Capitolo 12

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Ethan

Faccio scorrere distrattamente l'indice lungo la linea dolce della schiena di Clarissa. Le sciolgo i capelli che aveva raccolto in uno chignon e ci passo in mezzo le dita, distendendoli sulla sua schiena nuda.

Adoro i suoi lunghi capelli biondi e i mille riflessi diversi che la luce del sole del tardo pomeriggio che entra dalla finestra aperta dona loro.
Si solleva su un gomito e mi guarda sorridendo.

«Che c'è?» le chiedo accarezzandole una guancia. Lei scrolla le spalle e comincia a passare l'indice sul mio torace.

«Credo sia l'estate più bella della mia vita» afferma in un sussurro. La stringo a me e le bacio i capelli che profumano di vaniglia.

«Senza dubbio» concordo io.

Ed è così. Siamo già ad agosto e l'idea che tra un mese inizierà la scuola mi getta in depressione. Non voglio pensare a quando non potremo più fare questo. Passare intere giornate insieme, girando in auto, lavorando insieme sulle macchine al garage, le corse durante il fine settimana e interi pomeriggi passati in camera mia aggrovigliati tra le lenzuola... Se solo potessi, la rapirei per portarla su un'isola deserta, dove poter continuare a vivere questo sogno all'infinito.

_____

Guardo Clarissa rivestirsi e poi raccogliersi i capelli in una coda. «Condor mi ha mandato un messaggio. Si corre alla fabbrica venerdì» mi dice distrattamente.

Mi alzo dal letto stiracchiandomi e annuisco. Condor sta facendo un sacco di soldi con lei: sono pochissime le ragazze che corrono nel nostro giro e lei è davvero formidabile. È arrivata seconda solo un paio di volte, per il resto ha sempre vinto. Ormai corre contro gli street racers più forti senza alcun timore. Il suo nome è diventato famoso quasi quanto il mio.

Condor insiste per organizzare una sfida diretta tra me e lei, ma io ho sempre rifiutato. Io e Clarissa siamo una squadra, non voglio correre contro di lei ma solo con lei.

«Ora vado. I miei cominciano a storcere il naso perché non sono mai a casa. Meglio non tirare troppo la corda» mi informa arricciando il naso in quel suo modo adorabile.

La accompagno fuori, fino alla sua auto, e la saluto con un ultimo bacio. «A domani, piccola».

Clarissa

Ingrano la retro e lascio il vialetto di casa di Ethan. Non ho mentito quando gli ho detto dei miei genitori, anzi, ci sono pure andata leggera. C'è stata una brutta discussione la scorsa settimana, durante la cena.

Ethan non ne sa nulla perché non voglio che si preoccupi. Hanno minacciato di rinchiudermi in casa se non mi fossi data una "regolata". Anche mia madre, che ha sempre preso le mie difese, sembra che non sia più disposta a tollerare oltre. Non riescono proprio a farsi andare giù la mia storia con Ethan e gli amici che frequento. Dicono che sono cambiata, che non mi riconoscono più. E che sono preoccupati per me e per il mio futuro, se non ricomincio a prendere sul serio la scuola.

Ho superato il secondo anno con una buona media, anche se non perfetta come avrebbe potuto essere, e sanno benissimo che questo è accaduto per la mia relazione con Ethan.

Hanno minacciato di farmi cambiare istituto. E a questa minaccia non ho potuto che abbassare il capo e promettere che sarei stata più presente in casa e avrei ripreso a studiare con serietà.

Quindi ho cercato di passare un po' più tempo in casa, nonostante il clima di tensione che si respira, e a frequentare un corso di studio estivo, ma davvero non riesco a stare lontana da Ethan. È la mia droga. Non posso stare troppo tempo senza di lui, mi sembra di impazzire.

Mai più con teWhere stories live. Discover now