Capitolo 63

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Clarissa

«Vittoria da manuale, mio piccolo fenomeno!» esclama Condor facendosi largo tra la folla che si congratula con me, con un gran sorriso stampato in faccia. «Vedo che non hai perso il tocco, anche dopo tutto questo tempo lontana dalla strada» sussurra poi al mio orecchio mentre mi abbraccia stretta.

Rido e mi scosto da lui per guardarlo dritto in faccia. «È un po' come andare in bicicletta, no? Non si dimentica mai come si fa!» gli dico ammiccando. Lui scuote la testa divertito.

Guardo oltre la sua schiena e vedo Nick fulminarmi con delle occhiate assassine. Almeno ha il buon senso di non provare nemmeno ad avvicinarmi dopo l'umiliazione subita. Ci sono andata giù pesante e l'ho battuto con un notevole distacco. Gli mostro il medio e lui assottiglia ancora di più gli occhi.

Prendo di nuovo i soldi che i ragazzi gli devono e li metto in mano a Condor. «Ti prego, pensaci tu. Non voglio più parlare con quello stronzo. E assicurati che abbia capito che deve lasciare in pace i ragazzi» gli chiedo tornando di cattivo umore. L'adrenalina sta già scivolando via lasciando campo libero al dolore.

Lui annuisce con una smorfia. È ovvio che anche a lui non va per niente a genio quel tipo. Poi alza lo sguardo e fissa un punto alle mie spalle. La sua espressione diventa mortalmente seria. «Credo che ci sia qualcuno che vuole parlare con te» mormora prima di darmi un bacio sulla fronte e girare sui tacchi dirigendosi verso Nick.

Mi volto e il mio cuore smette di battere. Deglutisco a fatica mentre osservo i miei vecchi amici scrutarmi attentamente.

La folla che fino a due minuti fa non mi lasciava nemmeno lo spazio per respirare si è dispersa in un lampo, ed ora ci siamo solo noi.

Le loro facce sono tanto serie da sembrare pietrificate. Mi concentro su Sara, il cui labbro inferiore trema e gli occhi sono lucidi per le lacrime trattenute. Quanta sofferenza ha causato la mia relazione con Ethan?
Mi mordo a mia volta il labbro per non tradire lo stesso tremore.

Il momento di innaturale calma viene interrotto da un ringhio cupo alle mie spalle. «Io non posso credere a quello che hai fatto stasera! Come ti è venuto in mente di immischiarti in una cosa del genere? È pericoloso, cazzo! Avresti potuto ucciderti. Hai idea di quante volte sono morto mentre guardavo le immagini della corsa proiettate su quel accidenti di muro? Sei stata fortunata a non schiantarti!» mi grida contro Ryan afferrandomi per le spalle e voltandomi verso di lui.

«Fortunata? Dici sul serio? Ma hai la minima idea di con chi cazzo stai parlando?». La voce arrabbiata di Cole ci fa voltare entrambi. Il suo sguardo è freddo ma carico di orgoglio. «Non è stata fortunata. È stata solo fottutamente grande. Come lo è sempre stata. E se la conoscessi davvero, lo sapresti» aggiunge infine, alzando il mento in segno di sfida.

Ryan molla la presa sulle mie spalle e mi afferra forte la mano. «Tutto questo è una follia. E per fortuna ora ne è fuori» ribatte Ryan guardando truce uno per uno i miei vecchi amici.

Mallory e Olsen hanno invece delle espressioni decisamente impressionate. «Io dico che è stata una figata pazzesca!» esclama Olsen ridacchiando.

«Questo posto è una figata pazzesca» concorda Mallory squadrando due tipe praticamente nude che gli passano accanto ammiccandogli.

Ryan mi strattona la mano e mi trascina per qualche passo prima che Sara mi chiami a gran voce. «Aspetta, ti prego! Possiamo parlare solo un minuto?». La sua voce supplicante mi obbliga a fermarmi.

Ryan mi guarda negli occhi e scuote impercettibilmente la testa. «No, Clary. È una pessima idea. Ti faranno di nuovo a pezzi. Lo sai bene» mi dice con voce carica di sofferenza.

Mai più con teWhere stories live. Discover now