#56 Thomas

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Il cortile di questo ospedale fa ancora più schifo dei suoi corridoi asettici che puzzano di disinfettante. Non riesco a stare fermo né a ragionare coerentemente. Se solo riuscissi a far fermare i pensieri, almeno per un attimo! Audrey mi segue come un'ombra e mi irrita. Mi giro verso di lei e sbotto. 

"Non hai proprio nulla di meglio da fare?" le chiedo con cattiveria, alzando la voce. Lei mi fissa risentita. Sembra che stia contando mentalmente, conoscendola starà cercando di non mandarmi a quel paese, ma non me ne frega proprio niente.

"È una domanda così difficile?" la incalzo, con rabbia. Finalmente mi accorgo di averla ferita e provo un sadico senso di soddisfazione. "No, che non è difficile. E sì, ho un milione di cose meravigliose da fare, ma nonostante questo sono qui." Mi risponde caustica. Ha gli occhi lucidi, ma so che non ammetterebbe mai che la sto ferendo con il mio atteggiamento. 

"Beh, nessuno te lo ha chiesto. Puoi andartene ora." le dico sprezzante, voltandole le spalle. Mi prende per una spalla, costringendomi a guardarla. "Grazie della gentile concessione. Ma non è quello che farò, anche se ora fai lo stronzo." Fa una pausa come se aspettasse che io assimili le sue parole prima di continuare. "Perché ora, che tu lo voglia o no, hai bisogno di sfogarti con qualcuno..." insiste, guardandomi dritta negli occhi.

"Ti piace giocare all'infermierina, ma tu non sai proprio niente di me... Quindi fammi il favore, lasciami in pace." le dico freddamente, sostenendo il suo sguardo. Questa volta la vedo cedere appena. Certo che sono proprio uno stronzo. Ma ora non sono abbastanza lucido perché mi importi qualcosa. "Ti piacerebbe." ribatte nervosa, sembra che stia cercando le parole giuste da dire. 

"Cosa vuoi da me Audrey?" le chiedo allora, accorgendomi solo in un secondo tempo che sto praticamente urlando. "Non voglio niente da te, voglio solo starti vicina. Sei sconvolto, non lo vedi? Tuo padre è in punto di morte e tu stai fingendo che non ti importi..." Ora il suo tono è duro, ma nonostante questo riesco a cogliere qualcosa di più profondo, di più dolce. "Ti ho già detto che non è mio padre!" ribatto pieno di risentimento. Sono così arrabbiato eppure non capisco perché. "Certo, non è tuo padre. E' solo un uomo che ti ha cresciuto negli ultimi dodici anni, e che ti ama come un figlio. Forse non lo considererai come un padre, ma non puoi essere indifferente, si vede benissimo che non lo sei. Quindi ora fammelo tu un favore, non mentire a te stesso, non andrai da nessuna parte con questo atteggiamento da duro." 

Le sue parole mi inchiodano al cemento sotto di me e non so più cosa ribattere. Io non lo considero mio padre, anzi, ho sempre pensato che mi ritenesse un giocattolo per Allyson, che mi tenesse tra i piedi come se non fosse altro che un suo preciso dovere coniugale. E fino a qualche ora fa non lo avevo mai sentito esprimere così sinceramente la sua opinione nei miei confronti. Sono sconvolto dalle emozioni che mi attraversano da parte a parte, a cui non so dare un nome. Non so come gestirle, mi fanno provare una rabbia che ho paura mi annienterà. Audrey si avvicina e mi guarda negli occhi, cercando un contatto con me. 

"Non volevo essere così dura..." mi sussurra, abbassando lo sguardo. "Nemmeno io" dico in un soffio. "Sono così arrabbiato..." riesco finalmente ad ammettere, nonostante la fatica che mi costa. "Lo so." dice lei, avvicinandosi ancora un po'. "Non c'è niente di male." aggiunge, facendomi una carezza. "Non gli ho mai detto grazie. E nemmeno che gli voglio bene..." confesso, sentendo che ora il dolore scorre senza freni dentro di me, riempiendo ogni cellula del mio corpo, come se avessi aperto un rubinetto che volevo tenere chiuso ad ogni costo. Solo in quel momento lei mi accoglie tra le sue braccia e io mi lascio finalmente andare, singhiozzando come un bambino sull'incavo del suo collo.

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Quanti occhioni cuoriciosi per la dolcezza e la fragilità di Thomas in questo momento??? 😍

Audrey è riuscita a fare breccia nella sua armatura da duro, chissà, magari questo cambierà le cose tra loro... 💕💕💕💕 O sarà solo una parentesi dettata dalle difficili circostanze???

Grazie di cuore ❤️ per il vostro sostegno e per l'affetto che provate nei confronti dei personaggi della mia storia!! 😍

Scusa ma ti chiamo BarbieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora