Neville.

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Si alzò sulle punte per controllare di nuovo il calderone davanti a se, guardandosi poi intorno quando si rese conto che la sua pozione non stava assumendo il colore viola che avrebbe dovuto avere

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Si alzò sulle punte per controllare di nuovo il calderone davanti a se, guardandosi poi intorno quando si rese conto che la sua pozione non stava assumendo il colore viola che avrebbe dovuto avere. Incontrò lo sguardo di Ginny, che intanto aveva la stessa espressione di Hermione, riprese poi a guardare il libro sul tavolo quando il professor Piton passò tra i banchi. Non era mai andata veramente così male in pozioni, certo qualche volta aveva sbagliato qualcosa ma lei aveva fatto la Pozione Polisucco al secondo anno nel bagno delle ragazze! In quel momento il panico le scorreva nelle vene, non solo era segnata da ciò che era successo durante una delle prime lezioni, quando Piton le aveva letto la mente, ora faceva anche schifo in quella materia.

«Signorina Granger, qualche problema?» chiese il professor Piton nascondendo un sorriso quasi soddisfatto. Era felice perché gli unici ad andare bene durante quella simulazione d'esame erano i suoi adorati Serpeverde, tra cui Malfoy che aveva già terminato, Daphne che era seduta in lontananza mentre si guardava le punte dei capelli indifferente e Zabini che cercava di ritardare la sua consegna solo per riuscire a suggerire Ginny. Hermione riportò lo sguardo sul calderone e si arrese, seguendo gli ultimi passi per concluderla e raggiungere l'altro lato della stanza per aspettare l'esito finale.

«La pozione del professore è viola, la tua è blu.» commentò ironico Draco sotto voce, appena la ragazza lo raggiunse. Era soddisfatto, era comunque Draco Malfoy e non essere superato - solo per quella volta - dalla Granger lo faceva sorridere.

«Lo so, lo vedo anche con i miei occhi.» ammise incrociando le braccia al petto. I due non si dissero più nulla ed attesero in silenzio che il professor Piton parlasse. Dopo la sera trascorsa sulla torre d'astronomia non avevano più avuto molto tempo per discutere, i ricordi di Malfoy l'avevano sconvolta. Aveva sempre pensato che chi aveva combattuto per Voldemort meritasse la morte o la prigione, non aveva mai pensato che forse tra i tanti ci potesse essere qualcuno obbligato a fare quelle azioni. Le aveva reso il peso che portava più leggero, in quel momento invece si sentiva tremendamente in colpa per ogni incantesimo scagliato durante la guerra, ma soprattutto in colpa per non aver mai capito che sotto l'immensa rabbia e odio di Malfoy c'era qualcosa di più che lo spingeva ad agire in quel modo. In quelle sere in cui non aveva visto Malfoy aveva pensato a cosa sarebbe potuto accadere se durante il primo anno Harry avesse stretto la mano di Malfoy diventando suo amico, forse poi Draco avrebbe avuto anche lui la possibilità di scegliere da che parte stare. Era stato facile giudicarlo in passato, l'aveva sempre presa in giro per qualsiasi cosa, eppure lei aveva sempre avuto al suo fianco i suoi amici, la sua famiglia, la famiglia di Ron.. lui chi aveva avuto? Sua zia Bellatrix che sembrava godere del dolore degli altri? Suo padre che lo aveva obbligato a prendere il marchio ed eseguire gli ordini di Voldemort?

«Bene, senza troppi convenevoli. Signor Zabini, la sua pozione è corretta, se solo l'avesse cotta in meno tempo sarebbe stata perfetta. Signor Paciock, può costatare da solo che la sua posizione non è per niente corretta, non capisco nemmeno che ingredienti ha utilizzato.» ammise il professore guardando la provetta che racchiudeva la pozione di colore verde.. Neville sbuffò sconfitto ed abbassò il capo. «Signorina Weasley, perché non si fa dare delle ripetizioni dal signor Zabini? Ma non durante una prova esame. Signorina Granger, la sua pozione è quasi giusta, avrebbe dovuto utilizzare più di Belladonna. Signor Malfoy, faccio fatica a distinguere la mia pozione dalla sua, ottimo lavoro.» continuò guardando tutti i suoi alunni con attenzione. «Potete andare, non tardate alla lezione di domani pomeriggio.» concluse poi, facendo muovere tutti velocemente per uscire. Hermione recuperò la sua cartella e si mosse verso la sala grande da sola, tanto sapeva che in quel momento Ginny si stava appartando in qualche altra aula vuota per trascorrere del tempo con Zabini. Prese posto al suo tavolo, dando ancora le spalle al tavolo dei Serpeverde per non portare lo sguardo su Malfoy.

«Hermione, devi aiutarmi.» la risvegliò la voce di Neville, che sembrava pregarla. Riportò lo sguardo sul ragazzo al suo fianco e si prese qualche secondo per guardare quanto fosse cambiato subito dopo la guerra. Dopo varie ricerche sulla profezia, Harry aveva capito che Neville era stato un possibile prescelto e si era mostrato molto coraggioso durante la battaglia. Quando quella notizia si era diffusa molte ragazze avevano cercato di ottenere l'attenzione di Neville che, acquistando autostima in se stesso, aveva migliorato anche il suo aspetto fisico. Il taglio che lo aveva accompagnato durante gli anni era cambiato, diventando più corto e sistemato. Aveva perso vari chili in quei mesi, mettendo su anche un bel fisico che si intravedeva dalla camicia bianca della divisa. I denti sporgenti erano stati sistemati, lasciando vedere quanto in realtà fosse un bel ragazzo. «Hermione?»

«Si, scusami Neville. Stavo pensando.» rispose sorridendo, portando gli occhi sui suoi. «Dimmi pure.»

«La ricerca per trasfigurazioni, non so nemmeno dove cercare. Aiutami ti prego, è due giorni che trascorro i pomeriggi sui libri di pozioni, non ne posso più!» spiegò il ragazzo, incrociando le mani come se stesse realmente pregando. «Aiutami.»

«Va bene, Neville. Oggi avevo intenzione di scrivere la ricerca in biblioteca, puoi venire con me.» propose la mora, ricevendo subito un abbraccio dal ragazzo che intanto la ringraziava come se lo avesse appena salvato dalla morte certa. Poteva anche essere cambiato di fisico, ma era sempre Neville. «Mi dispiace comunque per Piton, quest'anno sembra ancora più arrabbiato degli anni passati.»

«Non hai idea, Hermione. Le punizioni sono interminabili, mi ha ordinato di riordinare tutta l'aula dopo le lezioni dei ragazzi del primo anno, ma non preoccuparti l'ho convinto a lasciarci sistemare la biblioteca per la nostra punizione di sabato pomeriggio.» raccontò scuotendo la testa rassegnato, mentre preparava il suo piatto pieno di prelibatezze.

«La punizione! Mi ero completamente dimenticata..» commentò Hermione, imitando il ragazzo prendendo però molte meno cose. Anche quel giorno non aveva fame.

«Si, immagino. È la prima volta per te?» chiese poi, versando anche a lei un bicchiere di succo di zucca.

«Non mi aspettavo di finire in punizione l'ultimo anno.. ma devo provare tutto a quanto pare. Mi dispiace solo per non poter vedere Harry sabato, dato che avevamo pensato di incontrarci.»

«Harry! Per Merlino, mi manca. Come sta? Come va l'addestramento?» chiese ma non ebbe nessuna risposta perché lo sguardo di Neville si posò sull'entrata principale ed Hermione lo seguì. Sicuramente l'attenzione del ragazzo era sul gruppo di ragazze che stava entrando in sala, ma l'attenzione di Hermione fu portata su Malfoy, che come sempre, parlava con Daphne al suo fianco. Subito dietro i due ragazzi si intravide Ginny che camminava verso di loro con un sorriso stampato sul viso, solo dopo pochi secondi fu seguita da Blaise che stranamente aveva la camicia sgualcita. «Ginny! Ma dov'eri?»

«Già, Ginny. Dov'eri?» chiese Hermione alzò gli occhi al cielo mentre lei raccontava l'ennesima bugia per nascondere la sua relazione con Blaise. Infatti, quando la rossa portò lo sguardo su Hermione, le fece l'occhiolino come per dire 'dopo ti spiego'.

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now