Torno ad unirmi alla festa dopo che Michele si è allontanato, appartandosi con un gruppo di amici.

Mary sta ballando con Lucio, un lento sotto le stelle. Che scena romantica.

Espiro rumorosamente. Mi dirigo al tavolo del buffet, e afferro qualche finger food, da mangiare in piedi, mentre gironzolo senza meta per il frutteto.

Dopo poco mi raggiunge Mary, mettendomi una mano sulla spalla.

<<Hey, tutto okay?>> chiede.

<<Oh si certo>> mento con tono di voce eccessivamente alto <<Non dovresti preoccuparti per me, è il tuo matrimonio>> aggiungo.

<<D'accordo, allora non startene qui in disparte e vieni a ballare con me>> si affretta a dire, trascinandomi in pista con lei.

La musica è molto alta, e la maggior parte degli invitati anziani, se ne sta in disparte, il più lontano possibile.

Mary è scatenata, è felice, e vorrei tanto essere come lei per una volta, per godermi il momento.

Muovo i piedi a ritmo, cercando di molleggiare a tempo di musica, e lentamente mi lascio andare. Lascio andare tutto, i brutti pensieri, la negatività, il pensiero costante di Jude, e il fatto che da quando l'ho incontrato la mia vita è stata letteralmente un costante giro in giostra. Cerco di pensare al presente, senza la frenesia della quotidianità che ti divora.

Inizio a saltare con Mary, unendoci al gruppo di ragazzi e ragazze che ballano spensierati. Questa è l'atmosfera che voglio immortalare con lei, ciò che voglio ricordare di questi giorni e del suo matrimonio.

<<Mary, facciamo una foto, con tutti, anche Lucio>> dico sorridente.

Estraggo il telefono dalla borsetta e lo accendo. 'Solo per una foto' mi rammento.

Una volta acceso, premo sull'icona della macchina fotografica <<Dite Cheese!>> esclamo.

<<Cheese!>> urlano tutti in coro.

Scatto la foto.

La ammiro, e per la prima volta mi vedo sinceramente felice e spensierata, soltanto io, e il mio sorriso.

<<Sono venuta bene?>> chiede Mary alle mie spalle.

<<Si, sei venuta benissimo>> rispondo.

Le invio la foto, e proprio quando sto per spegnere il telefono, di nuovo un numero sconosciuto mi chiama.

Rifiuto la chiamata, ma quando accedo al registro chiamate, noto la quantità di quest'ultime.

'91 chiamate perse'

'Che sia...', 'No non può essere'

Ma io sono Delilah, curiosa è il mio secondo nome, io sono fatta per il settanta percento di curiosità, non posso non sapere chi sia.

E se lo stesso numero ha chiamato ben novantuno volte, forse c'è qualcosa di grave sotto, qualcosa che devo sapere.

Con il dito che trema, richiamo, premendo sulla voce 'numero sconosciuto'.

Squilla, continua a squillare, e più rimango in attesa più aumenta la tensione, che sento protendersi dal collo fino alle spalle, la schiena, fin giù alle gambe.

Mi allontano verso il muretto mentre ancora continua a squillare.

Segreteria telefonica.

'Dannazione'.

GOLDENWhere stories live. Discover now