Jude mi ha portata nel giardino della sera del Gala. Un posto così bello, al quale ho legato un ricordo un po' più triste.

Ci sediamo nel triclinio al di sotto del piccolo tempio greco.

<<C'è una cosa che devo dirti>> inizia.

<<Non so come mai ma ho un brutto presentimento>> ammetto.

Ho come la sensazione che ciò che uscirà dalle sue labbra non saranno buone notizie.

<<Ti ricordi del tesoro di Francis Drake?>> mi chiede.

Corrugo la fronte cercando di fare mente locale.

<<Quello di cui ti ho raccontato di fronte alle cartine nel mio studio?>> aggiunge.

<<Oh! Si>> esclamo.

Lo ricordo bene. Quello è stato il primo giorno in cui ho realizzato che in realtà sfruttasse il male per fare del bene, che in realtà è una persona d'oro.

Ed ora che so il motivo confermo ancora di più la mia teoria.

<<È arrivato il momento di andare a prenderlo>> dice.

<<Okay. Quando?>> domando.

Non voglio che parta, ma se si tratta solo di qualche settimana posso sopravvivere senza di lui.

<<Sarà bello tornare a vedere i miei genitori>> aggiungo entusiasta.

<<Come?>> mi chiede con cipiglio.

<<Si insomma, sarà difficile starti lontano, dopo aver praticamente convissuto per un mese>> rido <<Ma posso sopravvivere, ci vedremo quando tornerai>>.

Continua a guardarmi perplesso <<Delilah>>

'Oh, Oh' cosa ha escogitato questa volta?

<<Ho bisogno che tu venga con me>> ammette.

<<Come prego?>> domando stupita.

<<Ho bisogno di te, sei tu la nerd in fatto di cimeli storici>> sorride.

<<Quindi hai bisogno che venga con te per cosa esattamente?>> sono ancora più perplessa.

Lui sembra ragionarci un po' su. <<Non volevi vivere il brivido? Quello vero?>>

<<Sì, ma...>>

Mi interrompe <<E allora vieni con me, non capita tutti i giorni di avere un viaggio di lusso per le Galapagos>> alza e abbassa le sopracciglia in un invito lussurioso <<E poi quanto sesso bollente potremmo fare?>> continua avvicinandosi al mio lobo.

<<Questa si chiama corruzione Mr. Dictator>> sussurro avvicinandomi al suo volto.

<<Forza di di sì>> mi supplica, avvolgendomi il fianco con il suo braccio.

<<Non lo so...>> confesso.

Come prima, Jude si ferma qualche secondo, come se stesse pensando a ciò che vuole dirmi, poi si alza.

<<Vedi?>> mi indica con il dito un punto non poco distante dal laghetto sul quale riflette la luce del sole. Lì c'è una distesa di fiori di diversi colori, che formano l'argine di un sentiero.

<<Si, lì vedo, sono fiori>> dico, abbastanza confusa su dove voglia andare a parare.

<<Non sono semplici fiori, sono narcisi. Di tutti i colori.>>

GOLDENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora