Capitolo 40

1.6K 43 1
                                    

Alle volte ci si sveglia con delle brutte notizie, alle volte con delle belle notizie, e altre volte con delle notizie alle quali non sai reagire. Stamattina, giunta in negozio, era così che mi sono svegliata io, cioè con un'indecisione di reazione.
La mail che aspettavo dalla facoltà di botanica era arrivata...

Buongiorno signorina Brown,
La contattiamo per quel progetto di cui parlammo al seminario. Abbiamo parlato con i nostri superiori e vorremmo confermarle ciò di cui abbiamo parlato. Riuscirà a creare una sua linea di fiori geneticamente modificati, per ottenere anche i colori più stravaganti non esistenti in natura, da poter commerciare in tutto il mondo. Le chiederemo però, non appena potrà comunicarci se é ancora interessata a proseguire con il progetto, di potersi trasferire con effetto immediato a Londra per, indicativamente, un periodo di tempo dai 24 ai 36 mesi. Ovviamente sarà tutto spesato dalla nostra compagnia. Maggiori dettagli non appena ci avrà chiarito la sua volontà nel proseguire.
Buona giornata,

Jenna Gonzales.

Quella mail mi ha lasciato completamente confusa. Io e Nate siamo all'inizio della nostra relazione, come sarebbe una relazione a distanza con lui? In più ho il negozio qui, che non posso di certo lasciare senza gestione. Sono completamente spiazzata, ma anche eccitata perché le mie idee piacciono.
Non so che fare e non so nemmeno se dirlo a Nate perché sono convinta che mi seguirebbe come un cagnolino, come ha fatto in Ecuador, e per quanto mi piaccia questo suo modo di essere così affettuoso, so bene che il suo posto é qui, per affrontare suo padre, e non scappare dai suoi problemi il più lontano possibile, e in questo caso dall'altra parte del mondo. Perciò per ora ometterò questa notizia fino a che non avrò deciso cosa rispondere.

Sento squillare il telefono così appoggio le rose che avevo in mano e rispondo.

<<Mia's Flower, sono Mia, chi parla?>>

<<Mia, sono Nate>>

<<Ciao playboy, ti manco così tanto?>>

<<Non ne hai idea>> mormora con voce sexy e profonda <<Però oggi rimarrò a casa tutto il giorno chiuso in ufficio a lavorare, volevo solo dirti che ho comprato io i biglietti per le Fiji per tutti e due>>

<<Non dovevi Nate!>> dico sconfortata. Non voglio che paghi sempre e solo lui.

<<Ma l'ho fatto. La data di partenza é prevista per domani, perciò prepara la valigia, ti vengo a prendere domani mattina. Ciao ragazzina>> e butta giù prima che possa contestare. O cambia quel nomignolo o non rispondo di me.

Sbuffo e torno a concentrarmi sui miei fiori bellissimi.

Tornata a casa chiamo Dee, ma non risponde, probabilmente concentrata nell'organizzazione del suo matrimonio. Preparo la valigia, buttandoci dentro un po' di tutto ciò che mi capita attorno.

Sono solo le cinque di sera e non ho granché da fare così penso di fare una sorpresa a Nate. Chiamo il ristorante più vicino di Sushi e lo ordino per le otto da fare portare a casa sua. Poi faccio aggiungere anche una bottiglia di vino rosso. Siccome stasera mi sento audace, metto un rossetto rosso fuoco, di quelli che quando sorridi, per effetto cromatico ti fanno sembrare i denti bianchissimi. Lascio i capelli sciolti, e metto una buona dose di mascara sulle ciglia. Indosso il completino più sexy che riesco a trovare nel cassettone, e indosso dei stivali alti fin sopra al ginocchio con il tacco, rubati dal reparto superstiti dell'era "modella" di mia madre. Scelgo un tranch estivo lungo da mettere sopra e mi avvio a casa di Nate.

L'aria fuori é molto fresca, e se non fosse che sono quasi arrivata probabilmente mi sarei pentita di aver messo solo un tranch a coprire il niente sottostante.

Busso, ma nessuno viene ad aprire. La porta é chiusa, ma la portafinestra scorrevole della sala é aperta, me ne accorgo perché le tende volano fuori per via del vento. Entro e mi dirigo verso il suo ufficio. É tutto così silenzioso. Spalanco la porta ed eccolo lì, completamente concentrato sui numerosi fascicoli sotto al suo naso. Neanche si é accorto che sono arrivata.
Faccio per schiarirmi la voce. Nate alza lo sguardo, e con aria sbalordita chiede <<Mia, che si fai qui?>>

<<Ho pensato di passare per farti una sorpresa>> dico con aria innocente ma con voce bassa, carica di desiderio. Tolgo il tranch e lo lascio cadere a terra, mostrandomi a lui con un completino decisamente meglio di quello dell'altra sera.

<<Mia, non ora... Non é il momento>>

<<Perché?>> chiedo avanzando verso di lui con voce melensa.

<<Mia ho una riun...>>

<<Signor King, ho trovato i fascicoli che avevo lasciato in macchina>> sento una voce dal salotto.

In panico totale rimango bloccata, Nate si alza, mi da il tranch e mi copre <<Va allo yacht o aspettami in giardino, finiamo dopo>> mi dice palpandomi il sedere rubandomi un bacio fugace.

Corro fuori dalla portafinestra del suo ufficio. C'é mancato poco... . Bene, che imbarazzo. Per una volta che volevo fare una sorpresa ed essere più disinvolta c'è sempre qualcosa che non va.
A questo punto, fa anche freddo, e domani abbiamo un viaggio che ci spetta, decido di tornare a casa sconfortata.

ROCK ME BABYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora