baule. "Questo lo prenderò il trentuno" mormorò e poi scese in sala grande per la cena. Lì si incontrò con il fratello, che era uscito con il padre e gli zii portandosi Ron. "Fatto compere?" chiese alla sorella, che annuì. "E tu?" richiese e lo vide annuire. "Cosa hai regalato a Ron?" chiese a bassa voce. "Poi ti dico" rispose arrossendo di poco. 

Harry e Ron, proprio come lei e i gemelli, stavano insieme da tre anni. La loro però era una relazione segreta che sapevano solo lei, i gemelli e i genitori. Winter li adorava vederli insieme a scambiarsi piccoli gesti che per gli altri erano dei semplici gesti in amicizia, ma per la ragazza erano dei gesti d'amore. Una volta che finì la cena,  li vide allontanarsi dalla sala grande e sorrise. 

Harry, dopo la cena, aveva chiesto a Ron di poter fare due passi, il ragazzo annuì felice di passare del tempo con il suo ragazzo. All'inizio non era sicuro di quel rapporto, aveva paura di come potesse esser preso in giro o etichettato, ma Harry lo tranquillizzava ogni volta che aveva questi momenti. A dargli forza erano anche i due gemelli, che lo spronavano a godersi quel rapporto, senza crearsi problemi e stava cercando di farlo. "A cosa pensi?" gli chiese Harry vedendolo distratto. "Uhm, pensavo a noi" rispose timido e non guardandolo. "In positivo o in negativo?2 chiese il corvino portandolo nel platano picchiatore ed arrivando alla Stamberga Strillante. "Positivo, non ce modo che possa pensare di te in negativo" rispose e si sedette sul letto seguito dal corvino. "Lo sai Ron, se per te diventa difficile questa relazione, possiamo finirla." gli disse gentilmente il corvino.

"No, Harry. Non voglio finirla, ora sto bene con te" rispose guardandolo e gli prese la mano. Harry sorrise e lo baciò lentamente. A letto non avevano mai fatto nulla, da tre anni si scambiavano solo dei baci, nessuno dei due era andato oltre. I due, però, quella sera sentivano che era arrivato il momento di fare un passo avanti in quella relazione. Ron, si lasciò spingere sul materasso dal corvino sentendo il cuore battere a mille. Lo guardò e vide il corvino sorridergli gentile, come a dirgli "non ti farò del male" e gli credeva. Harry non gli avrebbe mai fatto del male, lo sentiva. Sentiva che era troppo importate per lui per ferirlo, e lo stesso era per Ron che mai e poi mai avrebbe ferito il corvino che lo stava amando da tre anni e lo stava aiutando ad accettarsi per quello che era.

"Sei bellissimo" gli uscì dalle labbra e lo vide arrossire, nascondendo poi il viso nel suo collo, dove iniziò a lasciargli dei leggeri baci. Ron, portò le mani intorno ai suoi fianchi e si beo di quelle attenzioni, che scoprì essere meglio di quello che aveva immaginato. Si, Ron alcune sere pensava a come sarebbe stato il momento in cui lui ed Harry si fossero uniti, e quella situazione si rivelò migliore dei suoi sogni. "Sai che non mi piace quando perdi l'attenzione da me" si sentì dire e tornò alla realtà. Lo guardò e lo vide accarezzargli il petto, mentre sul viso aveva un sorriso malizioso. "Oh il grande Harry Potter vuole la mia attenzione, bene se la voi, vedi di conquistarla" rispose a tono e lo vide poi chinarsi lentamente verso di lui. "As you wish" sussurrò e prese a baciarlo con foga, mentre gli sfilava la maglia e lo rimaneva a petto nudo. 

Ron ansimò e si eccitò nel vedere quella nuova versione del suo ragazzo, più attraente, più seria rispetto al solito. Harry sentiva l'esigenza di toccarlo, baciarlo, farlo suo. Non riusciva più ad aspettare, ma non voleva correre e fare del male al suo ragazzo, non se lo sarebbe mai perdonato. Così, cercando di essere quanto più gentile possibile, scese con il viso sulla patta dei pantaloni del rosso e li sbottonò. Lo guardò chiedendogli il consenso, e quando lo vide annuire, gli sfilò i jeans e gli baciò le gambe. Partì dalla caviglia, salendo fino all'interno coscia, voleva metterlo a suo agio prima di passare al livello successivo. Ron, chiuse gli occhi e si rilassò, o almeno provò a farlo mentre sentiva il suo ragazzo coccolarlo dolcemente. Aprì gli occhi e lo vide chiedergli il consenso con lo sguardo, si sentì sciogliere e annuì con il viso rosso e il cuore che voleva uscire dal petto.

Erano quei piccoli gesti che lo avevano portato a farlo innamorare del corvino. Harry chiedeva sempre il suo consenso, dimostrandogli che lo rispettava e che rispettava anche quando si prendeva del tempo. Harry non gli metteva fretta, sapeva quanto lo desiderasse, ma non aveva mai osato toccarlo o fare qualcosa che lui non volesse. E mentre lo guardava sfilargli i boxer neri, pensò che da quel ragazzo si sarebbe fatto fare tutto.

Intanto al castello, i due gemelli avevano portato la ragazza nella famosa stanza segreta, che era diventato il loro nascondiglio per quando volevano stare soli. Winter si sedette al centro del divano, con ai lati i due gemelli. "Ho mangiato tanto2 si lamentò e si massaggiò la pancia. "Ci vorrebbe qualcosa per alleviare il gonfiore, vero Fred?" chiese George al fratello malandrino. "Esatto George, e so esattamente cosa fare" rispose e si inginocchiò davanti la ragazza, che aveva percepito i loro pensieri. Si mise comoda e provocò Fred aprendo di poco le gambe, George rise e passò a baciarle il collo lentamente. Fred, accarezzò le sue gambe e poi le divaricò sempre di più, mettendosi tra esse. "Sei sicura?" chiese e quando la vide annuire, sparì sotto la sua gonna.

George aveva portato una mano a sbottonare la camicia della ragazza, e subito dopo accarezzò il seno coperto. Winter si lasciò scappare un piccolo ansimo, non appena Fred aveva preso a baciargli l'interno coscia e stava salendo verso il tessuto degli slip. "Piccola" sussurrò George e lo guardò. "Si?" rispose curiosa. "Te la senti.." chiese indicandosi la patta dei jeans, e la ragazza sorrise. "Si, grazie per averlo chiesto" e portò una mano a sbottonargli i jeans. Fred, gli sfilò gli slip e passò un dito ad accarezzare la sua intimità, facendola sussultare. Si lasciò coccolare dai due, che la sorprendevano sempre di più. 

La figlia segreta.Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ