25 (parte 2)

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Lampo è steso per terra, con una mano sull'addome e l'altra in bocca, come a soffocare ghigni di dolore. Si muove lentamente, come a capire la situazione, mentre tutti i suoi muscoli sono tesi.

Dopo qualche attimo, guarda in alto con fare minaccioso verso il suo aggressore, ma quando capisce che non sa chi diavolo sia, nei suoi occhi compare un barlume di perplessità. Tuttavia, la sua bocca è ancora curva verso il basso in un aspro sguardo rancoroso.

Il ragazzo che lo ha affrontato sposta il peso del suo corpo da un piede all'altro, come per mantenersi allerta. Stringe i pugni con forza e le sue nocche si colorano di bianco. Dei rivoli di sudore percorrono il suo collo fino a scomparire dentro la giacca di pelle che indossa. Si porta un pugno sulla fronte madida e si strofina con energia fino a scompigliare i capelli biondo cenere che ricadono appena sul viso. Il suo, è un taglio di capelli che non mi è nuovo...

Poi mi rendo conto che non è lui che stavo cercando. Non questo ragazzo che adesso mi dà le spalle.

Così, prendo a cercarlo tra i mille volti che accerchiano Lampo e il suo aggressore. Solo ora mi rendo conto che la folla attorno a loro si è fatta più densa e il ragazzo prende a scuotere la mano con cui ha tirato un pugno a Lampo, intorpidita dal dolore. Costatato che la sua vittima non sembra intenzionata a contrattaccare, si allontana di qualche passo e comincia a cercare una persona in particolare tra tutti gli spettatori che continuano a fissarli estasiati o spaventati. Quando lo trova, finalmente lo vedo anch'io.

BB è in piedi davanti alla folla e osserva il ragazzo e Lampo duramente. Poi ammicca al primo con gratitudine e si reca vicino a Lampo, tendendogli una mano per alzarsi. Quest'ultimo si aggrappa al suo braccio e dà quasi l'impressione di non mettere alcuna forza nelle gambe, e che piuttosto sia BB a tirarlo su con le sole sue energie.

Poi il prof si gira verso di me. Capisco che sapeva perfettamente dove trovarmi e i suoi occhi mi sembrano più scuri di sempre, mentre mi scrutano premurosi. Non so cosa stiano cercando di dirmi. Forse voglio solo credere che abbiano qualcosa da mostrarmi o forse il mio cuore batte troppo forte, perché il mio cervello abbia la calma di ragionare lucidamente.

Ad ogni modo, il ragazzo che ha colpito Lampo segue il suo stesso sguardo e si volta anch'egli nella mia direzione. Fa più fatica di BB a individuarmi, ma quando ci riesce, capisco che non c'è mai fine al peggio. Riconosco immediatamente gli occhi smeraldo di Stefano, ma distolgo lo sguardo appena mi rendo conto che il destino non potrebbe essere più crudele con me.

«Ti posso anche denunciare per quello che hai appena fatto, lo sai, vero?» sbraita Lampo, raddrizzandosi e aprendo le spalle. Questa volta è lui a stringere i pugni, ma dentro di me so che non oserà fare più niente.

Stefano non lo guarda neppure mentre osserva le ferite sulle sue nocche, dopo essersi rigirato verso la sua vittima con una mesta delusione in viso. BB sembra accorgersi di quello che è appena successo tra me e il mio ex, ma concentra la sua attenzione sulle parole di Lampo.

«So per certo che non lo farai. Non sei così pulito, Lampo. Lo sanno tutti qui.»

Lampo indietreggia, come accusando pesantemente il colpo appena inferto verbalmente. Si guarda attorno e nota che sono in molti a fissarlo compiaciuti, come a dire che il prof ha ragione e che andare dalla polizia per lui sarebbe come denunciare tutti i reati che ha accumulato dalla sua adolescenza fino ad adesso, senza che nessuno lo abbia costretto a farlo. Poi sorride lievemente, sdrammatizzando la tensione che si era andata a creare, e il breve silenzio che c'era, viene rotto da alcune risate nervose.

«Mara, rispondimi cara. Va tutto bene? Hai bisogno di andare in ospedale?»

Fisso la professoressa di arte davanti a me come se fosse appena sbucata dal nulla. Poi faccio mente locale e alla fine scuoto la testa meccanicamente.

La prima volta ti travolgeWhere stories live. Discover now