Capitolo 9

226 50 395
                                    


«Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno 

è esserci seduto accanto e sapere che non l'avrai mai».

Gabriel Garcia Marquez

***


«Sempre intenzionata a farmi guardare Cenerentola?» chiese Alex, prima di bere un sorso di birra direttamente dalla bottiglia in vetro, gelata, che teneva in mano.

«Certo che sì! Ormai è deciso!» ribatté Vivian, concentrata a sminuzzare dei pomodorini su un tagliere in legno con un coltello da una lama, esageratamente, affilata.

«Ormai l'hai deciso, vorrai dire!» la rimbeccò Alex guardandola con uno sguardo quasi adorante. Erano passati solo due giorni da quel momento romantico nel capanno di caccia, ma sembrava quasi che non fosse mai accaduto.

Come se quel momento si fosse fossilizzato in quel tempo e in quel luogo.

Come se fosse stato solo una piccola parentesi, aperta e chiusa lì, della loro singolare relazione.

Fuori da lì Vivian era tornata la solita Vivian, dolce, gentile, affettuosa, ma come amica era entrata e come amica era uscita; e adesso, a due giorni di distanza, era intenta a preparare la cena nella sua cucina.

Indossava degli abiti comodi, leggings scuri, dei calzettoni grigi che le arrivavano fino ai polpacci, una maglia leggera, chiara e attillata che fasciava le sue forme, un grembiule a fiorellini colorati e uno chignon spettinato completavano il quadro ed Alex non riusciva a non pensare a quanto fosse sensuale anche così.

«Arrivare a quarant'anni senza aver visto Cenerentola è sacrilego!» lo canzonò Vivian.

«Ehi, ehi! Calma! Manca ancora qualche anno agli "anta"!» rispose lui mettendo le mani avanti.

«Mi spiace dovertelo dire, ma due anni passeranno in un soffio! E non posso permettere che tu ci arrivi senza aver visto un grande classico!» ribatté Vivian voltandosi a guardarlo e facendogli una piccola smorfia.

«Va bene, mi arrendo!» disse lui in tono sconfitto.

«Beh, non hai alternative! O quello o niente!» rispose Vivian.

«Sei così severa anche con i tuoi alunni?» chiese lui.

«Oh, no! Con loro sono molto più... amorevole, direi... – mentre pronunciava quelle parole, un dolce sorriso affiorò sulle sue labbra – Talvolta credo di farmi coinvolgere anche un po' troppo da loro, ma... non posso farne a meno!» concluse.

«Beati loro! Le mie insegnanti erano sempre sulla cinquantina e troppo severe... Però, penso che se avessi avuto anch'io una prof. giovane e sexy come te probabilmente non mi sarei neppure diplomato...» disse Alex avvicinandosi pericolosamente a lei.

Vivian arrossì e distolse il suo sguardo, cercò di concentrare tutta la sua attenzione sulle foglie di basilico che stava, delicatamente, lavando sotto l'acqua corrente, poi, con fare disinvolto, rispose: «Fortunatamente i miei alunni sono tutti molto concentrati sullo studio e senza grilli per la testa... Infatti hanno ottimi voti!»

«E chi ti dice che non studino così tanto solo per compiacere la prof. giovane e sexy?» ribatté Alex pronunciando con tono suadente i due aggettivi.

Vivian, senza curarsi del rossore che quelle parole le avevano suscitato, si voltò e, in tono severo, ribatté: «Lo dico io, perché se così fosse avrebbero ottimi voti in ginnastica non in letteratura!»

Vivian - La forza di ricominciareWhere stories live. Discover now