#13 Audrey

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Quando rientro a casa mi accorgo che mia madre ha riempito il salotto di cartelloni e sta cercando – a quanto pare invano - di convincere Jamie ad aiutarla a finirli. "Non ne posso più Audrey! Salvami da nostra madre! Ci pensi tu vero? Io me ne vado in camera mia." Lo vedo scomparire su per le scale e rassegnata mi guardo intorno: mia madre è attorniata da manifesti che in altre circostanze mi farebbero scoppiare a ridere. 

"Davvero, mamma? Keep Calm & Salviamo le Balene?" le chiedo pazientemente, come se stessi parlando ad una bambina. Lei interrompe il suo lavoro per un attimo e mi guarda sconcertata. "Certo che sì! Domani c'è questa protesta e io mi sono offerta per fare qualche striscione. Ho mandato l'adesione alla campagna ancora prima di trasferirci, sai quanto tengo a queste meravigliose creature." Certo, dovevo immaginare che la mia cara mammina non avrebbe mai rinnegato la sua vena attivista, ma in fondo, in un angolino remoto del mio cervello, ammetto di averlo sperato. Rimpiango di averla rimproverata per lo slogan di prima quando mi giro e vedo un lenzuolo bianco con scritto in rosso: "Io sto con le megattere, tu con chi stai?". In confronto quello precedente era lo slogan del secolo. "Mamma, senti. Ho da fare, ok? Chiedi a papà, sono sicura che gli farà piacere aiutarti!" Salgo le scale più in fretta possibile, mentre sento mia madre brontolare in merito alla nostra coscienza latitante. 

Mi butto sul letto e lascio i pensieri scorrere liberi, ma ben presto mi accorgo che sto pensando a Thomas. Al suo modo antipatico di chiamarmi Barbie, a come si relaziona con i bambini, al suo atteggiamento da spaccone e ai suoi lati ancora nascosti ma intriganti che ho intuito nelle ore passate insieme, alla sua aria da duro e al suo sorriso che - mi rendo conto ora - non ha mai rivolto a me. Okay, forse devo smettere di lasciare i pensieri liberi. Forse dovrei pensare al compito extra per il corso di antropologia. Molto più importante. E anche più sensato

Nonostante non abbia alcuna voglia di farlo, mi impongo di prendere il manuale e mi metto a studiare, alzandomi solamente quando mia madre chiama perché è pronta la cena. Quando sento Jamie uscire dalla sua stanza mi affretto, raggiungendolo di corsa per poi rubargli il cappellino da baseball. "Preso!" ridacchio e corro giù per le scale mentre lui mi rincorre e mi agguanta proprio sulla soglia della cucina, riprendendosi il cappello e calandolo rivolto all'indietro sulla testa. 

"Ragazzi, cos'è tutto questo baccano? Vi romperete l'osso del collo una volta o l'altra!" ci rimprovera nostra madre. Mio padre, nonostante la confusione, non distoglie l'attenzione dal suo telefono di ultima generazione che non ha ancora imparato ad usare. "Questo affare è una vera diavoleria! Cosa vorrà dire che la batteria ha un'anomalia!? Robe da non credere...!" protesta, parlando più a se stesso che a noi. Mi avvicino e gli do un bacio. "Papà, è solo una pubblicità, credo tu abbia preso un virus..." gli spiego paziente. "Dovrò portarlo dal dottore allora..." brontola sconsolato, scherzando, per poi mettere il telefono in tasca e dedicarsi completamente a me e a mio fratello. "La mia ragazza! Come va? E tu campione? Tutto bene all'università?" ci chiede interessato. Jamie scrolla le spalle, il suo modo per dire "tutto ok, ma non ho voglia di rispondere al terzo grado". Io invece mi siedo accanto a lui, rispondendo a tutte le sue domande, anche se ometto il dettaglio più importante, ossia di aver conosciuto un ragazzo che mi sta intrigando più di quanto dovrebbe. Non voglio di certo stimolare la gelosia di mio padre! E' un brav'uomo, ma quando si tratta di ragazzi che mi orbitano intorno diventa una specie di cavernicolo. 



Ecco qua un nuovo capitolo! ⭐
Siamo di nuovo in compagnia della famiglia di Audrey... Che é tutto un programma! Sono matti da legare ma molto uniti e simpatici, io li trovo davvero divertenti!
A presto con un nuovo capitolo e nuove avventure... 😊
Colgo l'occasione per augurare a tutti voi un meraviglioso Natale, piacevoli giorni di festa e tanta serenità! 🎄🎁🎅

Scusa ma ti chiamo BarbieWhere stories live. Discover now