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Sono confusa. E penso che questo sia un sentimento che mi caratterizza da quando l'ho conosciuto.

Ho passato la notte nel suo letto, ma senza di lui. Mi ha ceduto la sua stanza per passare la notte in un Hotel.

'E se fosse stato con una donna?'

'Ma cosa deve interessarmi?'

Mi sciacquo la faccia, ed indosso un paio di leggins con una t-shirt.

Non ho nemmeno il tempo di chiedermi dove andare perché la porta della camera si spalanca.

Di fronte a me si palesa Jude <<Allora? Pronta principessa?>> chiede.

Lo osservo. Indossa un pantalone della tuta grigio, con il logo della Under Armour ed una t-shirt nera aderente, che evidenzia i suoi addominali meglio dei panneggi bagnati di Fidia.

I capelli sono naturali, senza gel, o pettinati, semplicemente scompigliati nelle sue onde scure.

'È così selvaggio!'

Mi punisco mentalmente per aver pensato una cosa simile. Non posso assolutamente fare pensieri di questo tipo su di lui. Molto probabilmente è un criminale, uno dei più pericolosi. O magari non uno dei più pericolosi, però gestisce lo stesso affari loschi. Magari un successore di Al Capone. Ancora non lo sapevo, nonostante le informazioni di ieri sera, che sarebbero state comunque sufficienti a far scappare qualunque ragazza abbastanza sana di mente.

Eppure non posso lamentarmi perché sono io che l'ho scelto, io volevo più movimento nella mia vita, più variabili e meno costanti. Ed ora mi ritrovo nella casa di un uomo che probabilmente rischia la vita ogni giorno, e forse anche la mia. Nella camera di un uomo per il quale, e per quanto io non voglia, provo una forte attrazione, così elettrica da avere paura che prima o poi io possa saltare in aria.

Tu non sei così Delilah, tu avresti dovuto sposare un uomo tranquillo con un bel lavoro, insieme avreste condotto una vita normale.

<<Allora?>> interrompe il flusso dei miei pensieri battendo le mani come per incitarmi a muovermi.

<<Sì sono pronta!>> pigolo irritata, infilando le scarpe.

Al piano di sotto ci aspettano altri due ragazzi, e da quel che vagamente ricordo sembrano proprio i ragazzi che si sono occupati della mia macchina, la sera in cui Jude voleva raccontarmi tutto.

<<Ciao, pronti?>> chiede la ragazza, saltellando sul posto come per riscaldarsi. Indossa dei leggings grigi, un top smanicato con cappuccio, e le cuffiette nelle orecchie, collegate al telefono, tenuto in quelle fasce da braccio.

<<Andiamo>> rispose Jude iniziando a correre.

Non sapendo cosa fare decisi di seguire la ragazza.

Al mio fianco, c'era anche il ragazzo che ho sempre visto in coppia con lei. Aveva un abbigliamento simile a quello di Jude, molto semplice, ed indossava un cappellino con visiera.

<<Non so se siamo mai stati presentati>> si rivolge a me il ragazzo al mio fianco <<Io sono Reuben, e lei, lì davanti è Queenie>> conclude, indicando la ragazza, senza il minimo sforzo, come se per lui correre fosse come camminare.

<<Ho già sentito i vostri nomi ma Jude non ci ha mai presentati>>

La conversazione finisce. Non sembra un ragazzo di molte parole.

Continuiamo a correre per cinque minuti buoni, addentrandoci nel bosco limitrofo alla villa. Era una distesa di verde e di profumi che si mescolavano tra di loro, come quello della terra bagnata dopo un temporale e l'odore dei pini.

GOLDENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora