Capitolo 73

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Cosa c'è di più forte
del cuore umano
che si schianta
di continuo
e ancora vive.
-Rupi Kaur

Ethan

Josh guida come un pazzo mentre ci dirigiamo verso il secondo ospedale sulla nostra lista. Il mio corpo è scosso da tremiti incontrollabili e non riesco a fermarli. Sento Sara singhiozzare forte dal sedile posteriore. L'auto non era ridotta malissimo nel complesso, ma la parte del guidatore sì. Non siamo così ingenui. Un danno del genere di solito ha conseguenze gravissime.

«È tutta colpa mia. Era sconvolta quando se n'è andata. Ed è solo colpa mia» mormoro, trovando il coraggio di ammettere la mia responsabilità. Sara singhiozza più forte e Josh accelera più a fondo.

____

Appena entriamo nell'ospedale ci fiondiamo all'accettazione. «Clarissa Williams. Ha avuto un incidente poche ore fa. È stata portata qui?» chiedo a corto di fiato. L'infermiera di turno comincia a digitare sul suo computer ed io batto il piede a terra per l'impazienza.

«Sì. L'hanno portata qui. Ma non posso dirvi niente, se non siete suoi parenti. Mi spiace, ragazzi» ci informa con fare professionale ma comprensivo. Batto un pugno sul bancone.

«Ci dica almeno se è...». Viva. Sara non riesce nemmeno a finire la frase. L'infermiera si limita a osservarci con espressione triste... e tutto il respiro mi esce dai polmoni. La vista mi si riempie di puntini luminosi. E sento a malapena Sara abbracciarmi forte.

«Ethan? Sara?». Ci voltiamo entrambi verso quella voce maschile. Il padre di Clarissa è appena uscito dalle doppie porte che separano l'accettazione dal pronto soccorso. Né io né mia sorella riusciamo a tirare fuori una parola mentre suo padre ci viene incontro. Ha delle occhiaie profonde, gli occhi arrossati, le spalle ricurve e l'andatura stanca.

«Clarissa?» chiede Josh, facendosi coraggio anche per noi. Suo padre si passa una mano sul viso e scuote la testa.

«È stato un brutto incidente. Stava tornando all'accademia dopo essere stata fuori con alcuni suoi compagni di scuola. Dai primi rilievi pare che si sia trattato di un colpo di sonno o di una distrazione. Ha invaso la corsia opposta mentre sopraggiungeva un tir. È riuscita a schivarlo ma è uscita di strada e ha colpito in pieno un traliccio dell'elettricità, proprio dal lato guidatore. Ha riportato diverse ferite superficiali e distorsioni ma il vero problema è stato il colpo che ha ricevuto alla testa sbattendo contro il finestrino».

Si interrompe e si stropiccia gli occhi pieni di lacrime prima di aggiungere: «Lei... non si sveglia. La mia principessa continua a dormire».

Quell'uomo, che è sempre stato così duro e minaccioso, ora sembra l'ombra di se stesso, irriconoscibile. Si accascia su una delle sedie allineate contro il muro e comincia a piangere a dirotto. Sara corre subito ad abbracciarlo, singhiozzando insieme a lui.

Josh mi raggiunge e mi stringe a sua volta in un abbraccio fortissimo. «È viva, Ethan. E si sveglierà perché è forte. E perché non ha ancora finito di prenderti a calci in culo». Lo stringo fortissimo a mia volta cercando un'àncora che mi impedisca di andare alla deriva.

____

Il sole è ormai alto nel cielo quando le porte dell'ospedale si aprono per l'ennesima volta. Una donna con i capelli castani e l'aria stravolta si precipita verso l'accettazione. La madre di Clarissa è fuori di sé mentre chiede informazioni all'infermiera di turno.

Proprio in quel momento, il padre di Clarissa esce di nuovo dalle doppie porte, come ha fatto a intervalli regolari nelle ultime ore. Sembra che non riesca a passare troppo tempo nella stessa stanza con la figlia incosciente.

Mai più con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora