Pensieri.

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La Grifondoro si accoccolò meglio sul suo corpo. «Rivoglio il mio maglione.» sussurrò strofinando il viso contro il suo petto nudo, poi si spostò per controllare meglio l'orario. Erano le quattro del mattino e loro si erano concessi di nuovo alla passione. Fare l'amore con lui era così dolce, avvolgente, le faceva perdere la testa e non riusciva mai a stancarsi. Si era preoccupata del suo aspetto per il mattino successivo, dato che avevano chiuso gli occhi solo per poche ore, per poi riprendere un attività che li aggradava di più. «Draco?» riprese notando lo sguardo del ragazzo perso verso il lato opposto della camera, anche se tutto il suo corpo la stringeva a lui.

«Mh

«A che pensi?» chiese raggruppando le ultime poche forze per alzare il viso dal suo petto per guardarlo meglio. Draco riportò lo sguardo su di lei e scosse la testa. «Malfoy..»

«Sai? Mi chiami con il mio nome solo quando sei davvero incazzata o davvero eccitata, per il resto usi sempre il mio cognome.» commentò ironico ricevendo un piccolo pizzicotto da parte della ragazza.

«Io non chiamo il tuo nome quando facciamo l'amore!» si giustificò fiera, anche se sapeva di mentire.

«Credimi Granger, se la camera non fosse insonorizzata l'intera scuola saprebbe il mio nome. Ma non prenderla come un rimprovero, mi piace quando lo dici.» disse lui spostando il viso dal cuscino per potersi avvicinare ancora di più.

«A che pensavi?» domandò di nuovo insistente, guardando i suoi occhi in quel momento grigi, quasi argento liquido e luminoso. Draco però non disse nulla, rimase in silenzio a guardarla. «Rivoglio il mio maglione.» ripetè indicando il maglione verde che era poggiato sulla lampada del comodino dalla sua parte.

«Veramente è mio.» corresse ironico, allungando il braccio per recuperarlo e porgerglielo. «Come i maglioni bianchi che custodisci nella tua camera. Almeno due, dei dieci, potresti riportarmeli?» chiese aspettando che si sistemasse il maglione prima di accoglierla di nuovo tra le sue braccia.

«Dimmi a cosa pensavi.» disse lasciando dei piccoli baci sul suo petto, ritrovando anche dei piccoli segni e graffi che lei stessa le aveva lasciato mentre facevano l'amore.

«Mi chiedevo se ti piacesse il sesso violento, sai..» rispose atono facendo scattare Hermione sul suo posto con gli occhi spalancati. «I polsi legati, bendata, di schiena.. non so.» continuò cercando di non scoppiarle a ridere in faccia, mentre lei spalancava anche la bocca sconvolta. «Conto il muro..» continuò ancora portando una mano sulla sua guancia, fino a farla scendere sul collo. «.. con questo viso innocente sarebbe molto eccitante.»

«Stai scherzando vero?» domandò afferrando la bacchetta dal suo comodino, anche se per qualche secondo la scena si era riprodotta nella sua mente automaticamente. «Malfoy..»

«Per Merlino, Granger. Dovresti vedere il tuo viso in questo momento. Non hai mai fatto qualcosa di estremo?» domandò ironico disarmandola ancora una volta, facendola stendere sul suo petto. «Non mi sembravi tanto innocente mentre eri sulle ginocchia e-»

«Malfoy!» interruppe ancora urlando, pizzicandogli il braccio ancora una volta. Draco continuò a ridere tranquillo, poi riprese.

«Non ti fideresti di me? Se ti legassi?» domandò liberando la bacchetta dalle mani della ragazza, lanciandola via, poi si sporse verso di lei afferrandole entrambi i polsi.

«Dobbiamo proprio parlarne adesso? Perché non mi dici a cosa stavi pensando e non mi dire che era questo perché me ne vado!» rispose ancora puntandogli il dito contro. Il silenzio li avvolse per qualche minuto e lasciò la possibilità a lei di immaginare davvero la piccola fantasia espressa dal ragazzo. Non aveva mai pensato a quelle eventualità prima d'ora, se si fosse fidata di lui anche in una condizione in cui non si sarebbe potuta ribellare, quasi sottomessa alla sua volontà, merce del suo desiderio. Bendata ed impossibilitata a vederlo, completamente esposta tra le mani del suo unico nemico da anni. Una domanda però si intrufolò nella sua mente spontanea: quando mai lo aveva fermato?
Non c'era una sola volta in cui lui l'aveva toccata senza che lei volesse, gli unici aggettivi che riusciva ad attribuirgli quando erano in momenti intimi era dolcezza, si era sempre preso cura del suo desiderio, interessandosi di cui aveva bisogno. L'aveva sempre ripagata per tutte le cose che lei aveva dimostrato, riempiendo la mancanza di parole e certezze con l'attenzione espressa in fatti. Quando erano insieme non smetteva mai di toccarla, anche una semplice carezza sul viso.

«Pensavo alle tue relazioni precedenti a me.» interruppe i suoi pensieri la voce tranquilla di Draco che non sapeva dei vari pensieri che si stavano sviluppando nella sua mente. Tornò con l'attenzione su di lui e rimase confusa. «Di cosa hai fatto con gli altri.»

«In che senso? Vuoi che ti racconti i miei momenti intimi con gli altri?» chiese ironica prendendo in giro Draco, che rimase però fermo nella sua posizione, lasciando intendere che era proprio quello che voleva sapere. «Davvero Malfoy? Sai che con Ron ci sono andata a letto, che altro vorresti sapere?»

«Dei dettagli: che hai fatto con Krum? Trascorrevate parecchio tempo insieme quando lui era qui. E Weasley? Ci sarai andata anche a letto ma ci sono stati preliminari o altro e poi-»

«E perché vorresti saperlo?» interruppe curiosa, alzandosi sul gomito per guardare la sua espressione.

«Non so, ci penso a volte.» rispose tranquillamente, ma Hermione non era affatto tranquilla e pensava che quello stadio di gelosia era fin troppo alto, non riusciva nemmeno a reggerlo. Voleva possedere tutto di lei ed Hermione non era convinta di essere tanto pronta a poter concedergli anche quello. Già il livello dei sentimenti e delle emozioni che provava solo con lui erano fin troppo elevate per quel tipo di relazione, pensare di potergli raccontare ogni minimo particolare della sua vita..

«Non mi hai letto la mente alla ricerca di queste rispose, vero?» domandò fin troppo scontrosa, facendo inarcare il suo sopracciglio.

«No, Granger. Anche perché non sono così masochista da aver voglia di vedere la mia ragazza tra le braccia di altri.» rispose freddo, rendendosi conto solo successivamente che il suo pensiero non era passato per il filtro che rendeva le sue parole meno esplicite di come le pensava. Lo shock misto al silenzio li avvolse di nuovo, non si sentiva nemmeno più il rumore dei loro respiri. Draco capì di essersi esposto fin troppo ma non aveva idea di come rimediare. Si mordicchiò il labbro inferiore portando lo sguardo sulla parete opposta, mentre il suo braccio riceveva di nuovo il peso del viso di Hermione che veniva poggiato contro. Ulteriori momenti di silenzio, finché lei non si avvicinò.

«Tutto quello che ho fatto con te è stata la mia prima volta.» mormorò Hermione con il viso contro il suo petto. Respirò tranquilla per altri minuti cercando una risposta da lui, poi riprese. «Krum era molto.. spinto. Ha cercato spesso di andare oltre il bacio ma non abbiamo fatto nulla. Con Ron lo sai bene che non è successo nulla, non è riuscito nemmeno a.. sai cosa. Cormac non l'ho mai nemmeno preso in considerazione quindi non mi chiedere di lui. In più ho baciato solo un ragazzo babbano, e basta. Tu invece? Non penso che abbiamo tutto il tempo per la lista di tutte le ragazze.»

«Tutti i nomi nemmeno li ricordo, ma posso farti una lista di nomi di ragazze con cui non sono andato a letto. Daphne Greengrass, la Weasley, le ragazze del primo anno, alcune corvonero, Luna, Lavanda, la Abbott. E fine, credo.» disse con un sorriso furbo sul viso. Hermione sentì un leggero fastidio dentro di se, poi ricordò quelle due parole pronunciate poco prima: la mia ragazza. Per un secondo si illuse che quello le bastava per rimanere tranquilla.

«Sei andato a letto anche con la piccola Greengrass?!» domandò curiosa, domandandosi poi come Daphne aveva accettato quella situazione.

«Avevamo un contratto di matrimonio, ti spaventi di questo? E non era vergine, se te lo chiedi.» rispose ironico accarezzandole i capelli. «Ora dormiamo. Mancano meno di quattro ore all'alba.» disse non ricevendo ulteriori obiezioni. Hermione chiuse subito gli occhi e si addormentò con il viso contro il suo petto mentre Draco trascorse altro tempo a guardarla respirare con tranquillità contro di lui. Le accarezzò i capelli e nella sua mente cercava di spegnere il senso di pura gelosia che provava nell'immaginarla con altri. Era successo parecchie volte nell'ultimo periodo che lui si ritrovasse a dover fare i conti con la consapevolezza di poterla perdere per colpa del suo carattere, lasciando che le immagini ed i ricordi delle vecchie relazioni di Hermione lo torturassero in continuazione. Non riusciva a smettere di pensare all'ipotesi di non averla più stretta tra le sue braccia, di vederla camminare di nuovo al fianco di Weasley o chiunque altro non degno di lei. Anche se nessuno lo era veramente.

«Draco, dormi..» il breve sussurro di Hermione lo riprese ancora una volta dai suoi pensieri, facendolo voltare verso di lei. Hermione si sistemò tra le sue braccia, portando il viso sul cuscino del ragazzo per potergli baciare la guancia. «Sono qui.» aggiunse ed un sorriso spontaneo si presentò sul viso di Draco, che chiuse gli occhi poggiando la fronte contro quella della ragazza.

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now