La foresta proibita.

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Daphne prima di uscire dalla sua camera indossò la sua maschera d'indifferenza, poi camminò verso la camera dell'ultima persona a cui voleva rivolgersi in quel periodo. Attese qualche secondi prima che la figura di Zabini si presentasse, vestito in modo impeccabile con la sua divisa.

«È successo qualcosa?» chiese curioso. Anche lui non si aspettava quell'incontro dopo l'ultima discussione che avevano avuto, ma Daphne immaginò al posto di Blaise un qualsiasi altro ragazzo e si fece spazio nella sua camera che conosceva perfettamente. Sentì la porta chiudersi dietro di lei mentre prendeva posto sul divano, sistemando la gonna con indifferenza. «Daphne?»

«Sai qualcosa di Draco?» chiese atona, portando lo sguardo su di lui. Bellissimo come sempre, si avvicinò per prendere posto sulla poltrona accanto a quella di Daphne. Sospirò scuotendo la testa e si poggiò contro lo schienale, chiudendo gli occhi. «Dobbiamo muoverci, Blaise. Sappiamo bene entrambi che Draco non può stare fuori con tranquillità, soprattutto se accecato dalla rabbia e da chissà cosa.»

«Lui ha detto almeno una settimana, no? Sono solo due giorni.»

«Due giorni che Draco Malfoy non si fa sentire, è scappato senza dire nulla e lasciarti alcuna informazione. Credi che Piton si preoccupi per tutti noi così tanto? C'è qualcosa sotto.»

«Piton ha un voto infrangibile con la madre di Draco, ecco perché.» spiegò, facendo annuire Daphne ma riprese comunque a parlare preoccupata.

«C'è qualcosa che non va, lo sai bene. In una settimana potrebbe essere ovunque, dobbiamo muoverci ora.» riprese lei, alzandosi dal suo posto. «Lo sai bene a cosa potrebbe andare in contro.»

«Dei mangiamorte scappati che lo uccidono? Si, lo so bene.» aggiunse Blaise strofinandosi gli occhi mentre cercava di pensare lucidamente, poi prima che Daphne raggiungesse la porta la fermò. «Dovremmo parlare di quello che ci siamo detti..»

«Cosa? Tu stai con la Weasley adesso, giusto? Non dobbiamo dirci altro.» interruppe lei fredda, posando la mano sulla maniglia pronta ad uscire lasciandosi dietro le spalle tutto il resto.

«Mi hai detto che sei innamorata di me, Daphne.» disse Blaise interrompendola ancora. Daphne si voltò verso di lui, alzò le spalle ed uscì dopo di avergli ricordato di trovare Draco. Blaise sospirò, poi si alzò di scatto dal suo posto e si mosse veloce per i corridoi del castello giurando di schiantare chiunque si intromettesse nel suo percorso. Con la mappa del Malandrino nascosta sotto il mantello arrivò fino alla torre dei Grifondoro, fermando la prima persona fuori dal dormitorio per ordinargli di chiamare la Granger.

«Ma io non- non posso salire nel loro dormitorio.» ammise imbarazzato il ragazzo e Blaise recuperò la bacchetta. Non ebbe nemmeno il tempo di puntargliela contro che il ragazzo - forse del secondo anno - iniziò ad annuire. «La chiamo, la chiamo!» disse prima di correre nella sala Grande. Dopo pochi minuti d'attesa, Hermione si presentò fuori dal suo dormitorio confusa.

«Caposcuola Granger c'è una riunione.» affermò Blaise prima di iniziare a camminare tra gli sguardi attenti dei vari ragazzi presenti nel corridoio. Hermione annuì e si strinse il mantello seguendolo fino ad un'aula vuota capendo che la riunione era solo una scusa per trascinarla via senza causare sospetti. «Ci sono posti che questa maledetta mappa non comprende?» chiese chiudendo la porta alle sue spalle.

«La stanza delle necessità.» rispose Hermione tranquilla, sedendosi sul primo banco disponibile. «Non l'hai trovato?»

«Sei fin troppo tranquilla per essere la sua fidanzata. Sono due giorni che manca!» disse ancora con il tono di voce alto, poi iniziò a camminare per la classe guardando ancora la mappa tra le sue mani.

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now