Capitolo 50

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Clarissa

Corro in camera saltellando come una pazza. Non posso credere al tesoro che tengo tra le mani. Il mio telefono!

Non posso crederci che mio padre abbia deciso di restituirmelo. Certo, è stato molto chiaro: posso parlare con i miei amici ma non posso vederli. Però è meglio di niente, no? Un passo alla volta...

Non vedo l'ora di sentire la voce di Ethan e di Sara.

Mentre vado alla ricerca del caricabatterie tra gli scatoloni che ancora non ho svuotato, ripenso alla chiacchierata con mio padre. Penso che ci abbia riavvicinato molto. Capire le ragioni dietro la sua reazione e scoprire il suo lato nascosto, mi aiuta ad accettare questa reclusione con più consapevolezza. Le sue intenzioni sono buone.

Non che possa accettare di buon grado questa reclusione, ma ora che so cosa lo spaventa tanto spero di riuscire a fargli cambiare idea. Prima o poi.

Finalmente trovo il caricabatterie e lo collego subito al mio telefono. Lo accendo con mani tremanti, sedendomi sul bordo del letto. Il telefono prende vita con una lentezza esasperante.

Subito comincia a suonare e vibrare mentre mi viene notificata una miriade di messaggi. Li scorro velocemente. Ce ne sono un sacco dei ragazzi e di Sara.

Apro l'ultimo messaggio che mi ha mandato: "Ti prego. Mettiti in contatto con noi. Ethan è a pezzi dopo aver saputo della storia di Jack. Non credo di averlo mai visto così. Non abbiamo idea di dove tu sia e del perché non ti fai sentire. Non so cosa sia successo tra voi, ma chiamalo. Ti prego".

È di due settimane fa. Il cuore mi si stringe nel petto in una dolorosa morsa. Scorro fino ad arrivare ai messaggi di Ethan. Sono tantissimi.

"Chiamami, ti prego", "Dove sei?", "Perché non rispondi?", "So di averti delusa, ma ho bisogno di te e di sapere che stai bene".

Continuano così e sono talmente tanti che non riesco nemmeno a leggerli tutti. Arrivo all'ultimo, anche questo è di circa due settimane fa: "Ormai ho capito che non vuoi avere più nulla a che fare con me. So di averti delusa e di aver tradito la tua fiducia in mille modi diversi. Ti ho lasciato da sola ad affrontare tutta quella merda con Bennet. Mi hai chiesto aiuto in ogni modo possibile ed io te l'ho rifiutato. Non c'ero quando più avevi bisogno di me, infrangendo così la promessa che ti avevo fatto. Mi merito il tuo silenzio. Merito di non rivedere più i tuoi occhi immensi e il tuo sorriso incantevole. Spero solo che, ovunque tu ti trova, sia finalmente felice. Ti amo, piccola mia".

Le lacrime cadono copiose dai miei occhi. Oh, Ethan! Devo chiamarlo e dirgli subito quanto lo amo anch'io, mettendo fine a tutta questa sofferenza.

Faccio per uscire dai messaggi, quando ne noto un paio arrivati da un numero sconosciuto. Qualcosa mi dice di non aprirli, di ignorarli e di chiamare subito Ethan.

Eppure... il mio dito decide per me.
Premo sull'icona di quei messaggi.

E vorrei non averlo mai fatto.

_____

Tra le lacrime e il rombo furioso del cuore che rimbomba nei miei timpani, faccio davvero fatica a capire cosa sto guardando... e sentendo.

O forse, semplicemente, non lo accetto.

I miei polmoni si contraggono fino a farmi soffiare fuori tutta l'aria e mi impediscono di incamerarne di nuova. Nelle mie orecchie risuona un acuto rumore che diventa sempre più forte e assordante, escludendo il resto del mondo.

Un suono che vibra lungo tutto il mio corpo, raggiungendo ogni singola cellula. Distruggendola, annientandola.
Che riverbera fin dentro le ossa, scovando la mia anima.

Mai più con teWhere stories live. Discover now