Capitolo 34

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Come se non fosse successo niente rientriamo in casa di Nate. La ragazza se ne é andata, e con più calma riesco ad osservare meglio le cose che mi circondano.

Nel pavimento all'ingresso ci sono petali di rosa ovunque, e sulle scale delle piccole candele che portano fino alla sua camera da letto. Sull'isola della cucina due flute e una bottiglia di champagne, con le fragole ed il cioccolato. Sorrido.
<<Hai fatto tutto questo per me?>> chiedo portandomi le mani sul cuore mentre Nate chiude la porta a chiave.

<<Si... Spero non sia troppo. Avevo preparato tutto per quando saresti arrivata, poi mi ha sorpreso Donna>>

<<Oh così la seducente e misteriosa piovra ha un nome... Donna>> ripeto come se volessi cercare di capire di più sul suo conto <<Non che un nome dica molto ma dalla mia esperienza coltivata dalle numerose puntate di Beautiful, chi si chiama Donna non ha una grandissima reputazione... Passi da un uomo all'altro con uno schiocco di dita>> annuncio.

<<Piovra?>> ghigna.

<<Beh si, la immagino ancora qui, avvinghiata a te così tanto che sembrava avesse i tentacoli...>>

<<Non pensiamoci più>> dice sciogliendo i miei capelli, ancora umidi e scompigliati <<Godiamoci questo momento, tutto nostro>> sorride. Prende le flute tra le dita e lo champagne. <<Ti dispiacerebbe prendere la fonduta di cioccolato e le fragole?>>

Annuisco e lo seguo su per le scale. Lasciando prima in silenzioso il telefono e le mie chiavi sull'isola della cucina.

Appoggiamo tutto sul tavolo vicino alla jacuzzi mentre Nate si occupa di stappare la bottiglia. Le flute vengono riempite e facciamo un brindisi <<Ai nuovi inizi>>

<<Si, ai nuovi inizi>> sospiro io, sperando davvero che tutto vada per il meglio.

Lo champagne scivola giù per la gola, fresco e frizzante <<Mhh... É buonissimo>>

Nate appoggia la flute e si avvicina a me. Mi da un bacio casto sulle labbra e mi sfila la maglietta. Sarà una delusione per lui dal momento che questa volta ho messo il mio solito imbarazzantissimo completino di cotone preso da Target. <<Che ne dici di un bagno?>> mi chiede.

E per quanto lo avessi già fatto, ho bisogno di un altro rilassantissimo bagno per calmare i nervi che sono arrivati a fior di pelle nell'esatto momento in cui abbiamo litigato. Così annuisco <<Sì, ne ho bisogno>> mormoro.

Finisce di svestirmi, facendo scivolare i miei pantaloncini lungo le gambe. Mentre mi immergo nell'acqua calda e tutte le tensioni si alleviano grazie ai getti d'acqua che colpiscono i punti giusti, Nate si sveste e mi segue nella nostra piccola bolla.

<<Allora... Cosa voleva quella segretaria?>> chiedo cercando di capire cosa stesse facendo qui in ogni caso.

Sbuffa <<Dobbiamo proprio parlarne?>>

<<No, non dobbiamo parlarne per forza, ma gradirei sapere cosa voleva dal mio ragazzo?>> dico mormorando l'ultima parola per cercare di capire se sia quello che é ora.

<<É venuta qui perché doveva parlarmi di alcune questioni di lavoro. C'è stato un altro furto ai camion che trasportano i motori delle nostre auto vintage di lusso>> si rabbuia <<É il quarto nel giro di un anno, e più cerchiamo di stare attenti, più sembra scoprano i nostri depositi e i tracciati dei nostri percorsi. Un anno dovemmo cambiare addirittura officine per non farci trovare>>

<<Ma chi sono?>> chiedo preoccupata, pur essendo felice del fatto che non ha ribattuto al mio "ragazzo" in riferimento a lui.

<<Abbiamo dei sospetti, anzi sono più che sospetti delle certezze, abbiamo targhe, false, rintracciate e collegate a determinate officine, foto di telecamere, spostamenti e telefonate... Stiamo solo aspettando il momento giusto per coglierli di sorpresa>> dice con lo sguardo perso tra le bolle della jacuzzi, poi sospira <<Oh ma basta parlare di questo adesso. Quello che voglio fare ora é godermi il momento che ho con la mia nuova ragazza>> sorride portandomi più vicina al suo corpo.

Sorrido <<Quindi sono la tua ragazza ora?>> mormoro con voce eccitata.

<<Beh, ci siamo dichiarati perciò credo che sia inevitabile, no?!>>

<<Sono pienamente d'accordo>> mi avvicino alle sue labbra baciandolo <<Stavo pensando>> dico poi tornando a guardarlo <<Sai, ora che siamo una coppia vera, e che sto con te, che ti amo>> wow! Fa uno strano effetto dirlo di nuovo, ma bellissimo <<Non ha senso partire per le Fiji per una persona alla quale non tengo, e che francamente disprezzo solo>>

<<Sarei d'accordo se solo non fosse che ti ha trattata in un modo sbagliato, ti ha umiliata...>>

<<Proprio tu parli di trattare in modo sbagliato?>> ghigno.

Mi guarda di sottecchi e poi torna sul suo discorso <<Quello che sto dicendo io é che secondo me mostrargli che cosa si é perso non gli farebbe male, e per di più sarebbe un'opportunità per noi, per farci un altro piccolo viaggio insieme>> conclude.

Effettivamente non ha tutti i torti. In più quella settimana il negozio sarebbe stato chiuso per dei lavori di ristrutturazione dell'edificio, e la avrei usata come settimana di ferie. In più non mi dispiace l'idea di poter passare altro tempo con Nate, indipendentemente dallo scopo del viaggio.

<<D'accordo, ma voglio che tu sappia che...>>

<<Mia, lo so, andremo e basta, storia chiusa. Ora, chi ha voglia di fragole e champagne?>> chiede allugandosi verso il tavolino.

<<A proposito dello champagne con le fragole, non mi sono dimenticata da quella serata in Ecuador. Cosa intendevi? Avevi guardato quelle fragole come se fossero un oggetto sessuale>>

<<Mai sentito parlare di cibo afrodisiaco?>> chiede con una voce più profonda, ed uno sguardo pieno di intenzioni.

<<Ma per chi mi hai presa?>> domando io con la gola secca, e la salivazione azzerata.

<<Allora lo saprai ora>> mormora avvicinandosi a me con una fragola in mano.







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