Partenze.

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Era arrivato il momento di affrontare la realtà, non poteva più nascondersi in biblioteca sperando di non incontrare Draco o di rimandare il loro incontro, perché dove stava per andare non c'era luogo per nascondersi dato che era la sua casa

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Era arrivato il momento di affrontare la realtà, non poteva più nascondersi in biblioteca sperando di non incontrare Draco o di rimandare il loro incontro, perché dove stava per andare non c'era luogo per nascondersi dato che era la sua casa. L'ultima settimana l'aveva trascorsa a nascondersi per i corridoi con il mantello dell'Invisibilità per sfuggire a Malfoy, ma lui aveva imparato i suoi posti e l'aveva scoperta per assicurarsi che la loro amicizia fosse ancora stabile e che lei sarebbe andata da lui durante le vacanze natalizie. Anche se il gesto era stato molto dolce - così aveva commentato Ginny - il modo in cui l'aveva chiesto era stato il solito freddo ed indifferente. L'aveva sorpresa poco prima che entrasse nella biblioteca, aveva approfittato della poca gente presente e l'aveva trascinata in una classe lì vicino. Le aveva abbassato il cappuccio del mantello, scoprendola mentre si stringeva i suoi libri al petto e non le aveva dato il tempo di riflettere o dire qualcosa. Draco aveva poggiato la fronte contro la sua ed Hermione aveva perso ogni speranza di connettere i suoi neuroni per dire una frase connessa, si era persa nei suoi occhi azzurri riprendendosi solo quando Malfoy fece la sua domanda, con voce roca e bassa. L'aveva mandata in tilt.
Si erano cambiati solo quella domanda, Hermione aveva a mala pena annuito quando Malfoy le ha rialzato il cappuccio del mantello dell'Invisibilità sulla testa ed era andato via, lasciando solo il suo profumo come ricordo.

«Tieni Hermione, penso che servirà anche a te in questi giorni.» interruppe Ginny, passandole una boccetta di liquido giallo. Ginny sarebbe andata a casa sua, dovendo sopportare la fidanzata di Ron - che da quanto raccontava suo fratello George era insopportabile - però per fortuna poi Blaise l'avrebbe salvata da quella tortura portandola con se per un paio di giorni. I due - ormai quasi una coppia senza etichette - avevano deciso di trascorrere dei giorni insieme, incontrando anche Malfoy e Hermione per qualche giorno.

«Cosa sarebbe? Hai per caso utilizzato amortentia per Blaise?» domandò ironica Hermione prendendo posto sul letto della rossa, guardando la boccetta tra le sue mani. Non ricordava di aver mai studiato una pozione con quelle caratteristiche e quando la aprì per odorarla aveva uno strano odore da medicinale, come se fosse una delle tante pozioni dell'infermeria.

«Cosa? No! Al massimo sarebbe il contrario!» urlò offesa incrociando le braccia al petto, poi continuò mentre riprese a chiudere le sue valigie. «È pozione anticoncezionale!» spiegò ovvia, alzando gli occhi al cielo. Lei, a differenza di Hermione, aveva conoscenza con quella pozione che ormai era diventata quasi di utilizzo quotidiano.. a differenza di quando stava con Harry, che a stento la toccava o la guardava.

«Ginny!» urlò Hermione questa volta, posando la pozione sul letto della rossa per poi guardarsi intorno nella stanza, per accettarsi che nessuna delle altre ragazze presenti le sentisse. «Ma sei impazzita?» chiese sotto voce, avvicinandosi a Ginny con sguardo preoccupato. Hermione, a differenza di Ginny, non voleva accettare ciò che il suo corpo desiderava. Era un bisogno strano, non ne aveva mai sentito così tanto come in quel momento. Con Viktor non era mai andata oltre qualche bacio e qualche preliminare, con Ron invece ci aveva fatto l'amore, o pensava che era quello, dato che quando poi l'aveva lasciata aveva detto di non sentire più sentimenti per lei. Ma con Malfoy era completamente diverso, lui era inaspettato e coinvolgente, era tutto ciò che non avrebbe mai immaginato di poter provare. Non aveva mai messo in considerazione la possibilità di poter finire a letto con un Serpeverde, soprattutto Malfoy!
Il principe delle Serpi con lei, babbana e Grifondoro.

«La vuoi smettere? Mettila nella borsa e mi ringrazierai. Ci vediamo nella settimana prossima, io e Blaise vi verremo a trovare. Adesso vattene da questo castello immediatamente o ti mando via a stupeficium!» commentò Ginny facendo allontanare Hermione bruscamente. Dopo quella notte trascorsa nel bagno dei prefetti, Ginny era ancora più convinta che quei due ragazzi avessero bisogno di trascorrere del periodo insieme da soli, senza l'ansia di poter essere scoperti o altro. Poco prima che Hermione raggiungesse la porta, Ginny l'attirò a se per abbracciarla. «Blaise conosce l'incantesimo anticoncezionale, sicuramente anche Malfoy ma una cosa è accettare che andate a letto, un'altra che ci saranno dei mini Malfoy in giro per Hogwarts. Prendilo come un interesse per il futuro, meno Malfoy significa meno stronzi in giro.» commentò ironica lasciandole un bacio sulla guancia.

«E di Zabini? Altri come lui vanno bene?» chiese ironica pizzicando il braccio della sua amica, facendola saltare sul posto.

«Assolutamente no! Ecco perché io prendo la pozione.» rispose ridendo, lasciando andare la ragazza. Entrambe uscirono dalla loro torre per raggiungere il treno che le portasse a Londra, da lì si sarebbero divise. Draco, nel frattempo, era seduto sul divano della sala comune aspettando Blaise. Loro avrebbero preso il treno successivo e Draco avrebbe incontrato Hermione nella stazione così poi da raggiungere il Manor.

«Sembri triste a lasciare Hogwarts.» disse Daphne, prendendo posto accanto a lui. «Anzi, preoccupato.» continuò poi preoccupata, sistemandogli il mantello sulle spalle. Daphne era l'unica donna che era sempre stata al suo fianco senza alcun interesse di sedurlo o altro. Anche se era una stronza la maggior parte del tempo, era sua amica e quindi erano riusciti a mettere da parte un quarto del loro orgoglio quando si trattava di cose importanti. «Hai una faccia che fa schifo, se posso essere sincera.» ecco, appunto.

«Forse sto facendo una cazzata, forse no.» disse guardando le sue mani sulle ginocchia, che si stringevano in preda al panico anche se lui lo mascherava con un semplice movimento sui pantaloni, come se volesse sistemarli. Tra il nero dei suoi vestiti spiccava l'unica cosa che non aveva mai tolto: il suo anello. Lo stemma della sua famiglia; credeva fosse la cosa più importante che aveva ed invece erano stati i primi a tradirlo, lasciando a lui il dovere di contraccambiare il favore e prendere le distanze da tutto ciò che lo legasse alla famiglia. «Come mi è venuto in mente di proporle di venire a casa mia?» sussurrò poi dando voce ai suoi pensieri. Odiava sentirsi in quel modo, dover ammettere a voce alta i suoi dubbi e problemi perché non era più in grado di razionalizzare la situazione e reprimerla dentro di se.

«È per tua madre?» chiese ancora Daphne, abbassando la voce per non farsi sentire da altri, anche se nessuno prestava attenzione a loro. «Lo so e basta, Draco. Non fare domande. Per Salazar, sono pur sempre Daphne Greengrass, ho i miei dannati metodi per scoprire le cose!»

«Spero tu non abbia ucciso nessuno perché non voglio sistemare i tuoi guai, Daphne. E comunque ormai sembra che lo sanno tutti di mia madre.» ammise con voce bassa, capendo che non avrebbe potuto nasconderlo per sempre. Anche perché, da lì ad un paio di settimane non ci sarebbe stato più niente da nascondere..

«La settimana prossima ci sarà la condanna di tuo padre, credi che lei..?»

«Si suicidi? Ne sono convinto. Nei pochi e brevi momenti di lucidità mi ricorda che devo essere forte, che riuscirò ad andare avanti e di non provare rancore o odio, ma di passare oltre. Lei sa che succederà la settimana prossima, mi ha stretto sabato come se fosse un addio. Quindi mi sono arreso, forse con lei a casa riuscirò a pensare ad altro.» spiegò Malfoy stringendo le spalle, ricordando ancora il dialogo avuto con la madre il sabato precedente, l'ultimo che avrebbe potuto trascorrere con lei.

«So che Blaise verrà la settimana prossima, con la Weasley. Posso invitarmi anche io oppure è solo per coppie felicemente felici ed innamorate?» domandò Daphne poggiando una mano sulla spalla di Draco.

«Certo che puoi venire, Daphne. E noi non siamo coppie felici ed innamorate. Per quanto riguarda me, faccio solo del sano, protetto e monogamo sesso.» rispose Blaise poggiandosi sulla poltrona poco distante da loro. Daphne lo guardò per qualche secondo senza prestare realmente attenzione a quello che aveva detto.. Draco dovette spingerle la gambe per farla riprendere dai suoi pensieri.

«Già, Blaise. È il monogamo che mi preoccupa.» commentò poi Daphne ironica, facendo ridere entrambi i ragazzi poi iniziò a raccontare delle varie ragazze che si erano abbassate alla supplica verso Daphne per una pozione di Amortentia per finire a letto con lui anche mentre loro due erano fidanzati.

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now