Capitolo 21- Lo So

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La doccia è un toccasana : l'acqua mi scorre addosso e mi rilassa, il suo calore tiepido mi avvolge i sensi in una specie di abbraccio liquido e io mi abbandono ad esso, sospirando di soddisfazione

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La doccia è un toccasana : l'acqua mi scorre addosso e mi rilassa, il suo calore tiepido mi avvolge i sensi in una specie di abbraccio liquido e io mi abbandono ad esso, sospirando di soddisfazione.

È come se tutto il peso, la tensione ed il nervosismo avuto in precedenza stesse scivolando via nello scarico, liberandomi.

Strofino dunque il doccia schiuma sulla mia pelle, non potendo non osservare ancora una volta i segni che mi decorano l'interno delle braccia, cercando di capire come esattamente io possa essermele fatte, studiandole nella loro dimensione e larghezza.

Non sono molto profonde, la maggior parte sono solo dei graffi e poco di più, altri invece sono leggermente più evidenziate... Ma già bianche, quindi devono essere chiuse da un po'.

E dalla posizione mi sanno più da autoinflitte, ma non capisco perché dovrei ferirmi da sola.

"Ci sono già troppi misteri nell'aria. Non sono sicura di voler fronteggiarne un altro, ma qualcosa mi dice che devo farlo per certi versi. Devo comprendere più cose di me, altrimenti non comprenderò mai e poi mai chi sono io davvero e cosa ci faccio qui di preciso "

Pensando ciò, lascio che il liquido trasparente torni ad inzupparmi dalla testa ai piedi, così da poter scivolare fuori in completo silenzio ed iniziare ad asciugarmi con tranquillità, rivestendomi con la felpa blu ed i jeans.

L'unica cosa che mi da i nervi è il reggiseno, il quale ha il ferretto ed è forse un po' troppo stretto, tanto che fatico ad allacciarlo, ma dopo esservi riuscita, non ci sono problemi.

Mi caccio sulla testa l'asciugamano, così da poter scacciare le gocce ballerine e rispettose che vanno ad inzuppare parzialmente il collo e le spalle della felpa.

"Sono l'unica ad aver già concluso, sembra" penso, sentendo l'acqua andare in ciascun riquadro eccetto appunto il mio, nel mentre che faccio qualche passo in mezzo, recuperando poco dopo la radiolina, le cuffie ed il choker, mettendo le prime due cose nelle tasche davanti della felpa ed allacciando poi l'ultima attorno al mio collo in fretta e furia.

E vestita, dunque, esco dal bagno, raggiungendo la sala e trovandoci Dylan, Irvin e Lennox da una parte, mentre Valentine ed Oliver sono dall'altra.

Io mi dirigo dai ragazzi della mia squadra, i quali sono seduti sulle sedie.

-... Davvero belli- sento dire all'albino - Inquietanti, un po'... Ma davvero belli e ben realizzati,  nonostante tutto. Non come quelle schifezze astratte. Deve essersene occupato un artista serio, perché l'affresco devi farlo in breve, altrimenti si secca subito e non si può modificare nulla. Quindi è probabile che chi ci abbia presi abbia davvero del talento artistico. E credo sia più di una persona ad averlo fatto. Anzi, sono sicuro che sia più di una persona ad averci presi tutti. Magari uno alla volta, dopotutto non sappiamo nulla di quello che ci è accaduto prima, quindi come facciamo a sapere della tempistica generale? Non me abbiamo idea-

Oliver fa una smorfia, ma annuisce - Ed appunto, dobbiamo risolvere la questione della filastrocca- una pausa - Per farlo, dovremmo conoscerci un po' di più tra di noi.-

-Una cosa parecchio complicata con questo clima e tutti i dettagli della situazione... Ma, sì.-

-Se provassimo a diventare amici... Forse il traditore diventerebbe più facile da scovare. Qualunque siano le sue motivazioni per essere dalla parte dei rapitori, l'unione fa la forza e un unica persona contro nove non può fare molto - mi ritrovo a dire, attirando lo sguardo dei due ragazzi.

-Sempre che ce ne sia solo uno. Si parla anche del domatore. Quest'ultimo potrebbe essere perfino peggio del camaleonte.- fa Valentine, guardando poi le sue stesse mani e tacendo, sospirando e sbuffando un poco, per poi spostarsi una ciocca di capelli con una mano.

- Il fatto è... Che guardandoci tutti, non mi viene minimamente da dire che ci sia qualcuno del genere. Che vi sia qualcuno che vuole davvero farci fuori. Alcuni mi sembrano più che altro strani, ma io stesso devo apparire bizzarro ai vostri occhi.-

"Più che bizzarro, mi sembri quasi anormale nella tua intelligenza."

-Al momento mi viene da pensare che... - fa una pausa - Coleen sia gola, Irvin sia pigrizia e Dylan ira... Perlopiù sospetto che Anjelica sia lussuria, ma chi lo sa? Potrebbero essere chissà che altro. Potrebbe esserci qualcuno che si finge un peccato capitale per non sembrare appunto inganno o il domatore.-

Valuto i quattro peccati capitali e le quattro persone: in effetti ci starebbero, ma questo significherebbe che tra me, Valentine, Oliver, Lennox e Mob c'è sicuramente il duetto pericoloso.

Ciò mi fa agitare abbastanza, ma vado subito a stringere la radiolina: non è detto che sia così, lo ha detto lui stesso, quindi non devo partire in quarta con il panico.

-So di essere intelligente. Lo so. È come una vocina interiore che me lo dice e che mi suggerisce che devo pensare di più, che posso arrivare a qualsiasi cosa se lo voglio. Ma proprio questo mi fa sentire stressato da impazzire, perché se poi qualcuno muore davvero e non ho compreso in tempo, penso che... Per un certo senso sarà sicuramente colpa mia. Perché dopotutto avrei potuto arrivarci, ma non ci sono giunto. -

Io ed Oliver ci guardiamo a vicenda, tornando poi ad osservare l'albino.

-Non penso sarebbe colpa tua- intervengo io di nuovo -A meno che non sei tu ad uccidere, non è colpa tua. Si potrebbe di certo giudicare un fallimento come tipo di ragionamento, ma non è che sia davvero colpa tua. È questo posto... E il suo giocare con noi, il suo farci sentire in una trappola e cercare allo stesso tempo di farci percepire a nostro agio che disturba... -

Valentine mi fissa dritta negli occhi e per il primo istante durante tutto questo procedere, riesco a leggere parzialmente un emozione in essi.

Lui sta zitto, ma qualcosa mi dice che mi sta ringraziando e quindi gli sorrido.

Aleggia dunque qualche secondo di silenzio, questo prima che la voce di Oliver vada a spaccarlo totalmente, portando sia me che Valentine a fissarlo con totale shock.

-Ragazzi - dice a mezzo tono - Il domatore credo di essere io-

-Ragazzi - dice a mezzo tono - Il domatore credo di essere io-

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Ventiquattr'ore 2- SinsWhere stories live. Discover now