Capitolo 28- Smile

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-Tutti noi abbiamo già fatto- faccio, arrabbiata, battendo il piede a terra a ripetizione, agitando la testa - Abbiamo tutti gli avatar crocettati, dannazione! Sono solo loro due che mancano! Non possiamo dire la parola dell'impiccato solo perché ...

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-Tutti noi abbiamo già fatto- faccio, arrabbiata, battendo il piede a terra a ripetizione, agitando la testa - Abbiamo tutti gli avatar crocettati, dannazione! Sono solo loro due che mancano! Non possiamo dire la parola dell'impiccato solo perché quell'oca non vuole più giocare ed è stata seguita, cosa che ci fa rimanere senza due giocatori! Io a questa gliene dico quattro-

-Faresti bene, ma dubito che gliene fregherebbe qualcosa- ribatte Bethany, avvicinandosi - Quella sarebbe capace di uscirsene con delle frasi da offesa e dire 'beh, vi arrangiate voi' come se non vi fosse in mezzo anche lei in tutta questa storia-

-E la discussione, cosa altrettanto ovvia, porterebbe la rabbia del suo spasimante- aggiungo poi, alzando una mano e sventolandola in aria, per poi appoggiarla al petto -Le basterebbero due occhioni, un movimento di fianchi e poco più per metterlo in scena a darle protezione. E nel frattempo ci rimettiamo tutti noi perché abbiamo una ragazza del genere in squadra. Stupendo-

Nel frattempo che noi parliamo, Mob, Lennox ed Irvin sono alla porta e stanno battendo le mani su di essa per provare a convincere Anjelica ad uscire e concludere la cosa.

Fallendo, ovviamente, poiché lei non si sposta e dice, dalla cucina, che né lei né Dylan usciranno.

Dice tutto da sola, lui probabilmente concorda solo per suo volere, ma nel frattempo hanno bloccato la porta.

"Ho voglia di mollare un pugno a lei, dritto nei denti... ed uno schiaffo a lui. Sul serio. "

-Io vorrei provare comunque a dire le parole seguenti, non so perché ma ho una brutta sensazione... - fa Valentine, mettendomisi affianco - Anche perché credo di averla decifrata per quanto ho studiato le lettere segnate sullo schermo-

-Ma abbiamo tutti le X sugli avatar. Anche io ho una brutto presentimento, ma ne ho perfino uno peggiore nel caso in cui tu provassi- dico, facendo una lieve smorfia, andando a stringere la radiolina nella mano, per poi osservare tutti gli altri -Penso che nessuno dovrebbe dirla, aspettiamo che loro escano e li obblighiamo a finire il round-

-E se ci fosse un quinto round? Ed un sesto? Se continuassero a portarcene di nuovi fino all'ora di pranzo o fino a che ci sarà un termine così incomprensibile da non poter essere decifrato proprio? - domanda Mob con tono sconfitto - Non credo che finisca bene in ogni caso. Quella tipa ed il suo atteggiamento hanno solo accelerato il processo, probabilmente-

Serro le labbra, sentendo l'ansia che prende il sopravvento prepotentemente, al punto tale che tiro fuori la mia stessa radiolina dalla tasca e la stringo con entrambe le mani.

Valentine mi osserva: nonostante la situazione continua ad essere calmo... Vorrei poter essere tranquilla come lui, ad essere sincera.

-Cos'è?- chiede lui, indicando l'oggetto che stringo a più non posso, battendo le palpebre un paio di volte, forse per mettere a fuoco - Una radio?-

Annuisco appena - Non la uso molto per ascoltare. Solo ieri notte mi sono messa a sentire la musica da essa... Mi rilassa o mi da forza quando sento di star per cedere. La ho trovata nella mia stessa stanza al risveglio e... Non mi sono mai separata da essa se non alle docce da allora-

-È un... Ancora, quindi?- chiede- Ti tiene ancorata alla lucidità?-

-Sì... Non so come mi sentirei se la perdessi- dico, aumentando la presa su di essa ed appoggiandomela sul petto - È dal mio stesso risveglio che sento di essere costantemente sul punto di esplosione senza avere la più pallida idea del motivo, come se dentro di me stessi covando cose di cui non so neppure la sostanza... E questo oggetto... Questo piccolo oggetto... Mi frena ogni singola volta, come un paracadute -

Lui apre e chiude bocca, poi fa un cenno col capo, come per dire che ha capito.

-Lo terrai- dice soltanto, con un tono tale da farmi accigliare abbastanza, vedendolo andare poi a guardare Oliver e gli altri con aria pensierosa.

-Io inizio a sentirmi in ansia...- interviene di colpo la rosa, andando ad allungare una mano verso lo schermo - Non vi sembra che stia diventando man mano più bianco?- la sua voce diventa quasi soffocata a tale commento.

Lascio cadere lo sguardo su di esso, deglutendo a fatica quando, proprio come ha detto Coleen, noto come stia man mano schiarendosi, tanto che mi fa rabbrividire.

-Forse dovremmo davvero provare a dire la parola lo stesso- asserisce Lennox con tono alquanto agitato -O urlare contro a quei due di uscire ancora -

-Mi sa... Che è troppo tardi- fa invece Mob.

Ed infatti non ha torto, i segni sullo schermo spariscono e lasciano che quest'ultimo diventi candido come la neve.

O almeno, lo diventa fino al punto tale che compare quello che sembra una stupida emoticon da 'smile', la quale riesce comunque ad apparire inquietante in tutti i sensi ai miei occhi.

Solo in quel momento i due piccioncini decidono finalmente di uscire dalla porta... Lei ridacchiando, perlopiù, questo prima di notare lo schermo e domandare un fastidiosissimo ed insopportabile - Che avete fatto? Siete riusciti a concludere, quindi?- che mi fa ballare i pugni per quanto mi tremano di rabbia.

"Voglio mollarle ben più di un pugno. Decisamente ben più di uno" penso ancora, lanciandole un occhiata molto, molto arrabbiata, sperando che percepisca tutta l'ira che mi si sta agitando al centro del petto, come un serpente viscido che ruota in esso ad un ritmo lento, ma estremamente possessivo nelle sue posizioni.

-Vai al diavolo- sputo a bassa voce, ma con un tono abbastanza alto in ogni caso a farmi udire dalla coppietta -Quello di certo non è il simbolo della conclusione della maledetta partita.-

Lei mi guarda in maniera torva, senza parlare, io ricambio con tutto il fervore ed il disprezzo possibile, tanto che, probabilmente, se le occhiate potessero uccidere, Anjelica sarebbe già, in maniera più che palese, schiattata nel peggiore dei modi.

Lo smile rimane sullo schermo per diversi secondi, poi sparisce, venendo scambiato con quella che sembra una ruota della fortuna che mostra tutte le nostre facce, posizionate su una frazione del cerchio ciascuna.

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Ventiquattr'ore 2- SinsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora