Capitolo 107- Labbra

7 4 5
                                    

-Sono contento che tu sia venuta- aveva detto James con voce morbida, gli occhi scuri che mi fissavano -Volevo complimentarmi per gli ennesimi progressi che hai fatto negli ultimi mesi

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

-Sono contento che tu sia venuta- aveva detto James con voce morbida, gli occhi scuri che mi fissavano -Volevo complimentarmi per gli ennesimi progressi che hai fatto negli ultimi mesi. Quando danzi sembri in un mondo tutto tuo e si nota tutto il tuo impegno-

Quasi mi sciolsi sul posto -La ringrazio- dissi in un filo di voce.

"Guardami" disse una vocina nella mia testa "Guardami sempre. Faccio tutto per te"

-Vorrei darti una nuova parte. Come protagonista, ovviamente.- sorrise e io ricambiai. Una sua mano andò ad appoggiarsi alla mia spalla.

Il contatto delle sue dita su di essa quasi mi bruciò la pelle. Era calda, molto calda.

Volevo mi toccasse di più. Che mi accarezzasse. Che mi trattasse come la sua principessa.

-... Sempre che tu voglia, ovviamente. Perché sei comunque impegnata con il balletto che stai facendo con le tue compagne. Questa sarebbe una nuova coreografia e saresti circondata da adulti, a danzare in un teatro molto più importante, ma che ti butterebbe addosso molte più tensioni.-

-Va benissimo- dissi -Voglio migliorare ancora di più ed ho molto da imparare. Essere circondata da esperti potrebbe aiutarmi.-

James fece un cenno di capo, sempre sorridendo. La sua mano scese leggermente, sfiorandomi il braccio.

Farfalle presero ad agitarsi nel mio stomaco, quasi fossero impazzite. Cercavano di uscirne, battendo le ali rapidamente e creando piccoli turbini caldi nel mio corpo, i quali salivano e scendevano a ripetizione.

-Perfetto.- inclinò la testa, i suoi occhi che non si staccavano dai miei -L'opera in cui dovresti ballare è 'Raymonda' di Marius Petipa. Puoi intanto trovarne video online, ma per il resto, mi piacerebbe istruirti personalmente in un giorno di prove staccato da quelli con le altre.-

Personalmente. Saremmo stati da soli.

Mi avrebbe istruita lui. Mi avrebbe toccata per aggiustare la mia postura, fissata nel mentre che avrei seguito le sue istruzioni. Forse avrebbe addirittura ballato in coppia con me, se Raymonda era un balletto romantico.

Gioia prese a ruggirmi nel petto, mentre il sangue mi saliva tutto nelle guance.

Per istinto mi avvicinai ancora di più a lui, percependo il suo calore corporeo, quasi come un aurea accogliente da cui mi sarebbe piaciuto essere totalmente avvolta.

-Ne sarei onorata- asserii, battendo le ciglia un paio di volte, sperando che mantenesse la concentrazione su di essi, passando poi una mano tra le mie ciocche di capelli, spostandola dietro all'orecchio -Che giorni della settimana e a che orario?-

-Pensavo i venerdì alle quattro, ma se dovessero esserci problemi, posso anche cambi...-

-Sono libera a quell'ora- lo interruppi, raggiante, senza neppure rendermene conto. Lui rise.

Ventiquattr'ore 2- SinsWhere stories live. Discover now