Una volta rientrati in villa, Jude mi porta in camera, mi fa vedere dove sia il bagno e mi dice dove posso prendere le cose che servono per godermi un buon bagno caldo.

Uscita poi dal bagno, trovo Jude armeggiare con la fibula e un'altro componente di metallo.

<<Cosa fai?>> chiedo mentre mi tampono i capelli con un asciugamano.

<<Oh, niente, sto cercando di comporre la chiave ma non ci riesco>> ammette, mentre ormai stufo, getta la fibula e l'altro componente sul letto.

<<Lascia che guardi>> dico.

Prendo la fibula in mano. Come immaginavo è ancora molto sporca, per non parlare dell'altra componente della chiave.

<<Fammi vedere come dovrebbe incastrarsi>> gli dico.

Da sotto le sue lunghe ciglia nere, mi guarda, poi mi sorride, e mi mostra come sovrapporle <<Dovrebbe essere così da disegno>> mi spiega.

Osservo il punto in cui dovrebbero congiungersi.

<<Jude, non si uniscono perché c'è un accumulo notevole di detriti e sporco che gli si è attaccato nei secoli>> spiego a mia volta.

Sembra scoraggiato <<Ma per fortuna hai di fronte la donna che ha la soluzione a i tuoi problemi>> sorrido <<Se solo tu avessi un piccolo chimico portatile, ti farei l'acido quest'oggi, e per domani avresti la tua chiave già pronta>> esclamo, appoggiando gli oggetti delicati sul materasso.

<<Vedrò cosa posso fare>> mi sorride contento <<Grazie>> conclude.

<<Di nulla>> dico lasciandogli un casto bacio sulle labbra.

Esce dalla stanza così mi vesto e ne approfitto per recuperare un po' di ore di sonno.

*

È ormai notte fonda, le onde dell'oceano si infrangono sulla spiaggia, cullandomi come una ninna nanna.

Jude non c'è. Mi alzo, e infilo le infradito a i piedi.

Quando apro la porta della camera e supero il piccolo corridoio che mi separa dal salone, non credo a i miei occhi.

Lui, Reuben e Queenie, sono rimasti svegli per mettere su il mio piccolo laboratorio mobile.

<<Jude>> sussurro.

<<Sorpresa>> esclama Qu <<Ti sei svegliata finalmente dormigliona. Volevamo farti sentire a casa>> continua.

<<Grazie ragazzi non dovevate>> pigolo.

Jude mi avvicina, mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla fronte.

<<Ora potrai divertirti a fare tutto ciò che vuoi, ma non fare esplodere la casa, ti prego>> commenta Jude.

Gli do un buffetto sul braccio e mi avvicino all'attrezzatura di ultima generazione. 'Quest'uomo non bada a spese'.

<<Ti lasciamo giocare un po'>> commenta Queenie abbracciandomi, porgendomi poi una tazza di caffè.

Ne assaggio un po'. <<Mmh>> esclamo <<Ma cos'è? È delizioso!>> cinguetto.

<<Caffè dell'Ecuador, non si smentisce mai>> ammicca Reuben, che sento parlare di nuovo per la prima volta dopo il Gala.

I ragazzi se ne vanno e mi lasciano così a lavorare da sola per tutta la notte.

Passo le ore a riformulare l'acido, facendo prove su prove.

Quando il sole sorge, ho finalmente in mano il liquido, sufficiente per poter pulire la chiave e consentire a Jude di prendere il bottino.

GOLDENKde žijí příběhy. Začni objevovat