#21 Audrey

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Questa festa è già epica ed è appena iniziata! Mi sento carica di entusiasmo e nonostante la musica sia assordante, forse è proprio quello che serve per non pensare a nulla e lasciare spazio al divertimento. Non pensavo che avrei subito trovato un gruppo di ragazze e ragazzi con cui legare e ne sono felicissima, la paura di non riuscire a stringere nuove amicizie era una delle cose che mi preoccupava di più prima di trasferirmi. 

Jamie mi sembra un po' a disagio, ma lui è introverso, ci mette sempre un po' a lasciarsi andare, quindi lascio che si ambienti senza comportarmi da sorella maggiore e rompiscatole. Guardo Kimberly ballare insieme a Adele, mentre Melanie sta parlando con delle ragazze un po' più in là. Paul sta tormentando Jace da quando è arrivato ma ora sembra che abbiano intenzione di far colpo su un paio di ragazze che stanno ballando poco distanti dal divano su cui ci siamo seduti a chiacchierare. 

"Vado a fare un giro qua intorno" mi dice Jamie, alzando la voce per farsi sentire sopra al suono della musica. Annuisco e brindo a lui alzando il bicchiere nella sua direzione. Lui sorride scuotendo la testa imbarazzato e si allontana nella folla di gente che si è stipata nel salone. Mi guardo intorno e mi rendo conto di essere rimasta sola sul divano con Gary e Thomas. 

"Ho finito il mio drink" annuncio alzandomi, con l'intenzione di andare a guardarmi intorno. "Ehi, Audrey, aspetta!" mi dice Gary, abbagliandomi con il suo sorriso. "Ti accompagno, se vuoi." Gli sorrido a mia volta e mi stringo nelle spalle, annuendo. Ci sta provando con me? Devo dire che la cosa non mi dispiacerebbe troppo, è proprio un bel ragazzo. Ha uno sguardo dolce e un sorriso indubbiamente ammaliante. Anche il fisico non è niente male, come posso constatare dando uno sguardo più che sommario alla maglietta aderente alle spalle larghe. È pure alto, che non guasta mai. Mi giro di spalle e mi avvio, vedendo che anche lui si è alzato e ha intenzione di seguirmi. 

"Aspettate un attimo!" mi fermo e conto fino a tre prima di girarmi e fulminare Thomas con lo sguardo. "Che c'è, amico?" gli chiede Gary, preso in contropiede. "Che ne dite di una sfida a beer pong?" domanda poi, alzandosi in piedi e passandosi una mano tra i ricci ribelli, avvicinandosi a Gary. Solo a quel punto mi rendo conto che anche lui non se la cava male in quanto a fisico. E' ben piazzato e quei tatuaggi da sfigato...beh, non sono del tutto da sfigato. Devo ammettere che gli donano, gli danno un aspetto vissuto, come se avesse qualcosa in più da raccontare al resto del mondo. 

Comunque ritorno a me, incrociando le braccia al petto, contrariata. Fanno sul serio? Beer pong? Non credo proprio. Ma non faccio in tempo a ridimensionare la proposta perché sento Gary esclamare richiamando gli altri e facendogli segno di raggiungerci. "Questa dovete davvero sentirla!" aggiunge urlando come se avesse trovato il Sacro Graal sotto al cuscino del divano. In qualche momento siamo nuovamente tutti insieme. "Tom mi ha appena proposto una sfida a beer pong!" Un coro di voci si alza dal gruppo. "Da non credere!", "Fantastico!", "Grande!". Jace esulta in direzione di Thomas. Paul emette un fortissimo "Hiyaaaa!", come un vero cowboy da rodeo, mentre le ragazze lanciano gridolini entusiasti. "Wow. Di fronte ad una richiesta del genere non possiamo tirarci indietro!" urla Kimberly ridendo come una matta. "Fate largo!" grida a sua volta Paul, aprendo un varco nella folla e dirigendosi verso la veranda sul retro dell'edificio, mentre tutti lo seguono festosi.

A quel punto non mi rimane che unirmi a loro, ancora perplessa dall'entusiasmo - a mio avviso ingiustificato - di tutti quanti. 

Scusa ma ti chiamo BarbieDonde viven las historias. Descúbrelo ahora