Quarantaseiesimo capitolo.

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Winter guardava il padre curiosa "Allora?" lo esortò e il padre la guardò serio "Negli ultimi mesi stiamo ricevendo dai Volturi dei chiari messaggi, se non ti trasformi, sono costretti ad ucciderti perché conosci il nostro segreto." disse e la vide sbiancare. "Cosa? Ma non avevo tempo fino a diciassette anni? Non voglio restare una dodicenne a vita" disse e il padre capì le sue preoccupazioni. "Stiamo trattando, ancora non ce una decisone definitiva, e poi prima ne dobbiamo parlare anche con i tuoi genitori biologici, hanno il diritto di dire la propria" "Papà, io non voglio ne rinunciare a voi, ne restare una tredicenne a vita...troverai una soluzione?" "Si piccola, te lo prometto" e la strinse quando vide gli occhi diventarle lucidi. Non voleva dare quel problema alla figlia, ma non voleva nemmeno perderla. Quando tornarono al castello, chiese al padre se poteva dire che era andata in stanza per il mal di testa, Carlisle annuì e si separarono. Entrò in sala grande e vide la moglie guardarlo apprensiva, si sedette e scosse la testa come per dire che l'aveva presa male. "Non darti colpe che non hai, troveremo una soluzione come abbiamo sempre fatto" lo rassicurò la moglie e gli sorrise. 

"Carlisle, Winter?" chiese il padre biologico "In stanza, non stava molto bene" "Cosa gli hai detto?" chiese in seguito duro "La dovevo informare delle cose che riguardano la famiglia" rispose non volendo scatenare il panico prima del previsto. "Siamo anche noi la sua famiglia, gradiremo sapere ciò che gli hai detto" aggiunse James alterato "Signor Potter, lungi da me sostituirmi a lei, prima di parlarne con voi devo assicurarmi su alcune cose" rispose garbato "Non mi importa, é mia figlia.." "Figlia che, se mi permette, abbiamo cresciuto noi. Non per rinfacciare, ma prima di usare quei toni con noi, si calmi e rifletti sulle sue azioni e quelle di sua moglie. Winter è stata adottata da noi perché la sua famiglia non la voleva, quindi se permette abbiamo il diritto di decidere quando e se dire ciò che sta avvenendo nella nostra famiglia." si intromise Esme, zittendo James che non sapeva cosa aggiungere. "Se ora volete scusarci, noi ci ritiriamo." e si alzò seguita dal marito e dai figli che uscirono dalla sala. 

"James, hai sbagliato" gli disse la moglie prima che potesse aprire bocca "Ah io? Chi é quella che mi ha tenuto allo scuro di avere una figlia? Chi ha sbagliato qui non sono io" e lasciò anche lui la sala, rimanendo Lily di stucco. Pensava che il marito l'avesse superata, ma ancora gli rinfacciava l'errore che aveva commesso e di cui si era pentita. Nessuno fiatò, Sirius silenziosamente seguì l'amico. "Non capisco, io mi preoccupo per mia figlia e devo sentirmi dire che non ne ho il diritto e che ho sbagliato" sbottò mentre si sedeva sulle sponde del lago nero, con Sirius al seguito "Come se ci fossero stati loro qui quando la mia Winter ha subito quello che ha subito" continuò come un fiume in piena e Sirius lo ascoltava mentre gli accarezzava la schiena. "Hai ragione Jamie" disse e James si appoggiò all'amico. In sala grande Lily tratteneva le lacrime, il marito non avrebbe mai superato il suo errore, e non appena ne aveva la possibilità glielo rinfacciava. Remus gli accarezzava la schiena, mentre Harry pensava che quella era la fine del matrimonio dei genitori, e andò dalla sorella. Anche se non voleva, una parte di lui le dava la colpa.

Quando arrivò al dormitorio, la vide stesa sul divano e si avvicinò "Si può sapere che ti ha detto quello?" disse risultando più aggressivo di quello che voleva, la sorella lo guardò "Che ti prende?" chiese alzandosi "Mi prende che i nostri genitori hanno litigato a causa di quello stronzo che non ha voluto dire che ti ha detto." rispose e Winter sospirò "Non é una notizia facile da digerire Harry" disse "Spiegami" e così si trovò a raccontargli tutto. "Ma...é una cosa da barbari" commentò il fratello ancora più nervoso "Quindi o ti trasformi o ti uccidono?" "Si, pensi che lo possa dire ai nostri genitori? Non é ancora sicuro, stanno cercando di trattare con loro, non voglio dare un falso allarme" rispose e tornò a stendersi sul divano. "Mi dispiace se ho alzato la voce" disse il corvino stringendola. Poco dopo insieme raggiunsero la sala grande, dove era in corso un altro litigio tra i Cullen e James. "BASTA" urlò e si finì di urlare "Si può sapere che succede?" chiese calando di poco la voce "Non vogliono dirci nulla" rispose il padre. "Hanno buone ragioni per non farlo, vi potete fidare di me e di loro?" chiese ai genitori, ma James scosse la testa "Sei mia figlia, e se ti sta per succedere qualcosa devo saperlo" disse risoluto "Quindi fate meglio a dirmelo" si rivolse poi a Carlisle, l'uomo guardò la ragazza che annuì sospirando.

"Va bene, prima cosa sedetevi non sarà una bella notizia e non ancora é ancora sicuro che debba accadere." iniziò Carlisle e vide i genitori sedersi, mentre Harry le prendeva la mano. "Succedere cosa?" chiese la madre, e Carlisle passò a raccontare ciò che aveva detto a lei, a fine racconto tutti rimasero ammutoliti e i due gemelli guardarono la ragazza che era abbracciata al fratello. "Non potete fare qualcosa?" chiese il preside, anche lui scosso da quella notizia "Stiamo parlando con loro, ma sono restii ad accettare di aspettare ancora. Dopo l'arrivo di Bella, sono diventati sempre più aggressivi con la mia famiglia. Se solo ci fosse qualcosa che potrebbe aiutarci, Winter non correrebbe rischi" disse Esme guardando la ragazza. "Una soluzione ce" disse il professor Piton. "Quale?" chiese Lily "Si potrebbero rimuovere i ricordi di Winter insieme alla famiglia Cullen, provando così a questo gruppo di vampiri che Winter non li ha mai conosciuti ne che ha mai conosciuto il loro segreto." disse e Winter si sentì morire, non avrebbe accettato quel piano. "Non rinuncerò ai miei ricordi con loro" disse ma la famiglia Cullen si trovava ad essere d'accordo con il docente. 

Edward si avvicinò ed Harry si allontanò dalla sorella. "Winnie, ascoltami. So che l'idea di dimenticarti di noi ti fa paura, ma é la cosa migliore da fare, non permetteremo e non permetterò che tu venga uccisa  o trasformata rinunciando alla tua vita. Non mi guardare così, sai bene che la promessa valeva nel momento che tu avevi noi come famiglia, ma ora hai la tua vera famiglia, un fratello, un futuro, non sprecarlo." disse prendendola per le spalle "No Ed, non capisci..." "Invece si, io non ricordo nulla della mia vita passata, e non sai come mi sia d'aiuto. Non ricorderai nulla e non dovrai temere di esser perseguitata dai Volturi, accetta questo piano per favore" la bloccò e Winter scosse la testa "Siete stata la mia prima famiglia, come posso dimenticarmi di voi? Siete stati voi a farmi diventare la ragazza che sono oggi, non posso lasciarvi andare via così. Ci sarà un'altra soluzione" tentò di nuovo e sta volta ad avvicinarsi fu Carlisle. Gli prese le mani e la strinse "Sai anche tu che é la scelta giusta" sussurrò e Jasper alterava il suo umore "Ne siete sicuri?" chiese la ragazza staccandosi di poco "Si, noi ci ricorderemo sempre di te, questo é quello che conta." disse Carlisle e Winter annuì "Se é l'unico modo...va bene" accettò e James tirò un sospiro di sollievo. "Quando si potrà fare il tutto?" chiese Lily e Winter non ascoltò altro.

Con i gemelli andò nella loro stanza segreta e si sedette sul divano "Piccola" disse Fred sedendosi accanto e prendendogli la mano. "Sei coraggiosa, e pensa che lo stai facendo per salvare loro e te" disse George e Winter annuì lasciandosi stringere dai due e nascondere il viso nel loro petto. Era davvero la scelta giusta?

La figlia segreta.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang