Torre d'astronomia.

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Hermione sfogliava il libro di trasfigurazione ma la sua mente volava altrove, lontana anni luce dalle parole di quel libro

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Hermione sfogliava il libro di trasfigurazione ma la sua mente volava altrove, lontana anni luce dalle parole di quel libro. Un ennesimo foglio raggiunse il cestino arresa all'idea che non sarebbe comunque riuscita a fare assolutamente nulla quel pomeriggio. Era trascorsa già una settimana da quando era uscita dall'infermeria ed anche se la schiena le faceva ancora male, non poteva lamentarsi. Era però già una settimana che non parlava con Draco, dato che non si era più presentato nelle cucine durante le sere precedenti, lasciando Hermione bere in pace il suo the... L'aveva guardato spesso in sala grande, durante le lezioni o anche quando camminava per il corridoio, forse per capire se anche a lui mancavano le loro notti insieme. Era impazzita ma trascorrendo del tempo con Malfoy era inevitabile che succedesse. Rilesse per l'ennesima volta la stessa pagina e sbuffò, quando capì che tutti i suoi sforzi erano inutili. Alzò lo sguardo dal libro e si guardò intorno, c'erano pochissime persone ed il silenzio regnava sovrano quindi non aveva nessuna scusa da attribuire e scaricare sugli altri, era la sua mente a non essere lucida, a non essere presente. Si chiese se non era meglio quando Draco usava prenderla in giro con quei ridicoli soprannomi, oppure le boccette d'inchiostro che durante il primo anno le avevano sporcato spesso i vestiti, oppure i suoi commenti su quanto non fosse esteticamente nei suoi canoni, per i suoi capelli troppo ricci o per le sue gonne troppo lunghe. Era più spensierata quando teneva le distanze dai Serpeverde, lasciando che loro vivessero la loro vita da presuntuosi viziati e lei la sua da secchiona. Due strade separate che non avrebbero dovuto incrociarsi..

«Stavo venendo a chiederti una mano con la ricerca ma a quanto pare sei più indietro di me.» commentò Ginny facendo cadere i vari libri che fluttuavano accanto a lei, sul banco risvegliando Hermione dai suoi pensieri. «Herm?», la richiamò, per attirare la sua attenzione.

«Scusa, Ginny. Comunque non ho concluso ancora niente, sembra arabo ciò che leggo.» ammise Hermione, passandosi una mano sugli occhi come per allontanare la stanchezza. «Sono solo stanca.» ammise quando la ragazza la guardò preoccupata. Ginny la guardò apprensiva e sapeva già le rispose alle domande che stava per porre ma lo fece comunque.

«Stanca di cosa?» chiese la rossa, afferrando la mano della ragazza sul banco. Hermione non rispose ma se solo le avesse letto le sua mente avrebbe sentito il nome di Draco Malfoy. «Stanca di pensare?»

«Sì.» A lui.

«A cosa pensi?» domandò ancora, insistente. Hermione alzò gli occhi al cielo e fece per ammonirla, ma fu interrotta dall'entrata di Draco Malfoy in biblioteca, accompagnato dalla sua spalla Blaise Zabini. Ginny si girò velocemente verso la ragazza e cercò di nascondere le guance rosse con i capelli davanti il viso e non rispose alla domanda di Hermione che chiedeva cosa stava succedendo. I due si diressero verso un corridoio della biblioteca per poi tornare con dei libri tra le mani. Blaise prese posto accanto a Ginny, seguito poi da Malfoy. Hermione riportò lo sguardo sul suo libro e riprese a leggere le stesse identiche frasi di prima che continuavano a sembrare lingue antiche o strane, ma non avrebbe portato lo sguardo su di lui.

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now