Diciottesimo capitolo

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Quando i due scesero in sala grande, il pranzo era finito e decisero di sedersi comunque al tavolo per stare ancora insieme. Winter si sedette e venne raggiunta dalla madre che si sedette accanto salutando Mike.

"Allora, ho sentito che ce stata una litigata" -iniziò mentre due panini al formaggio comparvero sul tavolo. "Si, mamma. Ma sta volta non ho iniziato io" -disse mentre prendeva il panino.

"Si, professoressa, la colpa non é sua, ma di quella ragazza che l'ha accusata senza avere delle prove." -spiegò Mike prendendo il panino.

"Si, Harry mi ha raccontato tutto, grazie per averla difesa. Tu come stai"? -le chiese accarezzandole i capelli.

"Come vuoi che stia mamma, quelle due mi hanno tolto tutto e stanno ancora cercando di darmi fastidio, se non fosse intervenuto Mike le avrei spaccato la faccia. Non capisco perché i gemelli si facciano sottomettere da loro due." -si sfogò finendo il panino.

"Forse le due li minacciano e loro sono costretti ad eseguire ogni cosa che dicono" -provò a indovinare Mike, accendendo un campanello alle due donne.

"Forse hai ragione, d'altronde non é la prima volta che fanno una cosa così. Sei un genio Mike" -l'abbracciò Winter e lui la strinse a sé. Lily, poi andò via lasciandoli soli. I due parlarono di tutto, senza toccare il discorso gemelli. Verso pomeriggio inoltrato, Mike l'accompagnò davanti al quadro della sala comune dei grifondoro e andò via dopo averla salutata. Winter entrò in sala comune e trovò il fratello ed i suoi amici seduti sul divanetto a giocare a scacchi. Si avvicinò e si sedette sulle gambe del fratello, che la strinse a sé mentre continuava a giocare.

"Divertita con Mike?" -chiese mentre veniva battuto da Ron, di nuovo.

"Si, siamo stati in biblioteca, nulla di eccitante." -raccontò e poggiò la testa sul suo petto, in quel momento voleva stare con i gemelli, coccolata dai due come una volta. Sospirò e si alzò dicendo che sarebbe andata in camera. Salì le scale, ma prima di andare verso il suo dormitorio, venne presa da Fred che la portò nella sua stanza.

"Si può sapere perché l'hai fatto?" -chiese mentre si sedeva sul letto accanto a George.

"Perché vogliamo parlare con te di tutta questa situazione e che non vogliamo vederti con quello." -spiegò George accarezzandole i capelli, ma la ragazza si scostò. Il rosso ci rimase male.

"Vedi? Ti allontani da lui come se ti potesse fare chissà cosa, pensavo che avevamo deciso di restare amici, invece ci ignori." -sbottò Fred indicandola.

"Ragazzi, voi siete gli ultimi per giudicare il mio comportamento, mi sembrate i cagnoli di quelle due." -sbottò alzandosi e avvicinandosi a Fred. Quella vicinanza fece perdere un'attimo il filo del discorso ai due.

"Se potessimo le manderemo a fanculo. Ma ora non parliamo di quello, ma di te e Mike. Cosa ce stato tra voi?"-chiese George tornandola a farla sedere sul letto.

"Ci stiamo frequentando e ci siamo baciati, ecco cosa ce." -disse incrociando le braccia al petto. Fred si avvicinò e le prese il viso tra le mani. "E lui è bravo come noi?" -la guardò prima di baciarla, Winter provò a sottrarsi, ma si trovò a ricambiare, mentre George le baciava il collo.

"Non possiamo, lo sapete" -si staccò e li guardò, George continuava a baciarle il collo fregandosene.

"Nah, nessuno lo verrà a sapere" -e sta volta a baciarla fu George, che la stese sul letto e le accarezzò il viso, l'altro gemello si era steso al suo fianco e le accarezzava la pancia con la punta delle dita. "Rilassati" -le sussurrò baciandole poi il collo. Il bacio si era fatto più serio, Winter si lasciò andare e permise alla lingua di George di entrare di poco nella sua bocca, gli morse di poco le labbra e poi si staccò.

La figlia segreta.Where stories live. Discover now