Quarantanovesimo capitolo.

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Il giorno dopo, Winter evitò di farsi vedere in giro, nessun docente disse nulla, capivano l'umiliazione subita e non volevano infierire ulteriormente. Winter, nascosta sotto le coperte pensava a tutta quella situazione e c'era qualcosa che non le tornava. Lei, in qualche modo, si fidava dei ragazzi, era da sciocchi ma voleva vederci chiaro. Si sistema ed esce dalla stanza, decisa esce dal dormitorio e si nasconde non appena vede le due corvonero girare per lì. "Anche oggi la signora Weasley ci ha andato la pozione, falla prendere a George, io la somministro a Fred. Ricordati, ci paga per un lavoro ben fatto, non deludiamola." sentì dire da una delle due e rimase scioccata. Attese che andassero via e corse verso l'aula di difesa, dove le classi quinte stavano avendo lezione, aprì di scatto la porta "Papà, devo parlarti" esclamò attirando l'attenzione e James andò dalla figlia di corsa "Che succede?" chiese allarmato, la figlia lo portò fuori e chiuse la porta. "So cosa é successo davvero" e gli spiegò ciò che aveva sentito. "Quella stronza" disse James alla fine "Dobbiamo incastrarla, i due non lo sanno credo" "No, penso che si tratti dell'armotensia, il filtro d'amore. Quando stanno con loro sono stregati." rispose e il padre gli promise di controllare la posta. 

Winter andò in sala grande e attese il pranzo. Poi all'orario di pranzo, la sala si riempì ed Harry andò dalla sorella "Come stai?" "Bene, dopo vi devo dire una cosa" disse e i suoi amici annuirono, mentre vedeva entrare i due ragazzi, vide le due ragazze parlare tra loro e strinse i pugni. I gemelli si sedettero e presero a mangiare, e Winter sospettò che la pozione fosse stata messa nei loro piatti, così si avvicinò e inscenò una scenata, lanciò il cibo dei due piatti in faccia dei due e poi il calice con il succo di zucca. "Ve lo meritate" disse e li vide guardarla male e uscire dalla sala, con a seguito le due ragazze preoccupate. Tornò a sedersi e guardò il padre che rise. "Ora si può sapere che succede?" chiese Harry una volta tornati in sala comune. "In camera tua" e i quattro andarono nella stanza del corvino. Spiegò tutto anche agli amici e anche loro rimasero sconvolti. "Ma é una violenza quello che stanno facendo." disse Hermione oltraggiata. "Si, é dobbiamo aiutarli." disse Ron disgustato dalla madre.

Winter, nel pomeriggio, andò nella stanza dei due gemelli e li trovo che parlavano di lei. "Cosa ci fai qui?" chiese Fred quasi scontroso, aveva ancora la puzza di cavolo addosso. "Parlare" rispose e si sedette sul letto di Lee. "Sei sembrata esaustiva oggi" rispose George avvicinandosi. "Non negatelo, lo meritavate" e nessuno dei due negò. "Perché sei qui? Hai detto che con te abbiamo chiuso" chiese Fred curioso e si sedette accanto. "Volete che chiuda davvero?" chiese retorica e i due scossero la testa in negazione. "Bene, allora niente domande" rispose prima di attirare Fred e baciarlo, sorprendendo non poco il ragazzo. "Ma.." disse quando il bacio finì. "Ogni risposta al suo momento" rispose e prima di lasciare la stanza, baciò anche George. Tornò nella stanza di Harry, e il fratello tolse il mantello dell'invisibilità. "Sei stata fantastica" si complimentò "Allora, hai trovato qualcosa?" chiese Hermione ed Harry scosse la testa. "Dobbiamo intrufolarci nella casa di Corvonero, sicuramente le lettere saranno lì" disse sconsolato Ron.

Intanto, James e Sirius recuperavano ogni lettera di ogni studente, usando la scusa di un controllo voluto da Silente. E solo nella serata arrivarono a perlustrare la stanza delle due corvonero, che furono restie a dare tutte le lettere e così erano andati direttamente nella loro stanza. "Vedete, non ci sono altre lettere" disse una delle due, speranzosa di averla fatta franca. "Per ordine di Silente, tutti i gufi saranno intercettati." disse James e lasciò con Sirius la casa Corvonero. "Allora ragazzi, trovato qualcosa?" chiese ai figli una volta che si erano rintanati nell'aula di Difesa. "Bingo" disse Winter mostrando una pila di lettere. "Fantastico, ora ci tocca trovare quelle incriminate" disse Sirius e tutti e quattro iniziarono a leggere le lettere mandate da Molly e le avevano messe in ordine cronologico. Il tutto iniziò dapprima dell'inizio dell'anno scolastico. "Quella stronza, dobbiamo denunciarla" disse Winter inferocita, ma il padre scosse la testa. "Prim dobbiamo informare i gemelli, poi vediamo dopo come muoverci" disse e Winter annuì.

Insieme. i due fratelli, tornarono nella sala comune e videro i due gemelli seduti sul divano, Harry fa un cenno alla sorella e sale su in stanza. Winter prende un respiro e si mette davanti ai due. "Dovete leggere una cosa" e passò le lettere, sedendosi poi sulla poltrona. Vide i due leggere le lettere e sbiancare ad ogni lettura. "E' tutto vero?" Winter annuì a Fred. "Non ci credo" commentò George. "Nemmeno io volevo crederci, ma é tutto vero. Vostra madre voleva separarvi da me, e ci stava riuscendo fino a quando non ho sentito le due stronze parlare questa mattina." disse alzandosi e mettendosi in mezzo ai due. "Ragazzi, per superare tutto questo ci vorrà tempo, dovete metabolizzare le violenze subite, il doppio gioco e la delusione verso vostra madre." aggiunse comprensiva e i due lo presero come un permesso per piangere, stretti a lei. Ora stava a lei stargli vicino. Poco dopo li convinse ad andare nella loro stanza per riposare, e le chiesero di restare.

Intanto, Harry riportò al padre che i gemelli sapevano e Silente chiamò Cornelius, che arrivò nell'ufficio del preside. Venne messo al corrente della situazione e parlarono poi di come muoversi. Intanto, alla Tana arrivò una convocazione per Molly per il giorno dopo al Ministero. "Cara, cosa vorranno mai da te" si chiese curioso Arthur, inconsapevole di tutto quello. Molly finse di non sapere nulla, ma aveva dei sospetti. Nella stanza dei due gemelli. Winter li guardava dormire e si chiese come potesse una madre fare quello ai propri figli. Si doveva solo essere pazzi o senza cuore, e Winter sospettava che fossero entrambe le cose, ma si promise di stare accanto ai due ragazzi, come loro avevano fatto con lei.

La figlia segreta.Where stories live. Discover now