The truth about monsters; Dramione.

Lettere.

'Caro Ron, come stai?
Mi fa molto piacere che tu mi abbia scritto..'

No, così non andava bene. Cancellò per l'ennesima volta l'inizio della leggera e tornò a guardare il gufo che aspettava di essere inviato in qualche posto, in qualsiasi posto lontano da lei che iniziava a dare di matto.

«E tu non guardarmi così, va bene? Gufo dei miei stivali.» sussurrò Hermione riportando lo sguardo sulla lettera. Come si scriveva all'ex fidanzato, che è anche il fratello della sua migliore amica, per cui aveva avuto una cotta di ben sei anni? C'era qualche manuale da leggere, nella biblioteca? Forse si, doveva controllare.. ma che stupida! Aveva scritto mille lettere per Krum in quegli anni, come faceva a non saper scrivere una lettera per Ronald Weasley?!

'Ciao Ronald, come stai?
Qui le giornate scorro lente, per fortuna c'è Ginny. Non so cosa farò a Natale, manca poco più di un mese..'

No, nemmeno così, troppo triste. Cancellò di nuovo le poche parole e sospirò riprendendo la lettera di Ronald che le era arrivata quella mattina presto e l'aveva svegliata di scatto nell'unico giorno, dopo mesi, in cui riusciva a dormire tranquilla senza incubi inquietanti e figure strane.

'Ciao Hermione, come stai?
Spero bene, le cose ad Hogwarts dovrebbero essere tranquille almeno dopo sei anni.. Io ed Harry stiamo bene, vi abbiamo scritto poco perché l'allenamento è davvero intenso e quando torniamo alla tana non abbiamo nemmeno la forza di mangiare che ci addormentiamo.
Capisci? Io non mangio! È davvero estenuante, soprattutto perché sono a dieta! Ho perso un paio di chili, non vedo l'ora di farti vedere i miei progressi!
A proposito di questo, mi chiedevo, verra a Natale da noi? So che manca ancora un mese e poco più, era giusto per informarmi!
Spero che tu non stia usando il mantello dell'Invisibilità per trascorrere l'intera notte in biblioteca, so che i ricordi non ti lasciano dormire ma dobbiamo essere forti ed andare avanti. Mi mancate entrambe, te e quella pazza di mia sorella... ma tu sai cosa sta combinando? Non risponde nemmeno più alle lettere di Harry, raramente risponde a me, ormai parla solo con mamma ma non ci fa mai vedere cosa si scrivono! So che Harry ha sbagliato, ma le vuole ancora bene. Falla ragionare tu, per piacere.

Ci vediamo presto,
Ron.'

«Granger, a chi scrivi?» chiese Malfoy alle sue spalle, facendola girare lentamente dopo aver nascosto la lettera sotto le pieghe della sua giacca. «Nascondi la lettera perché è del tuo adorato Krum?»

«Non sono affari tuoi, Malfoy.» sbottò fredda la ragazza, voltandosi di nuovo verso le sue lettere. Aprì la lettera inviata da Harry e sperò che il biondo alle sue spalle fosse andato via, ma invece Draco stava legando una lettera al suo gufo, per poi farlo partire. La guardò attento, ormai era un mese che la evitava, non si era nemmeno più presentato nelle cucine la notte..

'Ciao Hermione.
Come stai? Spero bene.
So che non ti scrivo da tempo, ma credimi questo allenamento per diventare Auror mi ha tolto ogni forza.. ad ogni modo, ti scrivo per una situazione abbastanza seria. Avrai sicuramente ricevuto la lettera di Ron, dove ti chiede se andrai alla cena dei Weasley. Voglio informarti, come tuo migliore amico, che te lo chiede perché Ron si è fidanzato con una ragazza conosciuta qui in addestramento e vuole portarla alla cena di Natale, senza ovviamente che tu la incontri. Ti informo di questo come dovere per tutte le volte che mi hai chiesto di portarti rispetto e di dirti sempre la verità.
Inoltre, nemmeno io sarò alla cena, Ginny non mi vorrebbe lì a casa sua, non mi risponde nemmeno alle lettere che le mando.. ad ogni modo spero veramente che le cose lì vadano per il meglio, ti chiederei della scuola ma so per certo che vai bene, quindi sarebbe inutile.
Ti voglio bene, spero di vederti presto.

Tuo, Harry.'

Hermione rilesse più volte la parte centrare non credendo ai suoi occhi, stringendo con forza la lettera tra le sue mani. Per la prima volta in sei anni si sentì tradita, tradita dall'unico ragazzo che non riteneva potesse farlo. Ronald l'aveva presa in giro, le aveva fatto una domanda solo per sapere se portare la sua nuova ragazza, senza avere il coraggio di dirle la realtà! In più l'aveva illusa facendole credere di provare ancora qualcosa per lei!

«Granger, stai piangendo.» la informò Malfoy, facendole sbattere più volte gli occhi come per risvegliarsi da un brutto sogno. Draco approfittò del momento ed afferrò veloce la lettera che stringeva la mora tra le mani per leggerla, capendo subito perché la ragazza fosse seduta a terra in lacrime. «E così Weasley si è fatto la fidanzatina.. chi lo avrebbe mai detto.» commentò Malfoy trattenendo una risata, immaginando chi potesse mai avere al suo fianco. Hermione però aveva collegato un'ulteriore pensiero: quel natale non sarebbe stata né a casa sua, perché i suoi genitori non sapevano nemmeno della sua esistenza, né a casa Weasley. Dove sarebbe andata? «Granger?»

«La vuoi smettere di chiamarmi? Diamine, Malfoy. Cosa vuoi? È un mese che non mi degni di uno sguardo e ti ritorno in mente proprio adesso? Lo vedi in che condizioni sono, perché non te ne vai e basta?» urlò Hermione alzandosi dal suo posto per afferrare la lettera, poi recuperò le sue cose e fece per andarsene ma Malfoy, come sempre, la fermò. «E lasciami per una buona volta, è davvero scocciante giocare al gatto ed il topo.» disse portando la mano libera sul suo petto per spingerlo via, ma Draco la guardava esattamente come utilizza fare quando.. «E smettila di leggere la mia mente, io non ce la faccio più con te! Vuoi forse farmi uscire pazza? Sono già pazza!»

«Un momento! Abbiamo dimenticato qualcuno!» fece Ron brusco.

«Chi?» chiese Hermione.

«Gli elfi domestici saranno tutti giù in cucina, no?»

«Vuoi dire che dobbiamo farli combattere?» domandò Harry.

«No» rispose Ron, serio. «Dobbiamo farli andare via. Non vogliamo altri Dobby, no? Non possiamo chiedergli di morire per noi..»

Le zanne di Basilisco caddero dalle braccia di Hermione. Corse da Ron, lo abbracciò e lo baciò sulla bocca. Ron gettò via le zanne e il manico di scopa e rispose con tanto entusiasmo che sollevò Hermione da terra.

«Vi pare il momento?» gemette Harry debolmente. Ma quando non successe niente, anzi Ron e Hermione si strinsero più forte e cominciarono a dondolare sul posto, alzò la voce. «Ehi! C'è una guerra là fuori!»

Ron e Hermione si sperarono, ma rimasero abbracciati.

«Lo so, Harry» ribattè Ron, con l'aria di chi è appena stato colpito in testa da un Bolide, «quindi ora o mai più, no?»

«Smettila di entrare nella mia mente e nei miei ricordi!»

I corridoi della casa dei Weasley erano rumorosi, riempiti dalla voce di Molly che aveva ripreso a cantare sottovoce mentre cucinava, la voce di Ginny mentre ripeteva distrattamente a voce alta qualsiasi cosa le veniva in mente, risuonava anche la voce di Arthur che informava Molly dei suoi prossimi impegni. Tra le tante però, spiccava la voce di Ron che la richiamava e cercava di attirare la sua attenzione.

«Hermione, dobbiamo parlare. Vieni.» chiese Ron, invitandola nella sua camera. Hermione lo guardò confusa mentre prendeva posto sul letto, su quel letto dove aveva fatto per la prima volta l'amore, dove aveva confessato il suo amore per Ron.. Penso che hai notato anche tu che... non c'è molto tra di noi.» iniziò il suo discorso, ma Hermione non sentì molto perché aveva già capito cosa stava succedendo. Così, indossò un sorriso ed annuì.

«Non preoccuparti, Ron. Ora scusami, ma stavo aiutando tua madre in cucina.» lo informò lasciandogli in bacio sulla guancia, prima di uscire dalla camera e raggiungere Molly con un sorriso, quando in realtà voleva solo chiudersi nella sua camera e piangere.

«Basta!» urlò di nuovo pestando il piede a Malfoy, scappando poi via verso il suo dormitorio.

Note:
Salve ragazzi! Come va?
Come vi sembra il capitolo? Lasciate come sempre un commento, mi fa piacere leggervi!
La prima parte del ricordo è presa dal libro di Harry Potter, dove Hermione e Ron si danno il primo bacio davanti la stanza dei segreti, poi la seconda parte è mia invenzione!