Capitolo 7- Check

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Bethany ha la schiena appoggiata al muretto basso, quello che nasconde perfettamente da tutto e tutti, al centro tra la base e le ricariche.

Può sentire il suo stesso battito cardiaco nelle tempie, ma si sforza duramente di non tenerci troppo conto, preferendo piuttosto afferrare ossigeno ed andare a premere il tasto rosso.

-Quattro, qualcuno nelle vicinanze?- chiede in un sussurro, sentendo una goccia di sudore percorrere il suo collo, scendendo al di sotto degli abiti.

"Dannazione, quanto caldo c'è qui dentro? Mi sembra di soffocare"

-Negativo- dice il nominato con tono altrettanto basso, il quale, in ogni caso, fu udito e servì a sollevare un lieve sospiro da sua parte, non comunque abbastanza da impedire al suo battito cardiaco di procedere a tale ritmo e tale forza da farle sembrare che il muscolo le stia per uscire dal petto, il tutto accompagnato da una tensione che quasi la secca sul colpo.

Bethany udisce un bip e fa una lieve smorfia di fastidio, ma non dice nulla, ovviamente, perche dovrebbe... rimane lì e basta, alzando la testa quando può, ingoiando la saliva a fatica mentre osserva il timer delle due ore che procede.

Se ne sta ancora lì, immobile, sentendo il suo stesso respirare, il quale le sembra troppo rumoroso a tratti, ma che sa che non lo è: il suo cervello le sta giocando scherzi, nulla di più, nulla di meno.

Passano esattamente otto minuti prima che una voce provenga nuovamente dal registratore.

-R3-

Bethany si tira su leggermente, imbraccia bene il fucile, si allontana leggermente per scontrare la schiena con il muro e per avere dunque il giusto grado ed accendendo il mirino, dopo aver individuato l'avversario, seguendo la direzione data, vedendolo in avvicinamento, spara.

Il colpo centra il bersaglio, testimone il cambio di colore da rosso a bianco.

Ritorna ad appiattirsi in completo silenzio contro la parte precisa da cui si è brevemente spostata.

Osserva nuovamente il fucile: cento punti per quell'unico colpo.

-Check- sussurra una volta premuto il tasto, riuscendo a raggiungere il tono più basso possibile.

-R9- fa di nuovo una voce dal registratore

Stavolta Bethany non si muove, semplicemente aspetta, le labbra serrate, gli occhi celesti che fissano in un punto imprecisato del muro.

-Check- giunge come risposta, ancora, cosa che la fa rilassare visibilmente per un istante solo, anche perché subito dopo torna ad irrigidirsi, sentendo il suo respiro bloccarlesi nei polmoni.

-R5. R8. -

"La più difficile" pensa immediatamente una volta dopo aver sentito la prima, tornando contro il muro, stringendo poi le palpebre per focalizzare l'avversario, riuscendoci solo dopo un paio di secondi e quindi prendendo la mira.

Il fucile le trema tra le dita bagnate dal sudore: dopo tre tentativi, centra il nemico.

-Check- risponde lei di nuovo, poco dopo quello risposto da colui che ha colpito ad R8.

-Cinque, tutto apposto?- chiede qualcuno.

Si sente un altro bip, sempre breve, come la prima volta.

Oltre a quello non giunge risposta vocale.

-R3, R4, R23-

"Tutti per me. Okay"

La castana sente la tensione alla bocca dello stomaco che la tormenta vistosamente, ma prende ancora la mira.

Riesce a colpire R4 ed R3 praticamente di fila, R23 invece no, perché è ancora in una fase sbagliata, quindi deve aspettare... E mentre aspetta, ne approfitta per sparare ad R4 ancora, poiché nonostante lo abbia già colpito, invece di indietreggiare, avanza e diventa R5, risultando troppo vicino per i suoi gusti.

"Se arrivasse ad R6, probabilmente si ritroverebbe direttamente davanti a Quattro... E così la nostra strategia andrebbe totalmente al diavolo!"

Fortunatamente Uno esce allo scoperto, poiché scivola al di fuori dalla ricarica e si permette di correre direttamente addosso ad R5, guadagnando il tempo adatto per fare riavviare il mirino e per farle sparare tutti i tre nemici, i quali sono costretti a spostarsi in fretta, poiché lei non si fa problemi ad usare tutte le munizioni che le vengono a disposizione per cercare di allontanarli, tornando poi in fretta alla ricarica per riprendere le armi e le vite perse nel processo.

-Check- dice tre volte Uno, portando nuovo silenzio.

Bethany per certi versi la ringrazia mentalmente, mentre per altri suda freddo, poiché, davvero, se Quattro fosse stato visto, nella sua posizione, avrebbero dovuto aprire il secondo piano senza l'avvertimento... E ciò significherebbe rendere tutto più caotico, come allo stesso tempo equivarrebbe a rischiare di mettere nei guai Cinque.

-R87- dice Quattro, sempre nel suo tono sussurrato, seguito parzialmente da un suo respirare che si incide nella registrazione.

-Check- risponde Due, dalla sua posizione alla base non deve aver avuto troppi problemi a prendere il nemico, anche perché si stava spostando sulla sua esatta linea di azione, sperando di arrivare dritto per dritto all'obiettivo per mettere fine al gioco.

Ma ovviamente, l'avversario non ha ottenuto alcun risultato, venendo colpito non una volta, ma ben cinque volte, tutte andate perfettamente a segno, cosa che lo costringe a spostarsi subito da lì per non perdere ancora più vite.

Bethany lancia di nuovo uno sguardo all'orario.

Sono passati trentacinque minuti dall'inizio ed ancora niente di concreto da Cinque, ma è tutto okay, in un certo senso se lo aspetta che ci voglia un altro po'.

E come se per certi versi lo avesse richiamato a sé, sorge un ennesimo bip.

Sempre uno e basta, sempre corto e non pericolosamente assordante, ma comunque capace di mettere nervosismo e speranza che presto passi da un solo bip a di più di fila... E poi al suono della tromba o a qualsiasi cosa che possa annunciare la fine del Laser Game.

-R3, R987-

Colpisce R3 senza troppe cerimonie, annunciandolo e si agita leggermente perché a quanto pare il nemico di Due si è messo a correre.

Ci impiega dodici colpi per farlo ripiegare: il membro della squadra rossa si è quasi suicidato - quasi, poiché appunto può tornare facilmente al recupero e riprendere tutte le vite e quindi riprovare - solo per vedere se riusciva comunque in tempo a raggiungere la base.

La cosa che fa sudare freddo Beth era che ci era arrivato molto, troppo vicino, soprattutto per quel maledetto 7.

La cosa che fa sudare freddo Beth era che ci era arrivato molto, troppo vicino, soprattutto per quel maledetto 7

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Quante persone hanno compreso che metodo questa squadra sta utilizzando? UwU





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