Diciassettesimo capitolo

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Il giorno seguente, Winter sempre alla stessa ora scese in sala comune per ripetere le tre materie che odiava di più dal suo arrivo alla scuola. Storia della magia passava, ma le altre due erano un incubo. E quella di Astronomia l'avrebbe avuta a mezzanotte, tanto vale ripetere le prime due. 

Sbuffò e aprì il libro di erbologia e studiò gli appunti che aveva preso durante le lezioni, per il test scritto se la poteva anche cavare, ma quello pratico, Merlino se avesse avuto difficoltà. Per di più non smetteva di pensare alla conversazione avuta la sera prima con i gemelli, ripensandoci lanciò via il libro e sbuffò. Quella mattina aveva la luna storta. 

Mentre provava a calmarsi, si ritrovò il libro di erbologia di nuovo sul tavolo e alzò lo sguardo incrociando Angelina. SI trattenne dal darglielo in faccia e ringraziò con un sorriso. 

"Erbologia, anche io la odiavo, menomale che al terzo anno puoi scegliere che materie seguire." -e si sedette accanto, Winter stava per scoppiare cosa se ne fregava di lei.

"Già, non vedo l'ora di fare la terza, così mando a fanculo erbologia. Che poi é una materia noiosa e priva di senso." -si lamentò mentre apriva il libro e provò a concentrarsi. Gli serviva Neville, lui si che era bravo. 

Poco dopo, lo vide scendere in sala comune e lo chiamò.

"Ehy, Nev non é che potresti aiutarmi con erbologia?" -gli chiese e il ragazzo accettò. Così, passò a ripetere insieme al ragazzo che gli fece capire gli appunti meglio della professoressa che blaterava soltanto. 

"Dio Nev, ti devo un favore." -sorrise e lo ringraziò. Si sentiva in grado di fare il test.

"Non devi, se hai bisogno di altro chiedi pure" -ed uscì dalla sala comune. Così, prese le sue cose e lo imitò. Si diresse in sala grande e ci trovò soltanto pochi studenti e qualche professore, tra cui la sua famiglia. Si avvicinò al tavolo docenti e salutò il padre.

"Allora, sei pronta per oggi?" -le chiese mentre gli accarezzava i capelli. "Diciamo di si, ho chiesto aiuto a Neville per Erbologia. E davvero bravo" -disse mentre salutava Sirius e Remus. "La mamma?" "E a preparare il test di pozioni delle terze." -le rispose il padre, dandogli poi un cornetto. Winter sorrise e tornò al tavolo. Poco dopo si sedette Mike accanto a sé e le baciò la guancia.

"Buongiorno" -la salutò e la ragazza ricambiò. "Allora, oggi ti vedo nervosa." -le disse mentre gli spalmava del burro su di un toast e glielo diede. "Si, non sai quanto. Erbologia é quella che mi da più noia." -spiegò e mangiò il toast. Mike le sorrise e le prese la mano. "Ce la farai, sei brava ti stai facendo prendere troppo dal panico. Una volta lì libera la mente e pensa solo a ciò che sai. Non importa la quantità, ma la qualità." -e Winter si rilassò di poco a quelle parole. Lo fece restare per tutta la durata della colazione, sentiva come se quel ragazzo la rilassasse. 

"Allora, tra poco inizia il test, io vado a ripetere con degli amici, tu rilassati e vedrai che andrai bene" -lasciò la sua mano e prima di andare gli lasciò un bacio sulla guancia. Harry le sorrise malandrino e venne colpito dalla sorella. "Muto" -gli intimò e poi gli sorrise. Quando anche il fratello e gli amici finirono la colazione, si diressero nelle serre. Prima di entrare, guardò la panchina e ripensò al bacio dato a Mike la sera prima, arrossì e scosse la testa. 

Il test andò meglio di quel che si aspettava, aveva seguito il consiglio di Mike ed era riuscita a rispondere a tutte le domande, e nel test pratico era stata ripresa soltanto una volta. Quando uscì dalla serra, vide Mike arrivare con gli altri tassi e gli andò incontro.

"Mike devo ringraziarti, ho seguito il tuo consiglio e ce l'ho fatta, almeno spero" -e Mike l'abbracciò. "Fiero di te piccola, ora tocca a me. Ci vediamo dopo" -e la salutò sempre con un bacio sulla guancia ed entrò nella serra. Prese a braccetto Harry e andarono nel castello, verso l'aula di Storia della magia. Era un po' presto così aspettarono fuori dall'aula, quando la campanella suonò uscirono i grifoni del terzo anno e incrociò lo sguardo dei due gemelli, ma li ignorò, dietro di loro c'erano le due arpie. 

Quando l'aula fu vuota, entrarono e si sedette al banco pronta per il test. Harry si sedette al suo fianco e quando il test iniziò, copiarono tutti, visto che il professor non si accorgeva mai di niente. Due ore dopo uscirono ed erano liberi. Harry prese per mano la sorella e andarono verso l'aula di difesa, dove sarebbero stati con il padre e gli zii. Attesero che la classe uscisse, e si rivelò essere quella del terzo anno grifondoro e vide come Katie ed Angelina stessero piangendo. Guardò Harry e quando l'aula fu vuota entrarono chiudendo la porta. 

"Campioni" -li salutò il padre abbracciandoli. 

"Papà perché Angelstronza stava piangendo?" -chiese Winter andando a sedersi accanto a zio Sirius.

"Ha fallito il test, potrei aver omesso che ci fosse stato un terzo ostacolo nella prova." -disse innocente. "Perché?" "Perché doveva sapere che in difesa mai va nulla come previsto, gli imprevisti li troverà nella vita reale e deve abituarsi." -spiegò e si sedette. "Quindi non per aver fatto soffrire Winter, giusto?" -chiese Remus, sapendo la risposta. James negò con la testa ma si sapeva che era così. Parlarono del più e del meno e poi lasciarono l'aula. Andarono nei giardini e Mike chiamò Winter, salutò il fratello e si avvicinò al ragazzo che la fece sedere accanto.

"Allora, come é andata storia della magia?" "Tutto bene, forse il test più facile e poi sono felice perché posso rilassarmi tutto il giorno. Hai qualche idea come passare la giornata?" -gli chiese appoggiando la testa sulla sua spalla. "Potremo andare in biblioteca" -le sorrise e non aggiunse altro. Annuì e chiuse gli occhi mentre Mike le accarezzava i capelli. Il loro momento venne interrotto dall'arrivo di Angelina.

"Tu, per colpa tua ho fallito difesa." -l'accusò alzando la voce e richiamando l'attenzione su di sé. Notò che anche i gemelli erano corsi a vedere, ma prima che potesse dire qualcosa Mike si alzò e affrontò la ragazza.

"Tu non le parli così, chiedi scusa e vai a lamentati altrove. Lei non insegna difesa ne stava durante il test, quindi la colpa dalla alle tue incapacità di fare un test. Non a Winter, che non ha colpe." -urlò in faccia alla ragazza mettendosi tra lei e Winter. 

"Tu sei soltanto un ragazzino che lei sta usando per dimenticare altre persone,  non perdere tempo nel difenderla." -l'accusò puntando il dito verso WInter.

"Queste sono cose tra me e lei, non cambiare discorso se non sai tenerne uno. Non posso pretendere nulla da Winter conoscendo ciò che ha passato, e non posso nemmeno sopportare come tu la tratti. Quindi vai via da qui e non dargli più fastidio." -sbottò e prese per mano Winter allontanandosi, ma si fermò davanti a George "Vedi di far calmare la tua ragazza, che la mia non merita di essere tratta così" -e la portò in biblioteca, che era vuota.

Winter lo abbracciò di colpo e il ragazzo sorrise, aveva la gola che gli faceva male ma ne valeva la pena, sapeva che Winter provava ancora qualcosa per i due, ma a lui andava bene così, se poteva stargli vicino gli andava bene e poi ora lei era con lui, non con loro.

Si sedettero più lontano possibile dalla bibliotecaria e Mike lasciò dei baci sul viso di Winter, mentre lei era stretta a lui. Si era battuto per lei e l'aveva difesa. Lo guardò e senza pensarci due volte, lo baciò. Mike ricambiò sorpreso ma felice, i due si coccolarono per il resto della mattinata, saltando il pranzo. 

La figlia segreta.Where stories live. Discover now