Capitolo 35

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Clarissa

Appena varchiamo la soglia di casa di Jack, sua madre appare dal nulla e mi abbraccia forte, lasciandomi senza parole. «Clarissa, tesoro! È così bello rivederti. Non sai quanto siamo felici che tu e Jack siate tornati insieme. Eravate perfetti insieme... e lo sarete di nuovo». Si scosta da me e mi studia da capo a piedi con un sorriso radioso.

Tuttavia il suo sorriso si spegne leggermente, quando il suo sguardo si posa sui miei capelli. «Ah... che... carine... le tue meches rosa». Dalla sua espressione direi che le trova tutt'altro che "carine".

Mi dipingo in faccia il più falso dei sorrisi. «E' davvero un piacere rivederla, signora Bennet. E grazie per il complimento. Anche Jack adora il mio nuovo look» le dico dolce come il miele, scostandomi i capelli dietro l'orecchio per mettere in mostra tutti i miei nuovi piercing. La sua espressione si congela e lancia un'occhiata furtiva a Jack, prima di tornare a sorridermi.

Mi verrebbe quasi da ridere, se non mi trovassi all'inferno. Magari dovrei puntare sulla disapprovazione dei suoi genitori per me, per convincere Jack a lasciarmi in pace. Con Sara ha funzionato. So quanto sia importante per lui il parere dei suoi e il loro concetto di "perfezione".

______

Seguiamo sua madre in cucina, dove ha preparato degli stuzzichini nell'attesa che la cena sia pronta. La signora Bennet continua a rivolgermi complimenti. «Hai un abito adorabile». La ringrazio con un sorriso gentile.

Nonostante tutto non riesco ad essere maleducata quanto vorrei. I miei genitori devono aver fatto un lavoro migliore di quello che credono, dopotutto.

Mi liscio le pieghe inesistenti del mio vestito bianco. Ho optato per qualcosa di semplice e leggero dato che le serate di metà settembre sono ancora calde. Forse è un po' troppo casual per una cena con questa famiglia, ma davvero non me ne importa nulla.

Il mio cellulare comincia a suonare nella mia borsetta. Un brivido di preoccupazione scorre lungo la mia schiena perché so benissimo di chi si tratta.

Ma perché accidenti Sara mi chiama a quest'ora? Lo sa che può esserci Jack con me!

«Che fai? Non rispondi?» chiede Jack osservandomi con sospetto. Deglutisco a fatica e apro la borsetta estraendo il telefono. Non mi sbagliavo: è proprio Sara. E ora che faccio?

Jack continua scrutarmi con diffidenza. Se sospettasse che sono di nuovo in contatto con i ragazzi, non oso immaginare cosa farebbe.

Fa un passo avanti ma io reagisco in fretta e rispondo al telefono. «Ehi, mamma. Cosa succede?». Cerco di non far tremare la mia voce.

«Oh, cazzo... sei con lui?» sussurra Sara allarmata. «Sì, mamma. Siamo appena arrivati a casa di Jack e stiamo per metterci a tavola», faccio una piccola pausa e poi riprendo: «No, non ho preso una giacca ma non credo che mi servirà. Non preoccuparti. Torno presto. Buonanotte», e chiudo immediatamente la chiamata, ignorando le proteste di Sara.

Faccio un sospiro teatrale e alzo gli occhi al cielo. «Mia madre si preoccupa sempre troppo per me...» rido io, nascondendo il nervosismo.

La signora Bennet ride con me e anche Jack sembra aver creduto alla bugia. Potrei diventare una buona attrice, a quanto pare.

______

La cena procede senza troppi intoppi. I genitori di Jack mi fanno un sacco di domande sui miei progetti dopo il liceo, domande a cui non ho ancora una risposta.

Jane è cresciuta molto da quando l'ho vista l'ultima volta. Ed è diventata ancora più bella. E ancora più loquace. È come avere una radio accesa in sottofondo.

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