🔞Capitolo 36🔥

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"La ragione non ha luogo contro la forza della passione".

Francesco Petrarca


L'alba dolce e rosata di quel 25 aprile arrivò a rischiarare la piccola sala d'attesa, che fino a quel momento era stata illuminata solo da soffuse luci notturne blu.

Vivian, dopo qualche ora, era crollata per la stanchezza e dormiva serena, finalmente in pace con sé stessa e col mondo. Il suo respiro regolare, cadenzato e tiepido, solleticava il collo di Alex, che la guardava rapito e, al contempo, incredulo per la svolta che avevano preso gli eventi, tenendola stretta a sé, quasi cullandola, e, di tanto in tanto, lasciandole un bacio lieve fra i capelli.

Poco prima delle 7:00, l'infermiera che si occupava di Giorgio si avvicinò a loro e lui fu costretto a svegliarla.

«Viv...» le sussurrò piano accarezzandole dolcemente il viso.

Quando lei aprì gli occhi si sentì per un attimo spaesata.

«Suo padre vorrebbe vederla...» le annunciò con garbo l'infermiera.

«Mio pa-? Oh, sì! Certo...» disse Vivian ancora intontita dal sonno.

L'infermiera le fece segno di seguirla e Alex la aiutò a sollevarsi.

«Venga anche lei, non credo dispiacerà al Signor Martini» aggiunse la donna.

Quando giunsero nei pressi della stanza 17B udirono la voce squillante di Marlena.

«Sei un testone! – diceva – È inutile che cerchi di convincermi, non ho nessuna intenzione di andarmene».

«Cara, sto bene, non ha senso che tu stia qui. Hai bisogno di riposare» le rispose Giorgio proprio nel momento in cui la figura di Vivian compariva sulla soglia della porta.

«Vivian, cara, entra – le disse Giorgio – Convinci Marlena a tornare a casa, te ne prego».

«Come stai?» gli chiese lei avvicinandoglisi e accarezzandogli una guancia paffuta.

«Sto bene, bambina – disse lui baciandole la mano – Il medico mi ha prescritto una terapia, bisogna solo aspettare che faccia effetto».

«Ci hai fatto prendere un bello spavento, sai?» ammise Vivian.

«Infatti! E adesso pretende che me ne vada, che assurdità!» borbottò Marlena.

«Lena, amore, devi riposare – insistette Giorgio – Diglielo anche tu, Vivian».

«Veramente anch'io preferirei restare finché non saremo certe che la situazione è risolta».

«Ma come devo fare con voi, siete due testarde!» sbottò Giorgio facendo sorridere l'infermiera che entrava in quel momento nella stanza per sostituire la sacca di fisiologica.

Alex sopraggiunse poco dopo, reggeva in mano due bicchieri in carta colmi di tè verde fumante presi al distributore automatico e ne porse uno a Vivian e uno a Marlena.

«Oh, figliolo, che piacere vederti! – fece subito Giorgio – Menomale che ci sei tu, aiutami a convincerle!»

Alex gli si avvicinò scuotendo la testa.

«Non sarà un'impresa facile, Giorgio – asserì sorridendogli – Lei come sta?»

«Ancora con questo "lei" figliolo? Ormai siamo una famiglia, dammi del tu!» disse lui facendo inconsapevolmente arrossire Vivian.

«Volentieri – rispose Alex stringendogli la mano – Come stai?»

«Sto bene, ma starei meglio se queste due impertinenti andassero a casa, a mangiare e riposare!» asserì perentorio.

Vivian - La forza di ricominciareNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ