#17 Audrey

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Quando scendo dall'auto, dopo aver salutato Jamie, mi avvio diretta verso l'aula, ma subito mi accorgo che i ragazzi con cui frequento il corso di antropologia si sbracciano per salutarmi, così devio dal percorso e li raggiungo. Sono quasi arrivata quando vedo che Thomas è a qualche passo davanti a me e li saluta. Poverino, è convinto che stiano salutando lui! Tra qualche secondo saprà che invece stavano salutando me e mi odierà. Dovrei diventare una veggente, penso tra me e me, quando vedo il suo volto incupirsi e uno sguardo carico di astio rivolto verso di me. 

"Buongiorno!" dico allegra rivolta al gruppo. Poi mi volto verso di lui e lo saluto con un cenno della mano. "Guarda guarda chi si vede... La nostra cara...." Sento che sta per chiamarmi nuovamente con quello stupido nomignolo, ma non lo permetterò. Mi avvicino subito alle ragazze e con aria entusiasta mi rivolgo a loro. "Non potrete mai indovinare cosa mi è successo ieri...!" inizio a dire, fissando Thomas con l'aria di chi la sa lunga. "Audrey! La nostra cara Audrey! Si chiama così vero?" dice, chiedendo conferma a Gary, che annuisce facendomi l'occhiolino. Sorrido soddisfatta, almeno non è stupido, capisce subito dove voglio arrivare. "Cosa ti è successo?" mi chiedono le ragazze in coro. Guardo verso Thomas un'ultima volta prima di rispondere a loro e lo vedo contrarre la mascella e passarsi nervosamente una mano tra i capelli. "Mio padre mi ha preso una macchina nuova! Ora non sarò più costretta a venire con l'autobus." Indosso il mio sguardo da santarellina, mentre noto che lui si rilassa, anche se continua a fulminarmi con lo sguardo. Audrey 1 – Bellimbusto spaccone 0! Penso, lasciandomi poi coinvolgere dalla conversazione. 

In aula mi siedo vicina a Kimberly, che mi riempie di domande e si sforza di farmi conoscere meglio tutti i componenti del gruppo. Thomas si siede da solo un paio di posti distante da me e dagli altri. Quando alzo lo sguardo, vedo arrivare Melanie con i libri sottobraccio, pentendomi di aver distolto l'attenzione da ciò che stavo facendo: quella ragazza è proprio strana, mi guarda come se stesse analizzando al microscopio un batterio letale e, dopo un saluto molto vago e un sorriso per nulla sincero, va a sedersi accanto a Thomas, porgendogli dei fogli. È in quel momento che molti di noi dirigono la loro attenzione verso quei due. Infatti, dopo un rapidissimo scambio di parole, lui si alza di scatto e restituisce i fogli a Melanie, andandosene dall'aula. 

"Ma che gli è preso?" chiedo con una leggera apprensione a Kimberly, che però sembra divertita. "Quel ragazzo è matto da legare! Gli vogliamo bene, non fraintendermi, ma a volte è così indecifrabile! Penso che si sia comportato così perché Melanie gli ha passato il compito di antropologia, mentre quando le aveva chiesto davanti a tutti di aiutarlo lei aveva rifiutato." Mi spiega a bassa voce, mentre il professore entra in aula e sistema le sue cose sulla cattedra. "Beh, non è stato molto carino da parte sua..." mi ritrovo a constatare. "Sì, Audrey, hai ragione, ma nemmeno lui è stato molto carino con Mel. Sa benissimo che lei è cotta di lui e ne approfitta." Mi spiega Kimberly, che poi abbassa ancora di più la voce e si avvicina con fare cospiratorio. "A forza di insistere, è successo che lui l'ha baciata per scherzo e poi si è tirato indietro... Ora chi è quello poco carino?" domanda retorica, snocciolando questo aneddoto con spontaneità. 

Dio, è veramente uno stronzo. Non che Melanie sia Miss Simpatia, ma almeno non va in giro a fare la sbruffona, o almeno non con me. Sono sicura che potrei perdermi per ore nei pensieri colmi di sdegno per il comportamento di Thomas, ma sono costretta a ritornare alla realtà quando il professore mi richiama chiedendo se posso degnarmi di prestare attenzione, facendo ridere tutti i colleghi di corso. Non c'è che dire, questa giornata è iniziata alla grande.

Scusa ma ti chiamo BarbieWhere stories live. Discover now