Capitolo 9

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Clarissa

Vengo svegliata dalla forte luce del sole che entra dalla finestra aperta. Apro gli occhi e vedo le tende svolazzare smosse da una leggera brezza. Il petto di Ethan si muove piano sotto la mia guancia mentre dorme profondamente. Non riesco a trattenere il sorriso che spunta sulle mie labbra al ricordo della notte appena trascorsa.

Una notte magica, perfetta, al limite della realtà. Non credo di essere mai stata più felice in vita mia. E subito mi rabbuio. Quanto potrà durare ancora questo stato di grazia in cui mi trovo? Temo il giorno in cui tutto ciò mi sarà strappato via... perché accadrà. Ne sono certa. Me lo sento fin nelle ossa.

Ethan si muove leggermente sotto di me, così sollevo il capo appoggiando il mento sui pugni sopra il suo petto. I suoi occhi si aprono e si posano subito su di me. Quel suo mezzo sorriso sexy e strafottente fa subito capolino sul suo viso. I suoi occhi scuri intrappolano i miei e posso leggervi dentro tutto quello che prova per me. Sono un pozzo oscuro di emozioni celate al resto del mondo, ma non a me. Io posseggo la chiave giusta per leggerle.

«Buongiorno, piccola» mormora con voce roca, assonnata. Io mi sollevo e gli poso un bacio leggero sulle labbra e subito la sua presa su di me si fa più stretta. Lo guardo senza dire nulla, ancora sconvolta dalla notte appena passata. Lui inarca un sopracciglio.

«Non ti sento dire una parola da ore ormai...» dice in tono divertito. Io gli sorrido felice.

«Che vuoi che ti dica. Mi hai lasciata letteralmente senza parole» confesso sincera.

Il suo sorriso si allarga. «Accidenti, finalmente ci sono riuscito!» replica scoppiando a ridere. Gli do uno schiaffetto leggero sul petto e lui afferra subito la mia mano portandosi il mio polso tatuato alle labbra. Un sospiro di felicità mi scappa dalle labbra. Lui si scosta per prendere il cellulare dal comodino.

«Merda... sono già le undici. Abbiamo fatto le ore piccole, eh? A che ora devi essere a casa?» chiede con tono contrariato. Mi sposto più in alto, posando la testa sul suo cuscino.

«Posso restare tutto il giorno» mormoro io.

I suoi occhi sono subito nei miei e posso leggervi chiaramente il desiderio che riaffiora in lui. Posa le sue labbra su di me e il mio corpo indolenzito si risveglia immediatamente.
Ethan si scosta un pochino e comincia ad armeggiare con il telefono.

«Che fai?» gli chiedo confusa. Lui solleva il telefono sopra di noi e scatta una foto. Subito nascondo il viso nel cuscino, ridendo, e tirando di più il lenzuolo a coprire il mio corpo nudo. «Ma cosa pensi di fare?!» borbotto divertita contro il cuscino.

«Smettila di nasconderti! Voglio solo un ricordo della notte più incredibile della mia vita!» risponde con voce dolce.

Subito sollevo il viso incontrando il suo sguardo giocoso e sincero. «Davvero? Voglio dire... non ho fatto schifo? In confronto alle altre ragazze con cui... beh, hai capito...» chiedo sentendomi morire d'imbarazzo e desiderando di sotterrarmi due metri sotto terra, mentre lui continua a scattare foto.

Ethan getta il telefono sul letto e si butta sopra di me, in un intrico di lenzuola aggrovigliate intorno ai nostri corpi. «Lo senti quanto mi ha fatto schifo?» chiede in tono giocoso ma con un'espressione mortalmente seria, premendo la sua erezione contro di me.

Mi sento avvampare a quel contatto inaspettato ma subito la sua bocca piomba sulla mia cancellando l'imbarazzo. E non c'è più spazio per le parole...

Ethan

Quando guardiamo nuovamente l'ora, sono ormai le quattro del pomeriggio. Abbiamo passato tutta la giornata a letto a parlare, giocare, coccolarci... una giornata perfetta. L'unico momento di tensione c'è stato quando si è accorta delle mie nocche ammaccate per la rissa di ieri notte con il tizio della Skyline, Nick, o come diavolo si chiama.

Mai più con teМесто, где живут истории. Откройте их для себя