40 (parte 2)

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BB solleva lo sguardo titubante, quasi avesse paura di farlo oppure semplicemente non vorrebbe.

Giurerei di vedere le sue pupille dilatarsi mentre i suoi occhi incrociano quelli di Zara.

Adesso la odio. Sì, è odio quello che provo nei suoi confronti, quello che mi incoraggia a voltarmi e a urlarle di andare via, di non osare avvicinarsi a BB, perché non ha mai capito niente di lui, altrimenti non avrebbe insistito tanto per vederlo e lo avrebbe lasciato in pace.

Tuttavia, alla fine non lo faccio, non dico niente di tutto ciò e taccio. Non perché non ne abbia il coraggio, ma poiché mi rendo conto che io non sono poi così diversa da lei e che anche io non ho capito nulla. No, anzi, credo di non averci neanche provato, nonostante tutte le ricerche e quella maledetta sfida che mi sono imposta di vincere, non l'ho mai fatto veramente. O almeno, non ho mai percorso la strada giusta, quella che mi avrebbe dovuto far capire che stavo sbagliando tutto, che in fondo non mi sarebbe importato del suo passato, perché anche il mio non è un granché, eppure per la prima volta, proprio grazie a lui che mi ha fatto sentire davvero amata, ho creduto che tutto il dolore che ho vissuto non sarebbe contato più niente. E lo stesso poteva accadere con il suo, solo che ho rovinato tutto. Con la mia testardaggine e il mio egoismo, ho scelto di tradirlo e la cosa peggiore è che l'ho fatto usando il suo passato, usando Zara.

BB fa un passo indietro, ma sembra non riuscire a reggersi in piedi. Il suo sguardo è fisso davanti a sé, su quella donna che non dovrebbe trovarsi qui, che non si merita di essere qui.

«Bruno» ripete, ma questa volta il suo nome esce dolce dalla sua bocca e io provo un senso di gelosia che mi provoca una fitta allo stomaco.

Chi è lei per chiamarlo ancora con dolcezza? Avrebbe dovuto dimenticarsi di questo nome e andare avanti, non chiedermi di vederlo e presentarsi qui senza dire niente, ignorando i sentimenti del suo ex.

Mi decido a voltarmi e lo sguardo di Zara si sposta subito su di me stupito.

«Mara? Sei tu?» domanda, guardandomi da testa ai piedi con la bocca socchiusa, e per un attimo vedo crollare la sua compostezza e cede allo sgomento più assoluto.

«V-voi due...» non finisce la frase e i suoi occhi azzurri saettano senza sosta tra me e BB per un tempo che sembra interminabile. Infine lascia ricadere lungo il fianco il braccio della mano con cui ci stava indicando basita, e sospira.

«Dovevo immaginarlo» mormora e queste due parole sono ben peggiori di qualsiasi altra accusa o frase di stupore, poiché mi fanno pensare a quanto perderò da qui a breve.

Un amore così evidente, la prima volta di qualcosa di così travolgente, era tutto quello che ho sempre voluto, ma mai cercato. E adesso che l'ho trovato, sta andando tutto a rotoli.

Ignorando Zara, mi giro desolata verso BB, che ha capito tutto, già lo so. Mi guarda deluso e ferito o forse è la mia coscienza sporca che mi fa vedere tutto così maledettamente nero e spacciato.

I suoi occhi celesti sono lontani anni luce da me, nascosti da una patina di lacrime che scompare quando chiude gli occhi. E quando li riapre, sono posati su Zara con una freddezza disarmante.

«Che ci fai tu qui?» le chiede, gelido. Quasi non riconosco la durezza delle sue parole e adesso ho quasi paura del momento in cui verranno rivolte anche a me.

Vergogna, sensi di colpa, paura, tristezza, un cuore che non batte più e a pezzi... sono davvero queste le sensazioni che dovrebbe procurarti la vendetta? La cattiveria comporta sul serio tutto ciò? Se sì, perché il male esiste ancora?

Zara si irrigidisce e sposta il piede sinistro leggermente indietro, come se le parole di BB l'avessero trafitta con una freccia e lei stesse cercando di combattere il dolore e restare in piedi. Il suo sguardo è nuovamente stupito, ma capisco che è perché non si aspettava tanta durezza da parte del suo ex.

La prima volta ti travolgeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora