Menta, pergamena, erba tagliata e un profumo di fresco.

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Erano tornati ad Hogwarts da ormai due settimane ed erano esattamente i giorni in cui non si parlavano

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Erano tornati ad Hogwarts da ormai due settimane ed erano esattamente i giorni in cui non si parlavano.
Due settimane.
Hermione era stata così impegnata con i suoi compiti, assalita anche dai suoi compiti da prefetto e Neville che chiedeva aiuto per pozioni, che per i primi cinque giorni non se ne era nemmeno resa conto che al suo fianco mancava una figura fondamentale, o meglio non ne aveva avuto il tempo. Dopo però, quando aveva smesso di dormire sui libri e si era degnata di alzarsi dalla sua scrivania e trascinarsi fino al suo letto, si era resa conto del vuoto al suo fianco e di quell'odore non più familiare che l'avvolgeva: il suo. Aveva trascorso così tanto tempo con il profumo di Malfoy addosso che non riconosceva più il suo alle fragole.

«Hai fatto i compiti di trasfigurazione?» chiese Ginny, riprendendola dai suoi pensieri. Alzò il viso verso la ragazza difronte a lei ed annuì, recuperando la pergamena dalla sua borsa. «Ti farò santa un giorno.» commentò poi sorridendo. La relazione di Ginny intanto procedeva a gonfie vele anche se sempre in segreto, tra lei e Blaise si era instaurata una bella amicizia che non le portava parecchi problemi. Inoltre, anche il Quidditch procedeva a gonfie vele.

«Mi hai aiutato con cura delle creature magiche, te lo devo.» disse semplicemente Hermione sorridendo prendendo un'altro pezzo di torta. «E anche per la pozione per dormire, senza quella sarei in mostro in questo momento.» sussurrò poi, per ringraziarla ancora una volta. Già.. una pozione per dormire perché questa volta era lei a non riuscire a chiudere occhio senza il ragazzo al suo fianco. Se ne vergognava da morire, non si era mai sentita così fragile e indifesa nemmeno con la sua cotta storica per Ron. Certo, aveva trascorso giorni tristi quando Ron si era fidanzato o quando non l'aveva invitata al ballo, oppure quando le aveva fatto capire che non voleva stare con lei, ma mai tanto da non dormire la notte oppure da non riuscire a concentrarsi sui libri. Lui la rendeva indifesa e questo la preoccupava, perché non riusciva a controllarlo. L'aveva resa indifesa quando le attribuiva quei soprannomi, quando la incontrava per i corridoi e non perdeva mai il tempo per prenderla in giro, per riservarle uno sguardo di disprezzo. Poi le cose erano cambiate, ma continuava a renderla indifesa.

«Dovresti ringraziare un'altra persona per la ricerca in quella materia..» disse facendo in piccolo cenno verso il tavolo alle spalle di Hermione: le serpi. Sapeva bene che quella ricerca era stata copiata da Blaise, che forse l'aveva addirittura copiata da Draco dato che ricordava quanto lui fosse bravo in quella materia - come tutte le altre -, poi continuò «..e anche per la pozione, lui la prepara per Mal- un'altra persona.»

«Puoi ringraziare l'altra persona da parte mia, tu avrai metodi sicuramente più consoni alla sua soddisfazione.» commentò ironica Hermione, lasciando cadere un piccolo dettaglio delle parole di Ginny: aveva evitato di dire il nome del Principe delle Serpi. Era tabù. «E comunque adesso andiamo, se Piton ci vede arrivare con un secondo di ritardo mi rimette in punizione ed io non voglio perdere la mia spilla da prefetto.» aggiunse alzandosi dal suo posto seguita da Ginny. Camminarono tranquille per i corridoi anche se entrambe sapevano che avrebbero rivisto quei due ragazzi... ed eccolo lì. Veniva dal corridoio opposto accompagnato di Zabini e la Greengrass. Il suo viso era tranquillo mentre parlava con Daphne, non curandosi di Hermione che entrò per prima nella classe a passo veloce.

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now