13

632 86 58
                                    

Come prevedevo, a casa non c'è nessuno, a parte Fred che sta dando una ripulita all'auto. Lo saluto con un gesto della mano e lo raggiungo per chiedergli della nonna.

«Ciao, Fred!» esclamo, attraversando il giardino fino al garage.

Lui mi osserva da lontano e poi sorride cordialmente, venendomi incontro. Si passa una braccio sulla fronte madida. Oggi il sole picchia forte e lui sembra patire molto il caldo nella sua camicia bianca e sudata. Ma non si lamenta e continua a lavorare in silenzio. Dev'essere davvero una persona disponibile e abile se lavora per la nonna da così tanto tempo.

«La nonna è dentro?»

Fred scuote la testa e si massaggia la schiena indolenzita con una smorfia di dolore.

«L'ho lasciata molte ore fa in una zona di periferia. Ha detto che avrebbe raggiunto la sua meta a piedi e si è raccomandata che tornassi a casa e poi che passassi a riprenderla stasera alle sette» mi spiega, raddrizzandosi appena.

«Una zona di periferia?» chiedo.

«La signora si reca spesso lì e in particolar modo in questo periodo. Non so cosa faccia o dove vada precisamente, però» ribatte lui, tornando a pulire gli interni dell'auto.

Non faccio altre domande ed entro in casa, decisa a chiedere qualcosa in più a riguardo direttamente alla nonna quando tornerà a casa questa sera.

Vado in camera mia e avvio il computer mentre mi levo lo zaino, le scarpe e mi sciacquo la faccia.

Vorrei aggiungere qualche nuovo dettaglio alla ricerca su BB. Jordan mi ha detto che la sorellina è morta in un incidente stradale, perciò cerco sui giornali locali vecchi articoli riguardanti la cronaca nera. Trovo oltre dieci rapine nella zona, una finita male, risalenti a un paio di anni fa, ma pare che i colpevoli non siano mai stati presi.

Vado ancora più indietro nel tempo e alla fine, dopo venti minuti buoni a girovagare sul web, trovo un articolo molto interessante.

INCIDENTE D'AUTO MORTALE: LA POLIZIA È SULLE RICERCHE DEL PIRATA DELLA STRADA CHE HA UCCISO UNA BIMBA DI SEI ANNI

Si chiamava Stella, la piccola vittima rimasta uccisa la notte scorsa mentre tornava a casa da una cena con suo fratello maggiore e la sua compagna. I tre erano quasi arrivati a destinazione, quando un'autovettura ancora non identificata, proveniente dalla corsia inversa, ha invaso improvvisamente quella dell'auto ove viaggiava la vittima, colpendola frontalmente e facendo una strage. Sul terreno, neppure una traccia di un invano tentativo di frenata da parte della vettura pirata, solo il piccolo corpo di Stella che, seduta al centro dei tre sedili posteriori dell'auto del fratello, nonostante la cintura di sicurezza, è balzata fuori dall'auto, mandando in frantumi il parabrezza e atterrando a oltre venti metri di distanza dal luogo dell'incidente. Per la piccola, non c'è stato nulla da fare.

Una lacrima attraversa la mia guancia prima che io me ne accorga. Tiro su con il naso, immaginando la scena. Nessuno meriterebbe una fine così.

Scorro l'articolo e scopro che il pirata della strada ha fatto retromarcia e se n'è andato senza nemmeno prestare aiuto. La sua auto non ha avuto neanche un danno, evidentemente, mentre quella della vittima, invece, si è completamente distrutta nell'impatto. Della presunta donna che viaggiava con loro non c'è alcuna notizia rilevante, se non che si è fratturata due costole.

Rifletto per qualche istante, buttando giù queste informazioni su un pezzo di carta. Rileggo i miei appunti ad alta voce due volte prima di accorgermi che c'è qualcosa che non mi convince.

Sto per cancellare tutto quando il mio cellulare comincia a squillare da dentro lo zaino che ho messo sul letto. Sbuffo, alzandomi e andando a vedere chi è.

La prima volta ti travolgeWhere stories live. Discover now