Capitolo 95- Ubriachi

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-Non possiamo fare null'altro se non andare a combatterlo- mi ritrovo a dire dopo una quantità di minuti imprecisa -Restare su questa nave equivale a morire, perché l'acqua sta entrando e la farà affondare, anche se non si in quanto tempo

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-Non possiamo fare null'altro se non andare a combatterlo- mi ritrovo a dire dopo una quantità di minuti imprecisa -Restare su questa nave equivale a morire, perché l'acqua sta entrando e la farà affondare, anche se non si in quanto tempo. Per sopravvivere dobbiamo andarcene-

-Sì, ma, andarcene come? La scialuppa non vi è più, non abbiamo niente per creare una zattera... Andiamo via a nuoto con il rischio che ci sia qualcosa nel mare? Come squali, mante velenose, piranha o comunque robe di questo genere?-

Vado a portare una mano alla bocca, cominciando a mordicchiarmi le unghie, ignorando inizialmente come i miei polpastrelli siano sporchi di sangue per poi notarlo di nuovo e fare una smorfia disgustata, lasciando il mio braccio cadere sul mio fianco con delicatezza, nonostante sia quello non ferito.

-Non lo so- rispondo, vagamente esasperata, o anche più che vagamente -Ma farei di tutto a questo punto pur di non restare chiusa in un guardaroba di un mezzo che sta per fare una tappa in direzione del centro dell'oceano.-

Coleen annuisce appena, apparendo parecchio incerta per i primi secondi, poi cambia espressione e mi guarda con l'aria di un cucciolo bastonato, quasi giocherellando con l'orlo della manica della camicia bianca piratesca piena zeppa di pizzo, particolarmente lunga e larga, con cui si è cambiata lei stessa - anche perché la sua felpa rosa era stata rovinata dall'essere e quindi in precedenza, dopo avermi avvolto la stoffa attorno alla ferita, si era messa a rovistare per cercare qualcosa di ricambio. Me ne ha data una nuova anche a me, perché la mia era bucata: anche questa è una camicia, ma fortunatamente priva di tutti quei decori fin troppo frù frù-.

-Cosa?- le chiedo, sperando che smetta di fissarmi con quegli occhioni viola che, santo il creato, sono troppo adorabili per poterle dire di no o in generale per chiederle di smetterla direttamente.

-Tu non puoi combattere- mi risponde, sempre tenendo il broncio -Sei già ferita e non sembra che i tagli stiano migliorando molto, anzi, quella sfumatura viola...-

-Vuoi affrontarlo tu, allora?- chiedo, forse un po' stizzita dalla ovvietà del suo commento... Un po' troppo stizzita, cosa di cui me ne rendo immediatamente conto dall'aria estremamente desolata, persa e parecchio addolorata della rosa -Scusa. Non volevo essere così burbera e risponderti male.-

-N...no, hai ragione. Forse... Forse dovrei? Combattere io, intendo- azzarda, andando a stringere la padella tra le mani come se fosse questione di vita o di morte, cosa che effettivamente è e non posso negarglielo affatto.

Scuoto la testa, disapprovando all'istante l'idea -Avevi preso una storta alla gamba, giusto? Zoppicare mentre ti batti contro un coso come quello non penso sia il massimo. Un po' come andare ubriachi ad uno scontro, sei in palese svantaggio e potresti finire al tappeto fin troppo velocemente-

-No, immagino che non lo sia e che anche non essendo in svantaggio riuscirei a farmi buttare a terra in quattro e quattr'otto, anche perché non credo di avere proprio la stoffa per questo genere di cose, però... Aspetta- lei aggrotta la fronte appena appena, spalancando poi gli occhi al punto tale che non mi meraviglierei se essi le uscissero dalle orbite o cose del genere -Ubriachi?-

-Uh... Sì? Ubriachi - dico di nuovo, stringendomi nelle spalle e tornando a fissarla, inclinando la testa verso sinistra - Ho detto qualcosa di sbagliato?-

Sono alquanto confusa dalla sua reazione, non ho idea del perché abbia fatto un espressione così solo per un simile termine.

Per un istante mi chiedo se sappia il significato del termine, ma metto da parte la domanda, anche perché dubito che qualcuno non ne sia a conoscenza.

Passo dunque a provare ad ipotizzare altro, ma non mi viene proprio nulla in mente, nulla che possa averla fatta reagire in una simile maniera, un fatto che mi rende ancora più confusa e persa.

-Ubriachi... Ubriachi...- borbotta, come se stesse delirando, per poi battere le palpebre diverse volte - I barili! - esclama, abbassando poi la voce di netto da sola, rendendosi conto di aver utilizzato un volume un po' troppo alto nel suo parlare - I barili che abbiamo trovato all'inizio, quando abbiamo attraversato la porta!- 

Mi illumino leggermente, vedendo come l'immagine della scena che mi lampeggia nei pensieri, capendo finalmente quale sia il suo obiettivo e la motivazione della sua espressione bizzarra -Possiamo utilizzarne due e gettarci in mare dentro essi-

Lei annuisce varie volte in tutta fretta, lo sguardo che luccica di ritrovato entusiasmo ed un sorriso lieve che le percorre le labbra.

Mi viene istintivo sorridere di rimando.

-Okay.- mi ritrovo a dire a mezza voce - Okay.- ripeto ancora, cercando di pulire la mente e di ragionare in fretta - Tu torna dai barili, li controlli cautamente, sperando che non esplodano o robe del genere. Prendi due vuoti. Se sono pieni, li svuoti in fretta, chissene frega se fai casino... Anzi, se puoi, ad un certo punto, cerca di farne... basta che li svuoti e li porti su più in fretta che puoi. Io mi scontrerò con quel tizio, sperando di avere un suo attimo di distrazione a causa del rumore. Cercherò di stenderlo, basta che lo rimanga per il tempo necessario in cui noi ci gettiamo in acqua ed entriamo nei barili. -

-Ti... Ti affido la padella, allora- dice Coleen con tono serio, allungandomi lo stravagante oggetto che, effettivamente sembra avere almeno un po' di risultati in questo campo, ricordandomi vagamente lo scenario di cavalieri in battaglia per la sicurezza e l'onore del proprio re.

La rosa è davvero seria, come mai la ho vista ed ha anche parecchia determinazione inscritta nei lineamenti, al punto tale che proprio si vede che darà il massimo per fare ciò che ho detto con tutto l'impegno possibile immaginabile.

Questo mon cambia però il fatto che la scena generale mi strappi una mezza risatina, risatina che trattengo a fatica, lanciando un colpo di tosse, afferrando lo strumento da cucina ed agitandolo appena, quasi per testarlo.

"Okay. Speriamo di avere risultati, questa volta. E che i barili ci siano invece di essere spariti a loro volta, perché in quel caso saremo al punto di partenza"

 E che i barili ci siano invece di essere spariti a loro volta, perché in quel caso saremo al punto di partenza"

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Ventiquattr'ore 2- SinsWhere stories live. Discover now