Serpeverde - Corvonero.

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«Non sarà sospetto che andiamo alla partita dei Serpeverde contro i Corvonero?» chiese Harry stringendosi la sciarpa al collo mentre seguiva Hermione che camminava spedita e a passo veloce verso lo stadio di Quidditch

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«Non sarà sospetto che andiamo alla partita dei Serpeverde contro i Corvonero?» chiese Harry stringendosi la sciarpa al collo mentre seguiva Hermione che camminava spedita e a passo veloce verso lo stadio di Quidditch.

«Ho detto a Luna che sarei andata per farle compagnia. È una settimana che non vedo Malfoy, se non vado nemmeno alla sua stupida partita sai che me la fa pagare?» lo riprese ancora Hermione accelerando ancora il passo. Harry era rimasto un ulteriore settimana creando solo casini. Non solo litigava con Ginny ventitré ore su ventiquattro, Hermione era anche sicura che Harry aveva anche architettato un piano per tenerla lontana da Malfoy, che intanto gliela stava facendo pagare amara. Non solo aveva trascorso tutto il tempo con Daphne al suo fianco, ma girava anche voce che durante le ronde avesse fatto qualche allusione ad un gruppo di Tassorosso del quarto anno, che aveva trovato in un aula a creare pozioni. Sapeva di dover andare a quella partita per rimediare le cose, lo sentiva. Ginny le aveva detto che era un obbligo da fidanzata, ma lei non sapeva se loro erano quello o altro. Sapeva solo che doveva fare assolutamente qualcosa per non farlo arrabbiare ancora di più o quando sarebbe tornata nella sua camera avrebbero trascorso interi giorni a litigare.

«Luna!» urlò per salutarla. La bionda subito si voltò verso di lei e sorride con il suo solito sguardo svampito, facendole poi segno di avvicinarsi. «Siamo arrivati un tempo? Harry è lento, sai com'è..»

«Si, Hermione. Inizieranno tra pochi minuti.. sento un energia positiva.. tu no?» disse Luna mentre si sporgeva per sistemarle i capelli. I ricci di Hermione erano i più ribelli di tutta Hogwarts e il vento di quei giorni non l'aiutava, soprattutto dopo una corsa per vedere la partita. Hermione le sorrise ringraziandola poi si voltò verso il campo alla ricerca del suo unico reale interesse. Lo trovò subito, tra la folla l'unica cosa che spiccava erano i suoi capelli biondo platino, marcati dalla presenza di Blaise. Notò con piacere che gli era addirittura cresciuto il ciuffo e si trovò spesso a spostarlo dagli occhi, poi anche lui iniziò a guardarsi in torno. Quando i loro occhi si incontrarono tra la folla il tempo si fermò, anche se da lontano finalmente si guardavano senza che nessuno prestasse realmente attenzione a loro. Hermione non si era mai resa realmente conto di quante persone - ragazze - lo guardassero mentre era in sala grande, in biblioteca, per i corridoi, nel cortile. L'aveva capito solo durante quella settimana, che per non destare sospetta non aveva quasi mai portato l'attenzione su di lui. Un piccolo, breve e quasi inconcepibile cenno del capo le fece capire che la stava salutando e lei sorrise, tornando poi con l'attenzione su Luna che intanto continuava a parlare di animali che non esistevano ma che lei conosceva, vedeva e accudiva.

«Eccomi, scusate per il ritardo. È iniziato?» interruppe Harry raggiungendole con l'affanno. Luna si sporse per sistemare anche i capelli di Harry e spostarli dagli occhiali, facendolo sorridere per ringraziarla. «È una bella corsa dal castello a qui..»

«Come mai sei ancora qui? Ron mi aveva detto che sareste andati via lunedì scorso.» iniziò Luna, sorridendo al ragazzo difronte a lei.

«Gli Auror che ci hanno accompagnato hanno delle ultime cose da risolvere, quindi dobbiamo aspettare che loro ci diano il via libera. Ma penso che entro lunedì andiamo via. Sfortunatamente, mi ero abituato a vivere di nuovo la tranquillità di Hogwarts.» rispose Harry.

«Sembra che qualcosa ti turbi, Harry..»

«Si, effettivamente è così. Manco da un po' in questa scuola e vedo cose che non avrei mai immaginato di poter vedere con i miei due occhi! Se solo i muri potessero parlare..» rispose ancora Harry, spostando velocemente lo sguardo da quell'inutile ragazzo platinato e la sua migliore amica che si scambiavano sguardi d'intesa. «Mai avrei potuto immaginare... questa scuola è sempre stata fuori dal comune ma quest'anno... oh! Quest'anno vi vedo tutti fuori di testa!» continuò ancora, esasperato quando vide Draco Malfoy fare un occhiolino proprio nella loro direzione, forse come segno di sfida per Harry oppure.. per salutare Hermione! Hermione Granger! «Questa scuola vi manda fuori di testa! È forse nell'aria?!» riprese esasperato e Luna era quasi pronta con una nuova domanda, ma fu interrotta dall'inizio della partita. Come sempre Hermione seguiva le mosse delle persone al suo lato non capendo assolutamente nulla di ciò che stesse succedendo in quel momento. Con lo sguardo seguiva Malfoy che sfrecciava sulla sua scopa, senza preoccuparsi di nulla. Si sarebbe potuto schiantare contro una tribuna e avrebbe continuato a guardare il boccino d'oro.

«Chi sta vincendo?» chiese Hermione rivolgendosi ad Harry che continuava ad imprecare contro il cercatore dei corvonero come quasi tutti i presenti. Harry la guardò sconfitto, poi sbuffò rumorosamente.

«Quel maledetto furetto platinato... stanno vincendo, sii felice.» rispose annoiato e dopo pochi minuti urlò frustrato poiché Malfoy riuscì ad afferrare il boccino proprio davanti alla tribuna dove loro erano seduti. «Guardalo come ride, cadesse dalla scopa e si spezzasse il braccio con-»

«Harry!» lo interruppe, poi gli si avvicinò e sussurrò. «Poi lo devo sopportare io, te lo immagini con un braccio ingessato?» chiese ironica, lasciandogli qualche secondo per riflettere sull'eventualità. Harry immaginò la scena, inizialmente sorrise pensando Malfoy nell'infermeria a soffrire dal dolore, poi ricordò che Hermione sarebbe stata al suo fianco e cancellò ogni traccia di sorriso.

«Ti ricordi di Fierobecco? Amo ancora quell'ippogrifo, doveva ucciderlo

«Harry!» riprese ancora Hermione, spingendolo fino a farlo quasi cadere. Harry rise tranquillo ed Hermione si trattenne dal ridere anche lei, così si voltò dandogli le spalle per guardare Luna. «Luna, mi dispiace per la partita.» disse dispiaciuta, ma Luna non le prestò molta attenzione e scosse la testa, alzandosi dal suo posto.

«Ah, non fa niente. Ora scusatemi ma devo correre via.» disse sorridendo, seguendo la massa dei ragazzi che uscivano.

«Questa scuola... vi rende pazzi!» sbottò Harry, non ricordando un evento comportamento da parte di Luna in precedenza.

«Secondo te dove sta andando tanto di corsa?» si domandò Hermione curiosa. Durante quel periodo aveva avuto tante cose da pensare che non aveva avuto molto tempo per parlare con Luna, ma si era resa conto che qualcosa in lei era cambiato.

«Non so Luna dove vada tanto di corsa ma so dove andrai tu adesso, guarda la Greengrass dall'altro lato.» rispose Harry, prendendo poi qualcosa dalla cartella: il mantello dell'Invisibilità. «Mi hai fatto sentire in colpa per tutta la settimana e anche se non volevo che tu lo vedessi perché sono convinto sia una cosa stupida, insensata, incosciente, da matti, da persone che vanno curate urgentemente da un buon medimago... vai

«È la seconda volta che mi benedici e mi mandi da lui.» commentò Hermione ironica, afferrando il mantello per nasconderlo sotto il suo, lo avrebbe infilato poi appena fuori dagli spalti. «Grazie Harry.»

«Va prima che cambio idea.. questa scuola sta facendo impazzire anche me!» disse lasciandole un bacio sulla fronte, poi si voltò e camminò con i restanti dei ragazzi per tornare al castello. Hermione invece si voltò dal lato opposto e camminò verso gli spalti dei Serpeverde.

«È nello spogliatoio, non ti assicuro nulla.» commentò Daphne guardandosi lo smalto, poi si allontanò disinteressata. Hermione sospirò a quelle parole perché lei sapeva bene cosa le aspettava, un'altra litigata. Prese profondi respiri per calmarsi, perché quella volta davvero non poteva concedersi di entrare con il piede di guerra. Si infilò il mantello dell'Invisibilità e si avvicinò agli spogliatoi dei Serpeverde. Lentamente iniziarono ad uscire tutti mentre commentavano la partita, lasciando solo una persona all'intero.

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now