Capitolo 29

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<<Nate! ma che diavolo ci fai qui?>>

<<Sono venuto per te, perché ho capito di aver reagito nella maniera sbagliata e che ti ha fatto soffrire>>

<<No, intendo come facevi a sapere il resort dove mi trovavo e per giunta la camera?>>

<<Ho i miei agganci>> sorride maliziosamente. <<Ti ho vista tornare di corsa, c'è qualcosa che non va?>> il mio cervello sta andando nel panico.

<<Da quanto sei qui?>> chiedo timorosa.

<<Quanto basta per averti vista tornare con il vestito sgualcito e i capelli da dopo sesso>> dice con una voce quasi delusa, anche se non riesco a decifrarlo. Espiro sedendomi sul letto avvolta dal telo, con i capelli gocciolanti.

<<Nate io...>> non so cosa dire, poi però nel silenzio ragiono e così sputo fuori tutto <<Io non ho colpe. Mi hai baciata, però poi non mi hai detto nulla sulla nostra relazione>>

<<Relazione?>>

<<Vedi come fai? Non sai nemmeno tu cosa vuoi, confondendomi pienamente le idee. Poi ti comporti come se non ti importasse minimamente del fatto che sto per andarmene per una settimana, facendomi pensare che allora per te quel bacio non ha significato niente>>

<<E tu credi a quei gesti?>>

Mi alzo agitata <<Ci credo perché è la tua reputazione che mi porta a farlo. Ogni giorno in caffetteria, o in spiaggia, si sentivano le storie da parte delle ragazze che ti eri portato a letto, una nuova ogni mattina elogiava quanto fossi meglio di Christian Grey e chissà chi altro messi assieme>> sorride compiaciuto ed io lo ammonisco con lo sguardo, guardandolo malissimo <<anche come ti comporti con me mi confonde! Dici che ti interesso, che ti attiro, fisicamente e mentalmente, poi però non fai nulla per dimostrarlo, e quando arrivi a farlo, ecco che rovini tutto spuntando di nuovo fuori con le tue solite cazzate>> sono esasperata <<Perciò non puoi biasimarmi se questa sera non mi sono sentita minimamente in colpa nel quasi andare a letto con un ragazzo appena conosciuto>>

<<Quasi? Vuoi dire che non ci sei andata a letto?>>

<<No, Nate, aveva finito i cappucci>> dico in maniera simpatica per stemperare la tensione che speravo, almeno qui, non mi seguisse.

Lui ride, poi torna serio e pensieroso <<Però se avesse avuto i preservativi lo avreste fatto...>>

<<Nate, voglio essere onesta con te. La risposta è sì. E ti ripeto che non puoi biasimarmi se non sei decisivo in ciò che vuoi. Non puoi aver paura per tutta la tua vita di ammettere a te stesso di non poter controllare il potere del destino e dell'amore>>

Si volta a guardarmi, così mi correggo subito <<Non sto dicendo che tu sia innamorato di me, era un discorso generico, per la prossima che verrà>> dico sorridendo, poggiandogli una mano sulla spalla.

<<Io voglio davvero provarci con te, è solo che non so come fare, io sono fatto così...>>

<<Nate...>>

<<No ti prego Mia, dammi un'altra possibilità... Senti so che può sembrarti strano ma credo di provare qualcosa per te, qualcosa che non ho mai provato prima per nessun'altra. Insomma, sei l'unica che non cade ai miei piedi, quella che mi sa tenere testa e mi fa impazzire>>

Lo interrompo <<Io faccio impazzire te?>> chiedo sarcasticamente, pensando a come lui faccia andare in tilt ogni tre secondi il mio cervello.

<<E poi la chimica tra di noi c'è e si sente, è palpabile. Insomma voglio vedere come va a finire, e poi nessuno meglio di me può far ingelosire Mr. Stupidità in persona>> ed eccolo il classico Nate, dandy pavoneggiante, che si gonfia il petto lusingandosi da solo.

<<Nate non lo so...>> perché la verità è questa, non lo so davvero... Insomma Erik mi ha fatto riscoprire che esistono ancora dei ragazzi come lui, galanti e passionali, basta solo cercare, ma è anche vero che non so nulla di lui, per ora è solo tutta apparenza, e la maggior parte delle volte inganna. E se si fosse comportato così solo per portarmi a letto? In fondo tutto è possibile... Nate invece è Nate. So che mi vuole portare a letto, ed è per questo che mi diverto nel vederlo soffrire ogni volta che non ci riesce ad arrivare, quando lo stuzzico, al finale col botto. E so che ci sta provando, si sta impegnando a cambiare perché vuole provarci. E non so cosa abbia io di speciale rispetto alle altre, ma è volato fino a qui perché io gli permetta di scoprirlo. Anche lui però è in maggior parte un mistero da scoprire, ma pensare a Nate per me è come pensare all'orsetto di peluche che da bambina stringevi forte affinché ti proteggesse dai mostri sotto al letto. Per quanto ancora non lo comprenda mi da sicurezza e stabilità, mi suscita emozioni e sensazioni, che, nulla togliere ad Erik, nessuno è mai riuscito a suscitarmi solo con uno sguardo e lo sfiorare della mia pelle.

<<D'accordo>> sorride e mi viene incontro, prima che sia troppo tardi però lo fermo, puntandogli le mie mani sul petto <<Sappi che però non reggerò a molte altre cazzate, vedi di giocartela bene player, perché da oggi>> dico allontanandomi lentamente da lui, dandogli le spalle <<Sono io il coach>> afferro per un angolo il telo e lo lascio cadere a terra, rimanendo completamente nuda sotto al suo sguardo. Lo sento sospirare in maniera accelerata, come un sibilo <<Cazzo>>

Sorrido maliziosamente poi mi chino per prendere la vestaglia ed infilarla. <<La tua prima prova per dimostrarmi che ce la metterai tutta?>>

<<Dormirai con me, vestita così, senza muovere neanche un dito. Obiettivo, dovrai resistere per almeno tre giorni senza provocarmi, senza desiderare il mio corpo>>

<<Ho qualcosa di meglio diabla, ho prenotato la stanza affianco alla tua, così nessuno dei due avrà strane idee>> il suo sorrisetto sexy mi lascia con l'acquolina alla bocca. Mi avvicino con passo lento e sexy cingendogli il collo con le braccia, mentre le sue mani fanno su e giù sulla parte bassa della mia schiena.

<<E ti vuoi perdere tutto questo?>> chiedo con il broncio facendo un cenno con la testa per indicare noi due avvinghiati.

<<Io sono disposto ad aspettare tre giorni...>> poi si avvicina al mio orecchio e sussurra <<Tu piuttosto sei disposta?>>

<<Assolutamente si>> rispondo io non ascoltando il mio corpo che piange in disperato bisogno del suo tocco esperto.

<<Bene allora vado, notte ragazzina>> dice avvicinandosi lentamente al mio viso, premendo il mio corpo contro al suo senza neanche un millimetro d'aria a distanziarci. La sua erezione pulsa contro il mio inguine ed io non posso fare altro che deglutire. Non riesco a rispondere a quel ragazzina, ho la salivazione azzerata.

<<Tranquilla>> dice prima di andarsene <<Avrai tempo per stuzzicarmi e supplicarmi di toccarti>> mi mordo il labbro immaginando qualunque scenario possibile mentre lui con il suo sorrisetto sexy e compiaciuto se ne va fischiettano Pobre Diabla. Lo odio, perché ha indovinato cosa volevo fare e ha rovinato tutto. Oh ma sarà lui a supplicare nei prossimi tre giorni, perché sarò la gattina più sexy e provocante che il mondo abbia mai visto.







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