Sfogo.

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Erano già trascorsi due giorni da quando Blaise e Ginny animavano il Malfoy Manor. Blaise aveva chiesto il piacere di ospitarli dato che entrambi avevano mentito alle loro famiglie solo per trascorrere del tempo insieme, ma anche perché voleva assicurarsi che il suo migliore amico fosse stabile dopo le varie notizie che aveva ricevuto. I tre in quel momento erano in cucina a fare colazione, mentre Hermione si era alzata presto dal letto per recuperare la lettera di Ron e leggerla sotto un grande albero nel giardino, sotto i raggi del sole. Malfoy rigirò il cucchiaino nella tazza del caffè, sospirando rumorosamente quando sentì l'ennesima risata dalla felice coppie difronte a lui. Internamente sapeva di essere anche invidioso del loro rapporto, dato che erano aperti a mostrarsi a chiunque mentre lui ed Hermione non si erano nemmeno toccati al di fuori della loro camera.

«Che ha la Granger?» domandò Draco rivolgendosi a Ginny, dato che le due sere precedenti le ragazze avevano scelto di trascorrere del tempo insieme per parlare delle varie novità. Ciò ovviamente aveva reso Malfoy leggermente irritante, dato che erano due sere che dormiva a stento e non riusciva nemmeno ad accettarlo che riuscisse a dormire tranquillo solo con lei al suo fianco.

«Lei è solo un po' turbata.. niente di che.» rispose Ginny scuotendo la testa, ma Draco alzò di nuovo lo sguardo verso Hermione che sedeva lontano da loro, oltre le finestre. «Potresti andare da lei, no?» propose Ginny, facendo quasi affocare Blaise che si ritrovò a tossire.

«Tanto io e Ginny dobbiamo fare una cosa..» disse subito Blaise, facendo subito annuire Ginny per assecondarlo. Draco riportò lo sguardo sui due ragazzi, disgustato dall'idea che facessero sesso in una delle sue camere, sotto il suo tetto.

«Per Merlino, almeno pulite dopo aver fatto sesso.» commentò il ragazzo alzandosi dal suo posto per raggiungere la ragazza. Attraversò lentamente il giardino infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloni, tirandosi giù le maniche del maglione. Quando le arrivò difronte Hermione non sembrò nemmeno accorgersene, così si fece avanti tossendo. «Granger, che succede?» chiese Malfoy, sedendosi accanto a lei sotto l'albero. Hermione stringeva tra le mani una pergamena, che lasciò leggere a Malfoy in silenzio. Era una lettera di Weasley dove informava Hermione della sua nuova relazione e chiedeva più volte scusa per non averlo detto prima. Draco le restituì la lettera e lei la incendiò, facendo cadere la cenere sul giardino senza dire nulla. «Per caso sei nervosa

«Per niente.» rispose di scatto, fredda. Si sistemò i capelli dato che il vento continuava a soffiare e scompigliarli, poi incrociò le braccia al petto. «Sono tranquilla.»

«Sei sicura?» chiese ancora con tono calmo, tono che sperimentava per le prime volte.. Hermione annuì di nuovo e prese un fiore dal prato, guardandolo con attenzione, poi strappò con forza una foglia dal fiore che aveva tra le mani e sembrò far uscire il fumo dalle sue orecchie, prendendo un profondo respiro prima di aprire la bocca per dare sfogo a tutto ciò che pensava.

«Ho perso sei anni della mia vita dietro il nulla! Dietro un idea che mi ero fatta, era tutto frutto della mia mente.» iniziò Hermione. «Ho perso sei anni della mia vita dietro Ronald Weasley! Non ho mai guardato nessuno oltre lui, tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per farlo ingelosire. Sono andata al ballo del ceppo con Krum, sperando di farlo innervosire invece mi ha solo rovinato la serata! Sono andata al club di Lumacorno con quell'idiota di McLaggen, ed io con quello non volevo averci niente a che fare! È così noioso, così petulante, viziato, fa sempre delle battute sessuali esplicite. Ho sopportato mesi di lui con Lavanda, e quei soprannomi sdolcinati, e di come lei fosse bella, dolce, amorevole e tutte quelle cose inutili!» continuò alzandosi dal suo posto, camminando avanti ed indietro per il giardino. «E poi quando durante la guerra mi ha baciata pensavo di essere arrivata a ciò che volevo. Avevo già programmato tutto della mia vita con lui! La nostra casa, i nomi dei nostri figli, tutto! Invece poi mi è caduto tutto il mio mondo addosso, mentre l'abbiamo fatto la prima volta ho ricordato tutte le cose che di lui mi danno fastidio; da come mangia con la bocca semiaperta, al fatto che mi supplicava sempre nel fare i suoi compiti perché aveva cose migliori da fare, le sue battute stupide, non sapeva nemmeno cosa significava essere romantico! Mi faceva solo schifo, nel momento in cui dovevo provare solo amore per lui, ho provato solo schifo!» concluse poi tornando a sedersi contro l'albero, riprendendo fiato. Trascorsero pochi minuti in silenzio, poi Hermione riprese. «Scusa per lo sfogo, ma avevo bisogno di dirlo a qualcuno..»

«Non preoccuparti, avevo capito che centrasse qualcosa con quella sottospecie di essere semi umano.» disse calmo guardando il cielo illuminato dal sole. «Ma tra i tanti non hai nominato me, Granger. Devo preoccuparmi?»

«Mi stai chiedendo come è stata la tua prestazione?» chiese ironica, posando il capo contro l'albero, chiudendo gli occhi. In pochi istanti le tornò tutto in mente, il modo in cui la toccava, la sua voce tranquilla, i suoi baci, le mattine trascorse insieme, il modo in cui la stringeva mentre dormiva, la dolcezza che le faceva perdere la testa.. «Tu sei stato così.. gentile, premuroso, attento.. non pensavo nemmeno che tu potessi essere così.. Ho fatto crescere il tuo ego?»

«Abbastanza, si.» rispose ironico, lasciando che poi il silenzio li avvolgesse. «Ma poi hai capito il perché dei dolori?»

«Io credo che... che tu sia stato la mia prima volta. Nel senso, credo che con Ron non abbia nemmeno provato a... non lo so nemmeno io, sinceramente.» rispose Hermione, stringendo le gambe al petto poggiando il mento sulle ginocchia mentre ripensava a quella sera. Si sentiva quasi in colpa a non essere riuscita a compiacere Ron, anche se si chiedeva com'era possibile essere riuscita a compiacere Malfoy.

«Ti dispiace che sia stato così?» domandò ancora Draco mentre la osservava.

«Sempre meglio di farlo e provare schifo per la persona con cui lo fai. E comunque no, come ho detto sei stato attento e forse è quella la cosa più importante.»

«Su un divano? Pensavo tu fossi più la ragazza da sesso, rose e fiori.» commentò ironico, portando lo sguardo su di lei che si era irrigidita dopo il suo commento. «Non volevo.»

«Hai ragione, avevo sempre pensato che sarebbe stato a lume di candela con il miglior ragazzo del mondo. E invece mi sono ritrovata tra le braccia di un ragazzo che mi ha odiato per anni, di cui non sapevo nemmeno il colore dei suoi occhi. Che strana vero la vita?»

«Per Merlino, Granger! Il colore dei miei occhi è azzurro, è sempre stato azzurro. Perché ti sei fissata proprio adesso?»

«Sei sicuro di non averli cambiati? Prima erano più grigi, ti dico!» riprese Hermione, riportando in vivo una conversazione che ormai avevano da settimane. Entrambi non capivano nemmeno perché litigavano su quell'argomento, ma era diventata una routine quasi divertente.

«Credimi Granger, erano azzurri il giorno in cui sono nato e sono azzurri ancora oggi.» disse Malfoy sicuro.

«Erano grigi prima, nessuno cambierà la mia idea.» ammise poi la ragazza dopo pochi secondi. «Nemmeno tu, Malfoy. Erano grigi!»

«Quindi non credi nemmeno alla persona alla quale appartengono gli occhi! Credimi, sono sempre stati azzurri.» disse ancora una volta, alzandosi da quella posizione scomoda. «È scomodo stare qui, dai. Andiamo.» propose porgendole la mano. Hermione accettò l'aiuto per poi strofinare le mani contro i jeans per eliminare i resti delle foglie. Hermione si avvicinò a lui portando le mani sulle sue guance e Draco si aspettò di ricevere un bacio, ma rimase immobile e lo guardò per pochi istanti prima storcere il naso ed allontanarsi.

«Prima erano più grigi, Malfoy!» disse camminando verso la porta finestra della casa per tornare dentro casa. Draco alzò gli occhi al cielo e la seguì per riprendere quello stupido battibecco sul colore dei suoi occhi.

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now