Biblioteca.

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Hermione prese posto al tavolo della biblioteca estremamente affollata

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Hermione prese posto al tavolo della biblioteca estremamente affollata. In quei mesi tutti correvano per cercare di imparare qualcosa per gli ultimi esami. Il mese di marzo andava a concludersi ed i test erano alle porte. Erano trascorse due settimane, Draco era uscito dall'infermeria infermeria e riusciva a camminare autonomamente, ma era ancora sotto supervisione. Hermione lo aveva incontrato spesso durante la notte ed avevano parlato anche della conversazione che aveva avuto con Harry. Draco era rimasto sorpreso mentre la voglia di schiantare Potter saliva alle stelle. Non voleva che insinuasse qualcosa che non era vero, portando la ragazza ad allontanarsi da lui. Non le aveva più detto nulla da quella sera, era ancora profondamente scosso per poter dire quelle due maledette parole ed in qualche modo pensava che quella sua piccola mancanza, allegata al fatto che non facevano l'amore dalla sera prima in cui era partito, potesse portare Hermione a rivalutare la loro relazione. Blaise gli aveva consigliato di rendere la relazione pubblica, tanto Hermione si era esposta nell'andarlo a trovare il primo giorno in infermeria mentre Theodore aveva sparso la voce di averli visti nello spogliatoio. Ormai il dubbio che i due stessero insieme era nella mente di tutti.
Nel frattempo, però, le cose sembravano andare avanti anche senza di lui.
Ginny ed Harry si erano ufficialmente fidanzati di nuovo, questa volta però era Harry terribilmente geloso dell'ex ragazzo di Ginny, che ancora nascondeva l'identità di Blaise.
Blaise intanto, era tornato con Daphne. Dopo la paura di perdere Draco entrambi avevano mandato a quel paese tutte le loro armi, i loro scudi. Erano innamorati e non c'era niente di sbagliato in loro. Daphne era rimasta stronza, ma solo con gli altri. Aveva utilizzato la tecnica di Malfoy, diventando un 'cuoricino di panna' quando si trattava di Blaise. Il soprannome era stato trovato da Hermione che aveva rischiato di essere Avadata per quella cosa.
Nel vero senso della parola, aveva schivato la maledizione per almeno dieci centimetri.
Hermione intanto aveva ancora in ballo la promessa con Harry, doveva far dimostrare a Draco di poterla cercare ovunque, anche in un posto affollato. Aveva testato il terreno in quei giorni, insinuando nella mente del ragazzo dei dubbi - seguiti da ore di rassicurazioni - che lo avrebbero sicuramente portandolo ad agire.

«Comunque, secondo me, è una stronzata.» commento Daphne, richiudendo il libro di pozioni. Blaise alzò gli occhi al cielo e continuò a leggere. «Se dovesse farlo, giuro che sposo Blaise.» aggiunse poggiandosi allo schienale della sedia con le braccia incrociate.

«Daphne, non devi trovare scuse per sposarmi. Non preoccuparti, ti chiederò la mano alla fine della scuola.» la rassicurò tranquillo, sfogliando ancora le pagine del libro. Daphne sorrise debolmente e guardò l'anello al dito. Un anello le contornava l'anulare sinistro, nessuno avrebbe potuto scambiarlo per un anello di fidanzamento perché non aveva il brillante o altro. Era liscio e sottile, un filo d'oro che le contornava il dito. Era quello che si erano dati molto tempo prima, durante le loro prime uscite. Ora, era tornato. Anche Blaise indossava un anello simile, ma era così sottile che quasi si perdeva tra le sue dita. Era quella la loro promessa, poi sarebbe arrivato anche il momento del brillante e della fede.

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now