Capitolo 109- Balena

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Sia Mob che Anjelica si riprendono, seppur lentamente.

Il primo si rende conto di come si siano drasticamente avvicinati al centro della bocca di quel qualcosa, tanto che non vi sono più la serie di denti, che sono dietro di loro, come una barriera, ma vi è l'entrata. La gola è ben visibile e sembra quasi una grotta scura. È a dir poco terrificante.

Mob sente i brividi rizzargli tutti i capelli sul corpo.

La seconda invece si rialza in piedi, senza dire una parola. La sua espressione spaventata non è cambiata, ma vi è oltretutto della pesante confusione ed un senso di perdita che la fa apparire come una bambina.

Se fossero stati capaci di vedere la situazione dall'alto, avrebbero realizzato che la gigantesca creatura a cui stanno entrando in bocca è una balena. Non una balena normale, contando la sua grandezza, il fatto che abbia delle squame quasi quadrate che ne coprono il corpo, simili a quelle di un drago, uno strano fatto per un cetaceo, che abbia proprio dei denti, quando in teoria hanno dei fanoni... e la quantità decisamente innaturale di occhi che ha, sparsi in vari punti del muso. È però pur sempre una balena.

Ma nessuno dei due riesce a vederla e quindi non riesce ad identificarla. Non che sarebbe stato così importante.

Dopotutto è una bestia da cui stanno per essere divorati, la specie precisa è un dettaglio insignificante rispetto alla palese vicinanza con la morte, che sembra soffiare sul loro collo insieme all'aria fredda.

-Cosa facciamo adesso?!- si ritrova nuovamente a gridare Anjelica, recuperando la sua voce, seppur questa suoni acuta e strozzata. Proprio come quando aveva provato a rispondere a sua madre. -Non avevi detto che ti saresti fatta venire un idea?-

-Non lo so!- ribatte urlando Mob, la testa che scatta in direzione della ragazza, incrociando il suo sguardo solo per un paio di istanti -Ho provato a pensare a qualcosa, ma non abbiamo nulla a disposizione!-

Anjelica boccheggia, agitando poi la testa a destra e manca. Vorrebbe poter rispondere diversamente. Vorrebbe non doverlo ammettere a sé stessa, ma si rende conto fin troppo rapidamente che Mob non ha torto.

La frase "Non voglio morire..." si ripete più e più volte nella sua mente, come un mantra soffocante che le strappa via l'ossigeno. Eppure non vi è davvero nulla che possano fare.

Il suo stomaco inizia a piegarsi su se stesso, stringendosi fino a farle sentire la nausea salire in gola. Le ricorda il giorno precedente, quando le cadeva lo sterco ed il sangue addosso. Ed il ricordarlo non la aiuta, dipingendo il suo volto di varie sfumature verdastre.

Il pezzo di ghiaccio, comunque, continua a muoversi, spostato fin troppo velocemente. Se ci si concentra, si può vedere, nel buio della bocca della balena, il gargarozzo circondato da delle navi quasi intere, ma prive di ospiti.

Di persone ci sono solo loro e seppur la vicinanza, non sono ancora entrati in definitivo. Una cosa che però non migliora il loro umore di una virgola... Non ci sono troppo lontani, dopotutto.

Ed infatti non ci vuole molto a finirci dentro, oltrepassando quel limite che si nota al cento percento solo in lontananza, gettando i due sulla lingua ed in direzione dell'esofago.

Nell'entrare, si avvicinano visibilmente ad una delle tante barche.

-Dovremmo provare a saltare- interviene Mob

-Cosa?- Anjelica lo guarda, strabuzzando gli occhi, tanto che sembrano per starle per uscire dalle orbite.

-Dovremmo provare a saltare!- ripete, stavolta con più decisione -Il ghiaccio potrebbe cederci sotto in breve. E magari vi sono dei remi sulla barca.-

-Sì, ma così rischiamo di crollare in acqua!- sbotta, le gambe che le tremano, come le sue stesse braccia, le quali vanno ad afferrare le maniche della sua stessa felpa rossa.

-Sempre meglio caderci adesso che è solo acqua. Dopo sarebbero i succhi gastrici ed il ghiaccio reggerà due, tre minuti, se non meno!- Mob, mentre dice questo, già si sporge sul bordo, piegando le ginocchia e preparandosi per il salto.

La barca a cui sta puntando di preciso è in movimento a sua volta. Scorre molto velocemente, ma Mob è sicuro di poter raggiungerlo se si impegna, prendendo magari la rincorsa, breve o meno.

La frase da lui detta porta Anjelica a deglutire a fatica, battendo le palpebre a ripetizione. Realizza in ritardo che Mob si sta già mettendo in moto.

-Hey! No, aspetta!- finisce con il gridare, vedendolo effettivamente spiccare un balzo e facendo tremare tutta la base di ghiaccio, portandola a perdere l'equilibrio e a ritrovarsi con il sedere per terra. Anjelica impreca.

Mob raggiunge la barca. Il mezzo gli trema sotto, quasi ribaltandosi, ma rimane comunque stabile, così da evitare che finisca in acqua. Ciò gli strappa un sospiro di sollievo.

Si gira poi in direzione della castana, che si è rimessa in piedi, ma non si azzarda a tentare nulla, tremando come una foglia.

-Muoviti!- grida a pieni polmoni, guardando poi la barca. Non ci sono buchi. Non vi sono nemmeno dei remi, purtroppo, ma meglio di niente.

Anjelica, bianca come un lenzuolo, si morde le labbra. L'acqua continua a scorrere forte al di sotto di lei, perfino più forte contando che è diminuito il peso.

Passa un secondo. Poi un altro.

Mc Rose si getta, saltando e chiudendo gli occhi per non guardare. Sa che dovrebbe tenere conto della direzione e della destinazione, ma tutta la sua sicurezza è sparita come una nuvola di fumo. Tenere gli occhi aperti poteva solo significare tentennare sul posto.

Il suo corpo, abituato alla danza, le permette di spiccare il salto necessario per atterrare a sua volta sulla barca. Certo, si scontra in parte con Mob, ma per una volta non si lamenta. Non si fa sfuggire nemmeno un verso.

La barca trema di nuovo, ma rimane solida. Il pezzo di ghiaccio con sopra l'igloo invece finisce con il cambiare leggermente rotta, continuando però ad avanzare fino a che non si schianta contro una vela mezza affondata, distruggendosi.

Gli occhi di Mob prendono a sezionare il luogo, cercando qualcosa, qualsiasi cosa che potesse aiutarli a fare retromarcia in un modo o nell'altro. Le figure delle navi mezze distrutte sono però tutto quello che trova ed ognuna di esse avanza senza alcun modo che permetta loro di fermarsi.

Ignorate come i capelli di Mob sono tagliati

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Ignorate come i capelli di Mob sono tagliati. È abbastanza deprimente da vedere. Magari prima o poi ho voglia di mettermi a disegnarglieli per sistemarlo, ma quel momento non è oggi. Dall'altro lato sarebbe stato perfino peggio, credetemi.

Siamo tornati a sfidare la sfiga della domenica btw.

Killian





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