Camera di Draco Malfoy.

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«Ma certo, usa pure le mie cose

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«Ma certo, usa pure le mie cose.» commentò Draco dopo essere uscito dal bagno, con un asciugamano stretto in vita ed i capelli ancora bagnati. Hermione portò per pochi secondi lo sguardo su di lui, poi tornò subito a guardare la sua pergamena. Indubbiamente un bel ragazzo, anche per il poco che aveva visto.

«Dovresti vestirti.» disse Hermione trattenendo il respiro, come se quello potesse tranquillizzare la sensazione di brividi dietro la sua schiena.

«Granger, è la mia camera. Nessuno ti ha invitato.» riprese lui afferrando la bacchetta che aveva ancora nel mantello, per asciugarsi i capelli con un semplice incantesimo, poi aprì l'armadio per recuperare i suoi vestiti. «Forse studio nudo, che ne sai?» chiese per provocarla, facendole fluire tutto il sangue verso le guance. Hermione dovette prendere un lungo respiro prima di rispondere cercando di mantenere l'indifferenza.

«Gradirei tu non lo facessi in questo preciso momento. Mi serviva il libro e dato che hai intenzione di non parlarmi più perché ieri sera noi- io-» cercò di dire la ragazza ma sbuffo. Non sapeva nemmeno cosa dire, possibile che si era anche immaginata che lui volesse baciarla, forse non voleva..

«Dopo che ieri sera ho cercato di baciarti e tu mi hai respinto? Puoi dirlo, Granger. Sono un uomo, non un ragazzino, accetto il rifiuto.» concluse Draco, chiudendo le ante dell'armadio dopo essersi infilato una camicia nera ed un pantalone dello stesso colore. Hermione sospirò non trovando più parole giuste da utilizzare, sentendo la rabbia sostituirsi all'imbarazzo.

«Non ti ho respinto!» disse la mora, posando la piuma sulla scrivania per potersi girare verso di lui. Draco alzò le spalle disinteressato e si sporse verso di lei per controllare il suo compito.

«Quando pensi di finire? Tra un ora inizia la cena e non vorrei fare tardi.» la informò cambiando argomento, ritornando poi verso il suo letto per infilarsi le scarpe e sistemare i vestiti. Hermione strinse i pugni sconvolta, non la stava nemmeno dando un minimo interesse.

«Sei tornato a non prendermi in considerazione? Ti sto parlando!»

«Non ti ho mai preso in considerazione, Granger.» ammise ironico, prendendo la giacca dal suo armadio, senza mai portare lo sguardo su di lei che stringeva nella mano destra la sua bacchetta.

«Abbiamo trascorso un mese intero a vederci in cucina, di notte! Hai anche cercato di baciarmi e tu dici che non mi hai mai preso in considerazione?» urlò la mora avvicinandosi a lui, interponendosi tra lui ed il suo amato armadio per avere la sua attenzione. «Malfoy, guardami!»

«Carenza d'attenzione, Granger?» chiese ricordando le sue stesse parole, afferrando poi la bacchetta della ragazza per lanciarla sul letto, lontano da loro. «Sei l'unica ragazza che mi si avvicina, Granger. Sono pur sempre un uomo, ho dei bisogni.»

«Pensavi di portarmi a letto?» chiese sconvolta, guardando i suoi occhi azzurri. Lo vide alzare gli occhi al cielo ed anche se ormai riusciva a riconoscere quando mentiva, la rabbia l'accecava.

«Perché no?» domandò in risposta, ricevendo uno schiaffo in pieno viso. Hermione recuperò le sue cose in fretta, sconvolta da quello che aveva appena sentito, ma fu bloccata di nuovo da Draco che la fece girare verso di lui. «Non hai capito proprio niente, vero?»

«Capisco quello che mi dici!» riprese cercando di allontanarlo, ma fu nullo il suo sforzo. «E smettila di trattenermi, fammi andare via.»

«Vai via perché non ti servò più? Hai terminato la tua amata ricerca?» chiese ancora, tirandola di nuovo verso di se. «Rispondimi, Granger.»

«Tu sei pazzo. Ho cercato di capirti in ogni modo, ma tu alzi sempre un muro davanti a te. Vuoi portarmi a letto? Sono qui, fallo! Sei tanto abile nella seduzione e non sai convincere una Sanguesporco a compiacerti?»

«Se avessi voluto portarti a letto, sarebbe successo già da tempo!»

«Allora cosa vuoi?» chiese disperata alzando maggiormente la voce, mentre continuava a strattonare il braccio per potersene andare via.

«Voglio che tu ammetti di essere proprio come gli altri, di non aver mai preso in considerazione il probabile dolore che io provassi a stare dall'altro lato, da solo, con dei pazzi al mio fianco. Sei come gli altri, pensi che combattere per il lato giusto sia tutto, che tutti possono fare una scelta e che io infondo, meritassi quello che stavo passando. Dimmelo e ti lascio andare.» spiegò guardandola fisso negli occhi.

«Io non ho paura di te.» disse di nuovo la ragazza, stringendo forte i pugni contro il petto del ragazzo che si abbassava velocemente, come se avesse corso una maratona. I suoi occhi da chiari e limpidi in quel momento erano cupi e scuri, minacciosi. Era così nervoso che Hermione poté vedere tutti i muscoli delle braccia tesi e la postura rigida, sentiva le sue mani sulla sua schiena possessive. «Non ho paura di te, Draco

«Dimostramelo.» chiese di nuovo, perdendosi inevitabilmente negli occhi della ragazza, che sembravano essere ormai miele liquido che affondava in un mare grigio. Hermione portò le mani dietro il collo del ragazzo, facendole salire lentamente lungo la camicia del ragazzo che subito la sentì tremare contro di se. I loro occhi erano ancora collegati quando Hermione si alzò sulle punte dei piedi e si spinse contro di lui facendo sfiorare le loro labbra, poi un ulteriore piccolo passo per portare le labbra contro le sue. Il bacio durò pochi secondi, era un semplice contatto di labbra, veloce ed indolore, durante il quale nessuno dei due chiuse gli occhi, continuarono a guardarsi mentre i brividi prendevano il controllo sul loro corpo.

«Non ho paura.» ammise una volta allontanata, ma le sue mani erano ancora strette sul ragazzo che fu veloce a portare di nuovo le labbra contro quelle della ragazza, chiudendo gli occhi per godersi quel contatto. Hermione lo imitò e tornò sulle punte, infilando una mano tra i suoi capelli per stringerli, trovandoli morbidi proprio come pensava. Il profumo di Draco l'avvolse, proprio come le braccia che la strinsero e la aiutarono a mantenere l'equilibrio. Draco inclinò leggermente il capo e le morse il labbro inferiore, così da farla gemere per prendere possesso della sua bocca, per iniziare una lotta con la sua lingua. Le mani di Draco si mossero lente sulla schiena della ragazza, accarezzandola con la punta delle dita scatenandole una scia di brividi infiniti. Si era completamente abbandonata tra le sue braccia, questo era la spiegazione pratica di come lei non avesse alcuna paura di lui. «Draco..» sussurrò roca, cercando di richiamarlo. Malfoy aprì di scatto gli occhi come se lo avessero svegliato da un sonno profondo. I suoi occhi erano di nuovo azzurri, tranquilli come un cielo d'estate oppure il mare, li avrebbe guardati per ore intera senza mai scocciarsi. Hermione si allontanò imbarazzata, recuperando le sue cose prima di alzare il mantello dell'Invisibilità sul suo capo, per uscire da quella stanza e correre via.

Note:
Buonasera ragazze! Come state? Vi piace la storia?
Vi ricordo di informarvi sul movimento BLM e di seguire le playlist su YouTube per far guadagnare al movimento, così anche da pagare le possibili cauzioni per le persone che vengono arrestate durante le proteste!
Se volete, la nostra Hermione, Emma Watson, sul suo profilo Instagram ha condiviso molti link utili! ❤️

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now