#77 Audrey

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Ancora non posso credere che sia vero. Scuoto la testa, poi torno a guardare lui, che ora sembra un cucciolo spaurito. So di essere minacciosa quando mi arrabbio, ma non pensavo che avrei suscitato quel genere di reazione in uno come Thomas. Mi mordo un labbro, collegando mentalmente tutti i pezzi di questa sgradevole situazione. 

"Melanie. Si è inventata tutto lei. E dire che ci siamo anche viste ed è venuta a salutarmi mentre ero con Sean. E vuoi sapere chi è? È il mio migliore amico, che indovina un po'? Ha un debole solo per uno dei Logan, ovvero mio fratello!" sbotto, cercando di lasciare andare il nervoso che ho accumulato fino ad ora. Thomas sospira come se ora capisse tutto quanto.

"Questa volta Melanie ha proprio toccato il fondo. Non so se lo ha fatto per vendetta o perché voleva togliersi di torno una rivale: ha sempre avuto un debole per me, e io non l'ho trattata molto bene in passato. Non ne vado fiero ma questo non le dà il permesso di interferire nelle nostre vite." 

Questa discussione mi ha svuotato di tante energie e ora sono sfinita, per cui non rispondo alle parole di Thomas. Sono ancora arrabbiata con lui, con Melanie e con Kimberly. Soprattutto con lui.

"Ora devo andare." Dico piano, ravviandomi i capelli. Gli volto le spalle, ma lui, ancora una volta, mi afferra il polso e mi fa voltare verso di lui.

"No. Non farlo." La sua voce è un sussurro, ma siamo talmente vicini che la cosa non rappresenta un problema.

"Perché non dovrei?" chiedo, scrutando i suoi occhi. Deglutisco a vuoto, mentre lui si avvicina sempre di più, fino ad appoggiare le sue labbra bollenti sulle mie, stringendomi a sé con un braccio e accarezzandomi il viso con l'altra. Sento il respiro accelerare, così come i battiti del mio cuore, e ricambio quel bacio, con passione, godendomi ogni istante. Devo constatare che le parole a volte sono del tutto superflue, il suo bacio è una spiegazione più che sufficiente. Quando ci allontaniamo, il fiato ancora corto, mi rendo conto che Thomas ha le gote arrossate e gli occhi lucidi. 

"Hai la febbre alta." Gli dico puntandogli l'indice sul petto.

"Colpa tua." Mi rimprovera, con un sorriso malandrino.

"Ora mettiti a letto. Ordini del dottore..." gli dico maliziosa.

"Interessante..." ammette, eseguendo.

"Ma che bravo!" Lo elogio, continuando a giocare con lui. "Riposo assoluto e niente pensieri peccaminosi!" annuncio, pregustandomi le sue proteste, che non tardano ad arrivare.

"Questo non è affatto giusto!" si lamenta, accoccolandosi tra le coperte e tirandomi verso di sé. "Infermiera, ho bisogno di un bacio..." mi sussurra sulle labbra.

"Uno solo però. Lei è un paziente molto indisciplinato." Ridacchio, concedendogli un bacio intenso e accaldato. "E ora basta. Per oggi abbiamo già combinato abbastanza guai." Dico, allontanandomi e alzandomi, provvidenzialmente. 

Qualche secondo dopo Allyson bussa alla porta. Quando Thomas le dà il permesso di entrare si affaccia alla stanza.

"Vuoi rimanere per cena, Audrey?" domanda cortesemente.

"Grazie Allyson, ma questa sera è meglio di no. Thomas ha la febbre, deve riposare. E io devo studiare... Ora vado." Lei annuisce comprensiva.

"Rimani quanto vuoi. Io scendo a preparare la cena." Pronuncia queste parole e poi ci lascia nuovamente soli.

"Davvero vuoi andare?" mi chiede Thomas, stringendomi la mano.

"Devo. E tu hai bisogno di riposarti." Gli dico con affetto. La rabbia che prima mi aveva tanto sconvolta ora mi ha abbandonata.

"Sono stato un cretino, ho sbagliato a non affrontare la questione con te." Mi stupisce che si stia scusando ancora e sono molto indecisa se godermi sadicamente il momento o zittirlo. Forse dovrei approfittarne. Il pensiero mi fa ridere. "Perché ridi?" chiede lui sconcertato.

"Quando hai la febbre diventi molto più ragionevole." Ammetto, prendendolo un po' in giro. "Allora approfittane, perché appena starò meglio ti darò del filo da torcere." Mi promette, accoccolandosi sul cuscino.

"Ora sì, che ti riconosco. Riposati, e chiamami appena starai meglio." Gli faccio una carezza e gli stampo un bacio sulle labbra, mentre lui sorride.

"Vedremo, Barbie." 

Scusa ma ti chiamo BarbieWhere stories live. Discover now