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«Mara? Mara sei tu?»

Scivolo sullo stipite della porta verso terra, per abbassarmi quanto possibile e passare sotto il braccio di BB, che mi sbarra la strada e mi blocca qui. Sgattaiolo di lato senza fare rumore e solo ora il prof apre gli occhi e si rende conto di quello che sta succedendo.

Mi guarda stralunato, ancora con la mano sul bordo della porta, mentre io mi allontano lentamente da lui, strisciando con la schiena lungo il muro e fermandomi solo quando mi ritrovo nell'angolo della stanza.

Un istante dopo, finalmente, lui si raddrizza e si decide a muoversi dalla porta. Fa qualche passo verso di me, con le sopracciglia corrugate e l'aria di uno che si chiede che cosa diavolo stia succedendo.

Oh, potrei dare infinite risposte a questa domanda, se solo disponessi di un libro intero. E questo perché tutto parte da quella che potrebbe essere la definizione più precisa e sintetica alla domanda "cosa sta succedendo?".

Tutto e niente. Ecco cosa succede.

Semplice, conciso. La pura, nitida, difficile e infinita verità. Sì, anche "infinita", perché c'è un mondo intero dietro a queste due semplici paroline.

Tutto sta a significare il fatto che mia madre mi abbia quasi scoperta a baciare il mio professore di lettere e cavolo, se questo non sia un gigantesco tutto. Non so quale sia la parte peggiore. Anche se probabilmente, volendo sforzarmi nel classificare tutte le cose brutte di questa faccenda, direi che il fatto che quello che io e BB stavamo per fare risulti così vomitevole e anche illegale e al contempo allettante scritto su carta, solo perché io sono la sua studentessa e lui il mio professore e no, non è neanche lontanamente immaginabile una storia del genere – eppure, noi non siamo tutti qui a leggere? –, è forse la prima in classifica nella classifica delle cose peggiori.

La seconda sarebbe la mia passione smisurata verso le proposizioni lunghe metà romanzo, ma questa è tutta un'altra storia.

Nel tutto rientra anche la mia immensa sfortuna nell'aver appena trovato mia madre a casa dei Bravi, senza un motivo apparente del quale a quanto a pare io non sono a conoscenza.

E infine, tutto, comprende quella serie di indizi che al momento sto fingendo di non aver mai trovato e che non sono più solo indizi ormai, ma prove certe che rendono quanto mai palese il motivo di cui parlavo prima, quello per cui mia madre si trovi in questa casa: è la segretaria di Paolo Bravi.

Niente invece è più personale. Anche più semplice da descrivere, perché in realtà non è niente di nuovo, niente che io non abbia già vissuto, almeno. Niente è quello che è successo tra me e BB. Per la seconda volta, il cuore è sembrato esplodermi nel petto, il mio corpo ha desiderato sentire il suo tocco, i nostri respiri si sono fusi per qualche istante e anche le sue labbra sembravano ardere dalla voglia di posarsi sulle mie. E io l'avrei lasciato fare, ovvio che sì. Solo che non è successo. Anzi, per essere precisi, effettivamente qualcosa è successo: niente.

BB si avvicina ancora di più a me con uno sguardo deciso, come se avesse appena riflettuto su qualcosa in particolare. Non so che pensare mentre lui, invece, non sembra avere intenzione di farmarsi.

Ma gli concedo ancora un altro istante, come a dargli il tempo di farmi ricredere, di dimostrarmi che non sta facendo quello che sto vedendo e al quale sto semplicemente assistendo, incapace di fare niente.

La distanza tra noi scompare di nuovo e le sue braccia mi cingono in vita, attirandomi a sé. Gli poso le mani sul petto per ridurre la vicinanza tra noi, ma la mia convinzione è praticamente nulla.

Cavolo, Mara! Fa' qualcosa.

E proprio mentre qualcuno bussa alla porta, dato che BB è molto più forte di me e io non sarei in grado di divincolarmi dalla sua presa, mi rigiro tra le sue braccia, come fa la matita nel temperino, e gli do le spalle.

La prima volta ti travolgeWhere stories live. Discover now