Ventisettesimo capitolo

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Il giorno dopo, Madama Chips le cambiò le fasce e non mangiò la colazione, non aveva voglia di mangiare. "Winter, anche ieri hai saltato il pranzo e la cena, non puoi non mangiare" -disse alla ragazza. "Non ho fame, oggi nemmeno voglio vedere nessuno." -e tornò sotto le coperte, evitando di piangere, si era promessa che non avrebbe più pianto. L'infermiera sospirò ed uscì dall'infermeria. Andò nel suo studio e trovò i genitori della ragazza. "Non ha toccato cibo da ieri sera, e nemmeno oggi vuole avere visite." -li informò mentre si sedeva. "Perché ci evita?" -chiese Lily al marito, ma nemmeno lui sapeva come rispondere.

Passarono due settimane quando finalmente Winter decise di uscire dall'infermeria. Indossò la sua divisa ed uscì. Era domenica e le lezioni le avrebbe riprese l'indomani. Sospirando, camminò verso la torre di Grifondoro, ma a metà strada trovò suo fratello ed i suoi amici ad aspettarla. Li superò senza guardarli e sentì che la stessero seguendo. Sbuffò non appena entrò nel dormitorio e si diresse verso le scale, ma venne fermata dai gemelli che si misero davanti. Era in trappola, davanti aveva i due e dietro gli altri tre.

"E' un agguato o cosa?" -sbottò andando a sedersi sul divano "Un l'unico modo che abbiamo per parlarti." -disse suo fratello sedendosi vicino, ma Winter si alzò e cambiò posto. "Non si deve avvicinare nessuno." -disse e si sedette al tavolo, distante da tutti loro. "Odio il contatto fisico." -continuò guardandoli. "Perché fai così?" -chiese Ron, avvicinandosi di poco. "Noi siamo i tuoi amici, ti vogliamo bene e ci preoccupiamo per te" -continuò. "Io non ho amici e ne voglio averli, non voglio nemmeno una relazione o un fratello, sto bene da sola." -sbottò guardandoli. "Non é vero, se stessi bene da sola non avresti provato ad ucciderti" -disse Harry avvicinandosi. "Se mi volevo uccidere non era per la solitudine" -rispose a tono. "Allora perché" -chiese George. "Non vi riguarda, ora l'interrogatorio é finito? Oppure dovete seguirmi anche al cesso?" -e si alzò. Ma venne fermata di nuovo. "Puoi andare soltanto se parli, se ci dici cosa ti succede e cosa ti é successo in questi mesi. La colpa é di quel diario non é vero?" -chiese il fratello. "Il diario?" -rispose "Si quello che abbiamo dato al preside, era impregnato di magia nera." -rispose Hermione. "Voi avete fatto cosa?" -urlò avvicinandosi pericolosamente alla ragazza, che indietreggiò. "Ti stava facendo del male." -rispose. "Ma chi ti ha dato il permesso di prenderlo? Chi vi da il diritto di interessarvi alla mia vita? Chi siete voi?" -urlò puntando il dito a tutti loro. "Dovete starmi alla larga, non voglio più avere contatti con nessuno di voi." -finì e salì in stanza sbattendo la porta.

"Poteva andare peggio" -disse Ron sedendosi sul divano scosso dal comportamento dell'amica. "Non l'ho mai vista cosi arrabbiata, così cattiva" -aggiunse il fratello. "Mi manca la vecchia Winter, la dolce e simpatica Winter" -aggiunse Hermione sedendosi accanto a Ron. Anche ai gemelli mancava la loro Winter, quella che avevano visto non era lei, era la sua versione cattiva.

Winter si fece vedere soltanto a cena, seduta lontano da tutti verso la fine del tavolo rosso oro, testa china e piatto vuoto. Si era presentata solo per rassicurare gli altri che fosse ancora viva, ma non aveva voglia di stare tra la gente. Vide con la coda dell'occhio Lucas, l'amico che aveva abbandonato, avvicinarsi. "Ehy" -disse sedendosi davanti a lei. Winter non rispose ne lo guardò. "Non hai voglia di parlare vero? Ma non importa, devi solo ascoltare. Non so cosa ti sta succedendo, ne voglio infierire. Ma mi manca quella ragazza sorridente, la ragazza che mi veniva a vedere agli allenamenti. So che ce ancora, forse quella ragazza é delusa, triste, ma non sarà sempre così, devi trovare la voglia di reagire, di superare ciò che ti blocca. Non serve a nulla ignorare gli altri, essere scontrosa o isolarsi, devi stare tra la gente che ti vuole bene, che vuole soltanto il tuo bene. Non lo dico per offenderti, ma devi farti aiutare." -le disse serio. Winter alzò lo sguardo sul ragazzo e sentì le barriere che aveva messo su iniziare a cedere. "So che non hai voglia di parlare, ma ti va di fare una passeggiata? Non devi parlare, solo camminare." -e le allungò la mano. Winter decise di prenderla e i due uscirono dalla sala grande sotto lo sgomento di tutti.

La figlia segreta.Where stories live. Discover now